Il quadro e lo schermo. Immagine e negazione dell’immagine
Dal 24 Novembre 2012 al 06 Novembre 2012
Milano
Luogo: ex Chiesa di San Carpoforo
Indirizzo: piazza Formentini 12
Orari: da lunedì a venerdì 10-18
Curatori: Vittoria Coen, Francesco Correggia
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 36571601
E-Mail info: centroricercacrab@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.centroricercabrera.it
Il CRAB Centro di Ricerca Accademia di Brera presenta la mostra Il quadro e Lo schermo fra Immagine e negazione dell’immagine.
Si tratta di una riflessione su cui da più tempo siamo impegnati nel tentativo di ripensare il fare dell’opera a partire dalla pittura. Ciò che vogliamo sostenere rispetto alla questione più generale della pittura non è tanto il suo ritorno come medium o la sua dimensione visionaria ma la posizione e la radicalità sublime della pittura rispetto a ciò che viene chiamato contemporaneo.
La pittura cui qui facciamo riferimento obbedisce all’appello dell’opera, alla sua gestazione e fioritura, imponendosi come urgenza poetica e necessità irrecusabile. Con questa iniziativa a San Carpoforo presso la sede del Dipartimento di Arti Visive e del Crab oltre che a chiudersi un ciclo di attività del CRAB che aveva come riferimento la questione delle immagini e dei Visual Culture Studies coordinate dal Prof. Francesco Correggia, abbiamo inteso presentare alcuni pittori non docenti di Brera che operano o hanno operato a Milano in questi ultimi anni anche collaborando a livello didattico con la nostra importante Istituzione.
Ciò che li caratterizza è un operare della pittura che viene fuori non più dalla superficie dell’immagine dei regimi mediali, misti della rappresentazione tecnologica, bensì da un attento riesame della pittura nei suoi paradigmi, nel suo interrogarsi plurale della sua origine e del suo rinnovato rapporto con il luogo fra le immagini della natura e le immagini tecnologiche, il mostrarsi e un sottrarsi, fra un reale e un apparire, un tempo soggettivo, emozionale, filmico e un tempo storico.
La mostra che sarà accolta in altri spazi istituzionali con la presenza di altri artisti si concluderà il 6 Novembre in un incontro dei curatori, degli artisti invitati e un intervento di Maurizio Guerri con gli studenti del Biennio di Arti Visive sul tema trattato, a partire dal libro di V. Stoichita: L’invenzione del quadro. Uno studio sull'evoluzione del quadro nella storia dell'arte europea dal 1522, anno della rivolta iconoclasta di Wittenberg, al 1675 quando il fiammingo Gijsbrechts rappresentò il rovescio di un quadro: dalla morte dell'immagine antica a un'indagine sullo statuto del quadro in quanto oggetto figurativo.
Si tratta di una riflessione su cui da più tempo siamo impegnati nel tentativo di ripensare il fare dell’opera a partire dalla pittura. Ciò che vogliamo sostenere rispetto alla questione più generale della pittura non è tanto il suo ritorno come medium o la sua dimensione visionaria ma la posizione e la radicalità sublime della pittura rispetto a ciò che viene chiamato contemporaneo.
La pittura cui qui facciamo riferimento obbedisce all’appello dell’opera, alla sua gestazione e fioritura, imponendosi come urgenza poetica e necessità irrecusabile. Con questa iniziativa a San Carpoforo presso la sede del Dipartimento di Arti Visive e del Crab oltre che a chiudersi un ciclo di attività del CRAB che aveva come riferimento la questione delle immagini e dei Visual Culture Studies coordinate dal Prof. Francesco Correggia, abbiamo inteso presentare alcuni pittori non docenti di Brera che operano o hanno operato a Milano in questi ultimi anni anche collaborando a livello didattico con la nostra importante Istituzione.
Ciò che li caratterizza è un operare della pittura che viene fuori non più dalla superficie dell’immagine dei regimi mediali, misti della rappresentazione tecnologica, bensì da un attento riesame della pittura nei suoi paradigmi, nel suo interrogarsi plurale della sua origine e del suo rinnovato rapporto con il luogo fra le immagini della natura e le immagini tecnologiche, il mostrarsi e un sottrarsi, fra un reale e un apparire, un tempo soggettivo, emozionale, filmico e un tempo storico.
La mostra che sarà accolta in altri spazi istituzionali con la presenza di altri artisti si concluderà il 6 Novembre in un incontro dei curatori, degli artisti invitati e un intervento di Maurizio Guerri con gli studenti del Biennio di Arti Visive sul tema trattato, a partire dal libro di V. Stoichita: L’invenzione del quadro. Uno studio sull'evoluzione del quadro nella storia dell'arte europea dal 1522, anno della rivolta iconoclasta di Wittenberg, al 1675 quando il fiammingo Gijsbrechts rappresentò il rovescio di un quadro: dalla morte dell'immagine antica a un'indagine sullo statuto del quadro in quanto oggetto figurativo.
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