In mostra dal 15 novembre
Van Gogh, Monet, Picasso. Presto a Treviso i gioielli del Toledo Museum of Art
Vincent van Gogh, Auvers, Campi di grano con mietitore, 1890, olio su tela, cm. 73,6x93. Toledo Museum of Art
Francesca Grego
09/11/2025
Treviso - Una collezione poco conosciuta in Italia, ma depositaria di capolavori da togliere il fiato: è quella del Toledo Museum of Art, che nel cuore dell’Ohio riunisce oltre 30 mila opere d’arte da Pieter Paul Rubens a Pablo Picasso, da Artemisia Gentileschi a Vincent Van Gogh, da Claude Monet ad Anselm Kiefer. Il pubblico italiano potrà averne un saggio dal 15 novembre 2025 al 10 maggio 2026 presso il Museo Santa Caterina di Treviso, che si prepara a ospitare una selezione delle strepitose raccolte di arte moderna custodite dal museo statunitense tanto gelosamente da concederle in prestito molto di rado. In corso ristrutturazione e ampliamento, il Toledo Museum si è finalmente deciso a spedire le sue opere in giro per il mondo, in un tour che ha già toccato Auckland, in Nuova Zelanda, e che presto raggiungerà l’Australia. Unica tappa in Europa, Treviso beneficerà di un corpus di opere più ampio: sono 61 i dipinti al centro del progetto Da Picasso a Van Gogh. Capolavori dal Toledo Museum of Art. Storie di pittura dall'astrazione all'impressionismo, tra cui tele esposte per la prima volta fuori dal museo americano.
“È con grande orgoglio e sincero entusiasmo che il Toledo Museum of Art presenta al pubblico di Treviso una selezione dei capolavori della sua rinomata collezione impressionista”, scrive il direttore Adam Levine: “Impegnato da oltre un secolo nella raccolta e nella presentazione dell’arte moderna, il Toledo Museum of Art ha creato una delle collezioni più importanti e ampie del suo genere negli Stati Uniti. Dalle Ninfee di Monet e dalle intime rappresentazioni della vita moderna di Degas, fino alla pennellata luminosa di Renoir e al silenzioso radicalismo di Morisot, le opere esposte testimoniano un momento cruciale nella storia dell’arte, quando percezione, luce ed esperienza si sono imposte a buon diritto come soggetti degni di essere dipinti”.

Claude Monet, Ninfee, 1914-1917, olio su tela, cm 200,7 x 213,4, Toledo Museum of Art, acquistato con fondi del Libbey Endowment, dono di Edward Drummond Libbey, inv. 1981.54
Ma la mostra trevigiana oltrepassa l’orizzonte impressionista per toccare i principali fenomeni artistici susseguitisi in Europa e Stati Uniti tra la fine dell’Ottocento e il Novecento. In un percorso a ritroso nel tempo, presenterà capolavori delle avanguardie novecentesche creati da artisti come Paul Klee, Amedeo Modigliani, Pablo Picasso, Giorgio Morandi, Giorgio De Chirico, Piet Mondrian, Henri Matisse, Paul Cézanne, senza dimenticare protagonisti della pittura americana come Edward Hopper.
Sezioni speciali saranno dedicate ai temi della natura morta, del paesaggio, della figura e del ritratto, con confronti tra maestri che ne evidenzieranno l’evoluzione. Punto di partenza dell’itinerario sarà l’astrazione americana del secondo Novecento con un Ocean Park di Richard Diebenkorn, “assoluta e insieme atmosferica composizione fatta di giallo e azzurro - spiega il curatore Marco Goldin - come fosse quel giallo una sabbia davanti all’azzurro infinito dell’oceano Pacifico. La compattezza del cielo e della terra, nel loro pulsare all’unisono”.

Robert Delaunay, La città di Parigi, 1911 circa, olio su tela, cm 119.4 x 172.7, Toledo Museum of Art, acquistato con fondi del Libbey Endowment, dono di Edward Drummond Libbey, inv. 1955.38
Gli stessi colori sono protagonisti dell’ultimo dipinto in mostra, una tela dal richiamo magnetico: “Quasi un secolo prima, dall’altra parte del grande mare, a diecimila chilometri di distanza, un pittore aveva concluso la sua vita tuffandosi in un giallo diverso, l’immenso dei campi di grano a Auvers-sur-Oise, nel Nord della Francia, sotto l’azzurro di un cielo in cui si diffondeva il suono bianco di nuvole aggrovigliate”, racconta ancora Goldin. Al Museo Santa Caterina Auvers, Campi di grano con falciatore di Vincent Van Gogh avrà uno spazio tutto suo, isolato dalle altre opere: è il quadro con cui alla fine di luglio del 1890 il pittore dà il suo addio alla vita: “un’opera che rappresenta con tanto anticipo gli esiti di una modernità giungente e già da lui raggiunta, nell’incomprensione allora quasi totale”, conclude Goldin: “Un quadro che nella sua assolutezza, nel suo essere grondante di colore e umanità, rappresenta la qualità altissima delle opere custodite nel Toledo Museum of Art”.

