David Bowie. Far above the moon
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Antonella Torquati, Colours
Dal 04 Giugno 2019 al 21 Giugno 2019
Roma
Luogo: Galleria SpazioCima
Indirizzo: via Ombrone 9
Orari: da lunedì a giovedì dalle 15 alle 19 e il venerdì mattina solo su appuntamento
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 85302973
E-Mail info: info@spaziocima.it
Sito ufficiale: http://www.spaziocima.it
Circa trenta le opere e le installazioni in esposizione, di vari formati. Una mostra incentrata sul rapporto tra il cantante e lo spazio, che in tante occasioni è stato approfondito.
FAR ABOVE THE MOON è il nome della nuova mostra di SpazioCima, via Ombrone 9, Roma, che inaugurerà martedì 4 giugno, alle ore 18:30, e proseguirà sino a venerdì 21 giugno. Presenta l’inaugurazione l’attrice/scrittrice Alessandra Izzo. La collettiva, organizzata da Roberta Cima e Pietro Galluzzi, è a ingresso libero, da lunedì a venerdì dalle 15 alle 19
Tra gli artisti che hanno già confermato, con le loro opere e con i loro stili, il loro omaggio, ci sono Eugenio Rattà, Nino Attinà, Chiara Montenero, Cristina Taverna, Cristina Davoli, Valerio Prugnola, Paola Lomuscio, Marco Giacobbe, Mokodu Fall, Giovanni Sechi, Barbara Lo Faro, Adriana Farina, Valentina Lo Faro, Antonella Torquati, Rosalba Ruggero, Gabriella Annik, Tuono Pettinato, Daniela Durisotto.
David Bowie vive ancora. Quell’alieno caduto sulla Terra, come accaduto nel film “L’uomo che cadde sulla terra”, diretto da Nicolas Roeg nel 1976, ci guarda dallo spazio, e sprigiona ancora forza e vita attraverso la sua musica e la sua poesia.
“Sebbene sia lontano più di centomila miglia, mi sento molto tranquillo, e penso che la mia astronave sappia dove andare. Dite a mia moglie che la amo tanto, lei lo sa”. Queste parole sono tratte da “Space Oddity”, uno dei capolavori di David Bowie, pubblicata nel luglio del 1969. Il brano racconta di un astronauta che sta per avvicinarsi alla luna e che, durante la famosa passeggiata spaziale, si trova spaesato, ma sereno, di fronte all’immensità che ha di fronte. Questa canzone fu pubblicata sulla scia degli avvenimenti che stavano accadendo in quel periodo: non solo il primo uomo sulla luna, ma anche l’uscita del film “2001: Odissea nello spazio” di Stanley Kubrick.
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eugenio ratt ·
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