Nerone. Giovanni Ceccarelli scultore
Dal 16 Settembre 2021 al 16 Ottobre 2021
Torino
Luogo: Archivio di Stato
Indirizzo: Piazzetta Mollino
Orari: Dal Lunedi al Giovedì 10:00 – 18:00 Venerdì 10:00 – 13:00 Sabato e Domenica Chiuso
Enti promotori:
- Segretariato regionale del MIC per il Piemonte
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Sito ufficiale: http://www.archivioneronececcarelli.it
“La pittura, alla fine sei su un rettangolo e devi stare dentro questo rettangolo, invece la scultura puoi andare fuori, entrare dentro. … E’ molto più libera.”
Nerone ci accoglie con questo incipit e ci accompagna lungo il percorso della sua carriera artistica attraverso le sculture esposte. Lo scorrere del tempo e le sue parole, che possiamo ascoltare dalla viva voce nel documentario che chiude la visita, restituiscono il concept del progetto “Nerone, Giovanni Ceccarelli. Artista per l’integrazione delle arti: scultura, architettura e design”, a cura di Stefania Dassi.
La proposta progettuale del Segretariato regionale del MIC per il Piemonte, sostenuta dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea dello stesso Ministero, si inserisce nell’ambito della ricerca di brani artistici “nascosti” o “dimenticati”, sviluppatisi nella seconda metà del secolo scorso in Italia. L’intento è quello della loro riscoperta attraverso progetti culturali che prevedano azioni volte alla conoscenza e diffusione del patrimonio di arte moderna e contemporanea al fine della tutela, della conservazione e della valorizzazione. Il progetto intende promuovere la conoscenza della figura di Giovanni Ceccarelli, in arte Nerone (Pisa 1937-Parigi 1996). Nato a Pisa nel 1937 da Ilio Ceccarelli e Jolanda Novi, già allieva di Felice Carena, Giovanni Ceccarelli è un artista poliedrico che si forma all’Accademia delle Belle Arti di Venezia e che nel 1957 si stabilisce definitivamente a Torino. L’artista è subito attratto dalle geometrie complesse, avvicinandosi al Neocostruttivismo e al Neoconcretismo. A Torino Nerone entra nella bottega di Victor Cerrato dove sperimenta nuove tecniche di incisione su rame e zinco, la fusione dei metalli e la lavorazione del legno. Torino sarà la sede operativa e produttiva di opere commissionate ed esposte sia in Italia che all’estero. Il suo percorso artistico è stato una continua ricerca e collaborazione multidisciplinare tra le varie forme di creatività: architettura, design, scultura e pittura. Nel 1961 incontra Cosimina Ghidone, attiva nella grafica editoriale, che diventerà sua moglie e con la quale avrà cinque figli. Nel 1962 Nerone e Giancarlo Patuzzi formano il gruppo interdisciplinare NP2, fucina creativa che spazia dalla scultura ai multipli, dal design all’intera gamma delle arti applicate. Il Gruppo è proiettato verso l’estero sin dagli esordi. Le opere di NP2 si basano sull’idea di liberare l’arte dalle dinamiche museali e di galleria per renderla fruibile ad un più vasto pubblico, grazie all’integrazione tra arte a architettura. Giancarlo Patuzzi abbandona il gruppo NP2 nel 1973. Nel 1996 Giovanni Ceccarelli muore a Parigi ad appena 59 anni, interrompendo una feconda attività di produzione, prima di ottenere piena comprensione da parte della critica. Il percorso artistico di Nerone è stato una continua ricerca e collaborazione multidisciplinare tra le varie forme di arte: architettura, design, scultura e pittura. In continuità all’attività compiuta sinora dagli eredi, il progetto propone un riconoscimento dell’artista Nerone attraverso azioni volte alla conoscenza, tutela e diffusione del suo percorso creativo. Il progetto “Nerone, Giovanni Ceccarelli. Artista per l’integrazione delle arti: scultura, architettura e design” si è proposto sostanzialmente tre obiettivi: l’avvio della digitalizzazione del patrimonio conservato dalla Associazione Archivio Nerone Giovanni Ceccarelli, la produzione del documentario “Nerone. Storia di un artista”, presentato oggi in mostra, per promuovere la conoscenza della artistica di Nerone e, infine, la mostra “Nerone. Giovanni Ceccarelli scultore” nelle sale espositive dell’Archivio di Stato di Torino.