Paul Klee, Ville per marionette, 1922, olio su cartone, cm 29.8 x 24.8, Toledo Museum of Art, dono di Thomas T. Solley, inv. 1996.15
“È con grande orgoglio e sincero entusiasmo che il Toledo Museum of Art presenta al pubblico di Treviso una selezione dei capolavori della sua rinomata collezione impressionista”, scrive il direttore Adam Levine: “Impegnato da oltre un secolo nella raccolta e nella presentazione dell’arte moderna, il Toledo Museum of Art ha creato una delle collezioni più importanti e ampie del suo genere negli Stati Uniti. Dalle Ninfee di Monet e dalle intime rappresentazioni della vita moderna di Degas, fino alla pennellata luminosa di Renoir e al silenzioso radicalismo di Morisot, le opere esposte testimoniano un momento cruciale nella storia dell’arte, quando percezione, luce ed esperienza si sono imposte a buon diritto come soggetti degni di essere dipinti”.

Claude Monet, Ninfee, 1914-1917, olio su tela, cm 200,7 x 213,4, Toledo Museum of Art, acquistato con fondi del Libbey Endowment, dono di Edward Drummond Libbey, inv. 1981.54
Ma la mostra trevigiana oltrepassa l’orizzonte impressionista per toccare i principali fenomeni artistici susseguitisi in Europa e Stati Uniti tra la fine dell’Ottocento e il Novecento. In un percorso a ritroso nel tempo, presenterà capolavori delle avanguardie novecentesche creati da artisti come Paul Klee, Amedeo Modigliani, Pablo Picasso, Giorgio Morandi, Giorgio De Chirico, Piet Mondrian, Henri Matisse, Paul Cézanne, senza dimenticare protagonisti della pittura americana come Edward Hopper.
Sezioni speciali saranno dedicate ai temi della natura morta, del paesaggio, della figura e del ritratto, con confronti tra maestri che ne evidenzieranno l’evoluzione. Punto di partenza dell’itinerario sarà l’astrazione americana del secondo Novecento con un Ocean Park di Richard Diebenkorn, “assoluta e insieme atmosferica composizione fatta di giallo e azzurro - spiega il curatore Marco Goldin - come fosse quel giallo una sabbia davanti all’azzurro infinito dell’oceano Pacifico. La compattezza del cielo e della terra, nel loro pulsare all’unisono”.

Robert Delaunay, La città di Parigi, 1911 circa, olio su tela, cm 119.4 x 172.7, Toledo Museum of Art, acquistato con fondi del Libbey Endowment, dono di Edward Drummond Libbey, inv. 1955.38
Gli stessi colori sono protagonisti dell’ultimo dipinto in mostra, una tela dal richiamo magnetico: “Quasi un secolo prima, dall’altra parte del grande mare, a diecimila chilometri di distanza, un pittore aveva concluso la sua vita tuffandosi in un giallo diverso, l’immenso dei campi di grano a Auvers-sur-Oise, nel Nord della Francia, sotto l’azzurro di un cielo in cui si diffondeva il suono bianco di nuvole aggrovigliate”, racconta ancora Goldin. Al Museo Santa Caterina Auvers, Campi di grano con falciatore di Vincent Van Gogh avrà uno spazio tutto suo, isolato dalle altre opere: è il quadro con cui alla fine di luglio del 1890 il pittore dà il suo addio alla vita: “un’opera che rappresenta con tanto anticipo gli esiti di una modernità giungente e già da lui raggiunta, nell’incomprensione allora quasi totale”, conclude Goldin: “Un quadro che nella sua assolutezza, nel suo essere grondante di colore e umanità, rappresenta la qualità altissima delle opere custodite nel Toledo Museum of Art”.

Paul Klee, Ville per marionette, 1922, olio su cartone, cm 29.8 x 24.8, Toledo Museum of Art, dono di Thomas T. Solley, inv. 1996.15
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