Sangue di drago, squame di serpente: animali fantastici al Castello del Buonconsiglio

Sangue di drago, squame di serpente: animali fantastici al Castello del Buonconsiglio, Trento

 

Dal 10 Agosto 2013 al 06 Gennaio 2014

Trento

Luogo: Castello del Buonconsiglio

Indirizzo: via Bernardo Clesio 5

Orari: orario estivo 10-18; orario invernale 9.30-17

Telefono per informazioni: +39 0461 233770

E-Mail info: info@buonconsiglio.it

Sito ufficiale: http://www.buonconsiglio.it


E' sufficiente camminare attraverso le magnifiche sale del Castello del Buonconsiglio di Trento,  di Castel Thun o del Castello di Stenico e osservare con attenzione gli affreschi e i dipinti che decorano le pareti per scoprire  un mondo fantastico fatto di unicorni, draghi dalle sette teste, centauri, grifoni, basilischi, sfingi, serpenti e animali fantastici e inconsueti che ricorrono costantemente nella mitologia e nella iconografia castellana. Colpiscono i numerosi animali raffigurati negli affreschi che decorano il castello del Buonconsiglio eseguiti da Dosso Dossi nella decorazione della Stua della Famea con le favole di Fedro, o la dama con unicorno, la scimmia, il serpente che morde l’ Invidia dipinte da Girolamo Romanino o ancora  il bestiario realizzato dal maestro Venceslao nel celebre ciclo dei Mesi in Torre Aquila o il prezioso erbario medievale conservato in castello. Un tema, quello degli animali  fantastici, che sarà protagonista nella mostra estiva “Sangue di drago, squame di serpente: animali fantastici e reali al Castello del Buonconsiglio” organizzata in collaborazione con il museo Nazionale Svizzero di Zurigo che si terrà a partire dal 10 agosto 2013 al Castello del Buonconsiglio. Il catalogo della mostra di Zurigo, che sarà inaugurata a marzo 2013, dedica ampio spazio con un ricco apparato iconografico, alle numerose rappresentazioni di animali che si trovano dipinte negli affreschi cinquecenteschi del Buonconsiglio, delle sedi castellane e  nelle collezioni museali. Sarà una mostra curiosa attraverso la storia dell’arte, dall’antichità all’Ottocento, con numerosi prestiti da musei internazionali che punterà soprattutto alla valorizzazione  e alla conoscenza del patrimonio dei castelli provinciali. Scultura, pittura, architettura e disegno, raccontano il mondo animale, frutto delle fantasie e delle  paure dell’uomo. La mostra, organizzata in collaborazione con il Museo Nazionale svizzero di Zurigo, sarà l’occasione per ammirare sfingi e centauri dipinti sia sui vasi a figure rosse e nere greci, sia nelle tele dei maestri bolognesi del Seicento, il gatto mummificato egiziano, la fontanella rinascimentale in bronzo con il mito di Atteone, il rhyton a forma di becco d’ aquila, il Laooconte proveniente dal Museo del Bargello di Firenze, un prezioso falco in bronzo, una rarissima casula (veste del prete) decorata, sculture di San Giorgio e il drago. Dagli animali sacri della tradizione cristiana  alla mitologia con Diana cacciatrice  a quelle care agli dei: il cigno, il toro e l’aquila per Giove, il leone per Sansone ed Ercole. E ancora i veri mostri delle leggende: draghi, chimere, unicorni, sfingi, mostri marini, centauri e sirene. Nemico, preda, cibo, forza lavoro e mezzo di trasporto, l’animale è anche interprete della forza della natura primigenia e dell’immaginario nella sfera magico-religiosa ed eroica. Le eterne questioni della ferinità presente nell’uomo e dell’antropomorfismo ravvisato nel mondo animale, emergono attraverso le opere in mostra. Il percorso è dedicato sia ad alcuni animali reali che nel tempo hanno assunto, spesso anche in termini transculturali, complessi significati simbolici, sia ad animali fantastici interpreti di miti, leggende e credenze condivisi o peculiari di diversi popoli e civiltà. Aquila, leone, serpente, cervo, cavallo e pesci sono alcuni degli animali reali che danno origine ad esseri che, in più forme di ibridazione, variabili a seconda di tempi e luoghi, sono interpreti delle riflessioni, paure, speranze e immaginazione dell’uomo. Si potranno ammirare le tele del ciclo di Ercole con il drago a più teste, dipinto  magistralmente da Paolo de Matteis, il famoso drago con due ali serpentine attaccate allo stesso tronco. Questi draghi nacquero dall'unione tra il multiteste Tifone e la donna-serpente Echidna. I figli dei due furono Chimera, dalla testa di leone e dal corpo di serpente-capra, Cerbero il cane a tre teste e l'Idra di Lerna, rettile con molte teste che verrà poi ucciso da Ercole, il quale sconfisse anche Ladone dalle cento teste e Scilla, dai tentacoli di piovra. Magnifico il dipinto conservato a Castel Thun eseguito a fine Seicento dal pittore tedesco Dietterlin che raffigura le Tentazioni di S. Antonio Abate dove draghi lanciano fuoco,  un mostro alato regge uno spiedo con un pollo e serpenti infilzati e  serpi fuoriescono dai capelli di una dama ignuda. La rassegna sarà ricca di postazioni multimediali e filmati. La mostra avrà una sezione a Riva del dal titolo «Mostri smisurati» e creature fantastiche tra i flutti, che intende esporre un ristretto ma importante nucleo di opere prevalentemente cinquecentesche aventi per tema creature fantastiche e animali mitici che, nell’immaginario antico, abitavano le acque dei laghi e dei mari. Il precipuo taglio dato all’esposizione rivana, rispetto a quella ospitata nelle sale del Castello di Trento, deriva non solo dalla peculiarità della sede espositiva – la Rocca – circondata dalle acque del Garda, ma anche dalla presenza nelle prime sale della Pinacoteca, che ospiteranno la mostra, di un affresco che risale agli anni trenta del Cinquecento raffigurante Ercole, intento ad uccidere l’Idra, un mostruoso essere che viveva nel lago di Lerna nella regione greca dell’Argolide.

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