Rossella Biscotti. Clara and Other Specimens
Dal 16 Aprile 2019 al 25 Giugno 2019
Como
Luogo: Fondazione Antonio Ratti Villa Sucota
Indirizzo: via per Cernobbio 19
Orari: da lunedì a venerdì: 10-13 / 15-18. Domenica: 10-19
Curatori: Lorenzo Benedetti
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0313384976
E-Mail info: info@fondazioneratti.org
Sito ufficiale: http://www.fondazioneratti.org
Lunedì 15 aprile 2019 si inaugura la mostra di Rossella Biscotti Clara and Other Specimens presso le sale espositive della Fondazione Antonio Ratti a Villa Sucota. L’esposizione a cura di Lorenzo Benedetti fa parte di Grand Tour Contemporaneo, un programma espositivo concepito dal Comitato Fondazioni Arte Contemporanea in occasione della 58a edizione della Biennale d'Arte di Venezia.
Alla Fondazione Antonio Ratti Rossella Biscotti presenta un progetto con opere che indagano le tematiche della migrazione e il conseguente rapporto con il territorio. Mettendo in luce fatti storici, spesso dimenticati, l’artista cerca una trasposizione concettuale per metterne in evidenza i cambiamenti. Biscotti analizza questi temi dal punto di vista del mondo animale e vegetale con due opere che interrogano il concetto di decontestualizzazione e la ricerca per la costruzione di nuovi contesti biologici. La trasformazione del territorio è analizzata attraverso il distaccamento forzato dal luogo di origine e mediante la ricerca per costruire nuovi biotopi, in cui flora e fauna possano ripristinare insieme una dimensione di esistenza.
Il primo lavoro intitolato Clara (2016) porta il nome del rinoceronte indiano importato nel 1740 da Douwe Jansz Mout van der Meer, capitano della nave Knappenhof della Compagnia Olandese delle Indie orientali. Van der Meer capì subito l’importanza del pachiderma ed organizzò per esporla pubblicamente un tour europeo che per sedici anni incuriosì gli abitanti delle città di mezza Europa. Clara, forse il più celebre rinoceronte della storia, diventò un icona di una delle tratte commerciali più importanti della storia europea. Biscotti ricostruisce il peso dell’animale in mattoni che venivano utilizzati dalle flotte della Compagnia Orientale delle Indie per ripartire con un carico verso le colonie. In questo senso i mattoni sono un elemento che si lega al vuoto e all’impossibilità di ricostruire un habitat diverso per molte specie. La traduzione di Clara nel suo peso, nella consumazione giornaliera di cibo e vizio (storie marinare narrano che l'animale fosse dedito al tabacco) e il suo valore monetario (100.000 Luigi d'oro furono offerti dal sovrano di Francia per Versailles) rappresenta l'animale in termini di valore che costantemente si modifica ma che non ricostituisce l’unità del suo essere. Realizzato per la Fondazione Antonio Ratti, la seconda opera è legata all’Amorphophallus Titanum chiamato comunemente Aro titano e portato in Europa per la prima volta dal botanico fiorentino Odoardo Beccari. La pianta, endemica di Sumatra, Indonesia, ha come caratteristica quella di essere la più grande inflorescenza del mondo vegetale. Infatti fiorisce raramente, e solo per alcuni giorni, creando un fiore enorme che emana un odore particolarmente sgradevole che attira un tipo di coleotteri per l'impollinazione e che ricorda quello della carne putrefatta di una carcassa.
Rossella Biscotti ricostruisce la pianta a grandezza naturale stampando su tessuto l’enorme fiore. La caratteristica grandezza dell’inflorescenza crea un rapporto diretto tra la pianta e il pubblico, avendo questa le stesse proporzioni di una persona. Ma la condizione di esposizione è un contesto molto precario per una pianta del genere. In questo modo, come nel caso del rinoceronte Clara, la spettacolarizzazione e l’esposizione di una specie esotica diventa causa del suo deterioramento e la sua scomparsa.
La scomposizione del fiore in quadri di stampa, che rappresentano metaforicamente i colori di cui è composta l’immagine, e la scomposizione del peso di Clara, fondamentale per risolvere la questione pratica del suo trasporto, parlano dello sfruttamento e smembramento del corpo esotico con fini scientifici e per l’intrattenimento.
Rossella Biscotti è nata a Molfetta (Bari). Durante gli ultimi dieci anni ha vissuto e lavorato tra l’Olanda e i luoghi che ha deciso di includere nelle sue ricerche. Indaga le questioni irrisolte della società contemporanea attraverso il potenziale dell’arte di intrecciare
linguaggi, narrazioni, tecnologie, e un approccio multidisciplinare. Le sue opere spaziano dalla scultura alla performance, dalla fotografia alla videoinstallazione, rispondendo ogni volta alle esigenze del progetto, e pur non colmando le lacune della storia, riaffermano la necessità di ripensare e rinegoziare il rapporto tra individuo e società. Rossella Biscotti ha preso parte a importanti esposizioni internazionali tra cui la 55° Biennale di Venezia (2013), la 13° Biennale di Istanbul (2013), dOCUMENTA 13 (2012), e Manifesta 9 (2012). Il suo lavoro è stato presentato in mostre personali presso Kunsthaus Baselland, Basilea (2018); V-A-C foundation al GULAG History State Museum, Mosca (2016-2017); Museion, Bolzano (2015); Haus Lange Haus Esters, Krefeld (D); Wiels, Bruxelles; Sculpture Center, New York (2014); Secession, Vienna; e-flux, New York (2013); e CAC, Vilnius (2012).
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