Il documentario “Nerone. Storia di un artista” è un viaggio intimo guidato dalla stessa voce di Nerone, che accompagna lo spettatore alla scoperta della sua vita e delle sue opere realizzate in Italia e all’estero. La voce, registrata nel 1989, si riaffaccia al presente dopo oltre 30 anni, per raccontare di sé e per contribuire a creare memoria di un periodo storico e artistico sviluppatosi in Italia tra gli anni Sessanta e Novanta del secolo scorso.
La mostra “Nerone. Giovanni Ceccarelli scultore” presenta una selezione di opere proposta dagli eredi Ceccarelli, realizzate a partire dagli anni ’60 fino alla morte dell’artista. Le quattro sale ripercorrono per decadi la produzione di Nerone che accompagna il visitatore con “parole sue”, tratte da una intervista ritrovata e riproposta nel documentario. Un breve video iniziale racconta gli esordi della carriera dell’artista, mentre il documentario, in versione integrale, viene proposto alla fine del percorso di visita. Nerone saluta il visitatore con la Bouline de Violon, sua ultima creazione.
La mostra è stata realizzata con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della cultura.
«La nostra Direzione Generale, tra le tante attività di supporto all’arte contemporanea italiana, promuove con convinzione anche i progetti di valorizzazione di patrimoni e archivi legati a questo settore, evitando la dispersione, l’uso improprio e il degrado delle raccolte. È in questa cornice che abbiamo deciso di sostenere il progetto su Giovanni Ceccarelli, volto a riscoprire l’originalità della sua attività artistica, in grado di far dialogare scultura, architettura, design e mercato. Un diverso punto di vista sulla storia dell’arte, attraverso un racconto più intimo e privato», dichiara Onofrio Cutaia, Direttore Generale Creatività Contemporanea del Ministero della cultura.
La mostra è stata organizzata dal Segretariato Regionale per il Piemonte del Ministero della cultura.
«Il Segretariato regionale del Ministero della cultura per il Piemonte è da sempre attento all'arte e all'architettura del '900 che cerca di proteggere e valorizzare con azioni differenziate e sotto diversi profili» afferma il Segretario regionale, Beatrice Bentivoglio-Ravasio. «Fra le attività più importanti vi è senza dubbio quella volta all'esplorazione e promozione di figure ed esperienze poco note o non sufficientemente presenti al grande pubblico, la cui conoscenza deve essere sviluppata e diffusa. È questo il caso di Giovanni Ceccarelli, in arte Nerone, scultore che ha contribuito significativamente al rapporto tra le varie discipline e che ci ha lasciato un ricco patrimonio non solo di opere, ma anche di documenti, disegni e bozzetti. La conservazione, la tutela e la valorizzazione di questo patrimonio è il compito che questo Segretariato si è dato con il progetto di digitalizzazione, documentazione e mostra, che è stato condiviso e sostenuto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero, e i cui risultati sono ora presentati all'Archivio di Stato di Torino.»
La mostra è stata ospitata e allestita nelle sale dell’Archivio di Stato di Torino in Piazza Castello.
«L'Archivio di Stato di Torino apre le sue sale juvarriane a un'importante progetto espositivo» dichiara Stefano Benedetto, direttore dell'Archivio di Stato di Torino. «Le opere di Giovanni Ceccarelli, in arte Nerone, accompagneranno il visitatore alla riscoperta di un autore che ha influenzato l'arte nel suo rapporto con le altre discipline, con l'architettura, la pittura, il design. Questa mostra segna altresì la riapertura delle attività espositive dell'Archivio dopo la fase più acuta della pandemia e l'avvio di una serie di iniziative intorno all'arte degli ultimi decenni e al tema degli archivi d'artista.»
L’azione di tutela della Soprintendenza archivistica e bibliografica del Piemonte e della Valle d’Aosta si attua nel 2020 quando l’Archivio di Nerone, Giovanni Ceccarelli riceve la Dichiarazione di interesse storico particolarmente importante, ai sensi del D. Lgs. 42/2004 Codice dei Beni culturali, perché “costituisce testimonianza fondamentale per ricostruire l’attività e la vita di Giovanni Ceccarelli, in arte Nerone, artista, scultore e figura emblematica del panorama culturale ed artistico del suo tempo”.
Titolo del documentario: “Nerone. Storia di un artista”, 2021, Italia Durata: 46’43” Video: formato full HD - 16:9 – colore Audio: stereo 48Khz 16 bit Lingua originale: italiano Da un’idea di: Stefania Dassi e Saar Ceccarelli Regia: Simona Carnino Fotografia. Diego Díaz Morales Montaggio: Diego Díaz Morales, Simona Carnino
Nerone ci accoglie con questo incipit e ci accompagna lungo il percorso della sua carriera artistica attraverso le sculture esposte. Lo scorrere del tempo e le sue parole, che possiamo ascoltare dalla viva voce nel documentario che chiude la visita, restituiscono il concept del progetto “Nerone, Giovanni Ceccarelli. Artista per l’integrazione delle arti: scultura, architettura e design”, a cura di Stefania Dassi.
La proposta progettuale del Segretariato regionale del MIC per il Piemonte, sostenuta dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea dello stesso Ministero, si inserisce nell’ambito della ricerca di brani artistici “nascosti” o “dimenticati”, sviluppatisi nella seconda metà del secolo scorso in Italia. L’intento è quello della loro riscoperta attraverso progetti culturali che prevedano azioni volte alla conoscenza e diffusione del patrimonio di arte moderna e contemporanea al fine della tutela, della conservazione e della valorizzazione. Il progetto intende promuovere la conoscenza della figura di Giovanni Ceccarelli, in arte Nerone (Pisa 1937-Parigi 1996). Nato a Pisa nel 1937 da Ilio Ceccarelli e Jolanda Novi, già allieva di Felice Carena, Giovanni Ceccarelli è un artista poliedrico che si forma all’Accademia delle Belle Arti di Venezia e che nel 1957 si stabilisce definitivamente a Torino. L’artista è subito attratto dalle geometrie complesse, avvicinandosi al Neocostruttivismo e al Neoconcretismo. A Torino Nerone entra nella bottega di Victor Cerrato dove sperimenta nuove tecniche di incisione su rame e zinco, la fusione dei metalli e la lavorazione del legno. Torino sarà la sede operativa e produttiva di opere commissionate ed esposte sia in Italia che all’estero. Il suo percorso artistico è stato una continua ricerca e collaborazione multidisciplinare tra le varie forme di creatività: architettura, design, scultura e pittura. Nel 1961 incontra Cosimina Ghidone, attiva nella grafica editoriale, che diventerà sua moglie e con la quale avrà cinque figli. Nel 1962 Nerone e Giancarlo Patuzzi formano il gruppo interdisciplinare NP2, fucina creativa che spazia dalla scultura ai multipli, dal design all’intera gamma delle arti applicate. Il Gruppo è proiettato verso l’estero sin dagli esordi. Le opere di NP2 si basano sull’idea di liberare l’arte dalle dinamiche museali e di galleria per renderla fruibile ad un più vasto pubblico, grazie all’integrazione tra arte a architettura. Giancarlo Patuzzi abbandona il gruppo NP2 nel 1973. Nel 1996 Giovanni Ceccarelli muore a Parigi ad appena 59 anni, interrompendo una feconda attività di produzione, prima di ottenere piena comprensione da parte della critica. Il percorso artistico di Nerone è stato una continua ricerca e collaborazione multidisciplinare tra le varie forme di arte: architettura, design, scultura e pittura. In continuità all’attività compiuta sinora dagli eredi, il progetto propone un riconoscimento dell’artista Nerone attraverso azioni volte alla conoscenza, tutela e diffusione del suo percorso creativo. Il progetto “Nerone, Giovanni Ceccarelli. Artista per l’integrazione delle arti: scultura, architettura e design” si è proposto sostanzialmente tre obiettivi: l’avvio della digitalizzazione del patrimonio conservato dalla Associazione Archivio Nerone Giovanni Ceccarelli, la produzione del documentario “Nerone. Storia di un artista”, presentato oggi in mostra, per promuovere la conoscenza della artistica di Nerone e, infine, la mostra “Nerone. Giovanni Ceccarelli scultore” nelle sale espositive dell’Archivio di Stato di Torino.
Il documentario “Nerone. Storia di un artista” è un viaggio intimo guidato dalla stessa voce di Nerone, che accompagna lo spettatore alla scoperta della sua vita e delle sue opere realizzate in Italia e all’estero. La voce, registrata nel 1989, si riaffaccia al presente dopo oltre 30 anni, per raccontare di sé e per contribuire a creare memoria di un periodo storico e artistico sviluppatosi in Italia tra gli anni Sessanta e Novanta del secolo scorso.
La mostra “Nerone. Giovanni Ceccarelli scultore” presenta una selezione di opere proposta dagli eredi Ceccarelli, realizzate a partire dagli anni ’60 fino alla morte dell’artista. Le quattro sale ripercorrono per decadi la produzione di Nerone che accompagna il visitatore con “parole sue”, tratte da una intervista ritrovata e riproposta nel documentario. Un breve video iniziale racconta gli esordi della carriera dell’artista, mentre il documentario, in versione integrale, viene proposto alla fine del percorso di visita. Nerone saluta il visitatore con la Bouline de Violon, sua ultima creazione.
La mostra è stata realizzata con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della cultura.
«La nostra Direzione Generale, tra le tante attività di supporto all’arte contemporanea italiana, promuove con convinzione anche i progetti di valorizzazione di patrimoni e archivi legati a questo settore, evitando la dispersione, l’uso improprio e il degrado delle raccolte. È in questa cornice che abbiamo deciso di sostenere il progetto su Giovanni Ceccarelli, volto a riscoprire l’originalità della sua attività artistica, in grado di far dialogare scultura, architettura, design e mercato. Un diverso punto di vista sulla storia dell’arte, attraverso un racconto più intimo e privato», dichiara Onofrio Cutaia, Direttore Generale Creatività Contemporanea del Ministero della cultura.
La mostra è stata organizzata dal Segretariato Regionale per il Piemonte del Ministero della cultura.
«Il Segretariato regionale del Ministero della cultura per il Piemonte è da sempre attento all'arte e all'architettura del '900 che cerca di proteggere e valorizzare con azioni differenziate e sotto diversi profili» afferma il Segretario regionale, Beatrice Bentivoglio-Ravasio. «Fra le attività più importanti vi è senza dubbio quella volta all'esplorazione e promozione di figure ed esperienze poco note o non sufficientemente presenti al grande pubblico, la cui conoscenza deve essere sviluppata e diffusa. È questo il caso di Giovanni Ceccarelli, in arte Nerone, scultore che ha contribuito significativamente al rapporto tra le varie discipline e che ci ha lasciato un ricco patrimonio non solo di opere, ma anche di documenti, disegni e bozzetti. La conservazione, la tutela e la valorizzazione di questo patrimonio è il compito che questo Segretariato si è dato con il progetto di digitalizzazione, documentazione e mostra, che è stato condiviso e sostenuto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero, e i cui risultati sono ora presentati all'Archivio di Stato di Torino.»
La mostra è stata ospitata e allestita nelle sale dell’Archivio di Stato di Torino in Piazza Castello.
«L'Archivio di Stato di Torino apre le sue sale juvarriane a un'importante progetto espositivo» dichiara Stefano Benedetto, direttore dell'Archivio di Stato di Torino. «Le opere di Giovanni Ceccarelli, in arte Nerone, accompagneranno il visitatore alla riscoperta di un autore che ha influenzato l'arte nel suo rapporto con le altre discipline, con l'architettura, la pittura, il design. Questa mostra segna altresì la riapertura delle attività espositive dell'Archivio dopo la fase più acuta della pandemia e l'avvio di una serie di iniziative intorno all'arte degli ultimi decenni e al tema degli archivi d'artista.»
L’azione di tutela della Soprintendenza archivistica e bibliografica del Piemonte e della Valle d’Aosta si attua nel 2020 quando l’Archivio di Nerone, Giovanni Ceccarelli riceve la Dichiarazione di interesse storico particolarmente importante, ai sensi del D. Lgs. 42/2004 Codice dei Beni culturali, perché “costituisce testimonianza fondamentale per ricostruire l’attività e la vita di Giovanni Ceccarelli, in arte Nerone, artista, scultore e figura emblematica del panorama culturale ed artistico del suo tempo”.
Titolo del documentario: “Nerone. Storia di un artista”, 2021, Italia Durata: 46’43” Video: formato full HD - 16:9 – colore Audio: stereo 48Khz 16 bit Lingua originale: italiano Da un’idea di: Stefania Dassi e Saar Ceccarelli Regia: Simona Carnino Fotografia. Diego Díaz Morales Montaggio: Diego Díaz Morales, Simona Carnino
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