A Roma un importante intervento di valorizzazione
Tornano a splendere i gioielli del Vittoriano. Nuova luce grazie al restauro firmato Bulgari
Un dettaglio del Mar Tirreno di Pietro Canonica
Samantha De Martin
21/11/2024
Roma - I marmi che rivestono i corpi del mar Tirreno e dell’Adriatico hanno recuperato l’originario candore. Il bronzo dorato che avvolge Il Pensiero di Giulio Monteverde, L’Azione di Francesco Jerace, i pennoni di Gaetano Vannicola con le Vittorie di Edoardo Rubino e Edoardo De Albertis si riaccende sotto il sole di Roma.
La sculture del prospetto principale del Vittoriano tornano a splendere grazie al grande progetto di restauro promosso dal VIVE -Vittoriano e Palazzo Venezia diretto da Edith Gabrielli, che ha restituito a romani e turisti la piena bellezza di un patrimonio unico al mondo.
L’intervento, realizzato grazie al contributo di Bvlgari, conferma il forte legame della Maison con la città di Roma e con il suo inestimabile patrimonio.
Avviato a marzo e concluso il mese scorso, il restauro ha visto coinvolta una équipe di esperti operatori, intervenuta per assicurare la conservazione e la leggibilità delle sculture in marmo e in bronzo realizzate agli inizi del Novecento.
ll Pensiero di Giulio Monteverde | Courtesy VIVE
“Il Vittoriano - ha commentato Edith Gabrielli, direttrice del VIVE - monumento di straordinaria importanza per la storia e l'identità della Nazione, è insieme una significativa opera d’arte: lo è per l'architettura di Giuseppe Sacconi, lo è per la decorazione plastica, eseguita da alcuni dei principali scultori dell’epoca. Restituito l’accordo cromatico fra il candore del marmo Botticino e la finitura dorata degli elementi in bronzo, il prospetto principale del Vittoriano si presenta oggi agli occhi di cittadini e turisti in tutta la sua magnificenza. Si tratta di un percorso che abbiamo intrapreso insieme a Bvlgari, attraverso una proficua alleanza pubblico-privato per la tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio storico-artistico”.
Oltre ad arrestare le forme di degrado presenti e a restituire la qualità delle armoniose superfici delle fontane, delle finiture dorate degli elementi in bronzo, l’intervento, interamente sostenuto da Bvlgari tramite l’Art Bonus, ha spalancato le porte a una più approfondita conoscenza dei processi di realizzazione dei manufatti artistici del monumento eseguiti da artisti diversi nel medesimo periodo storico.
“Siamo immensamente orgogliosi - commenta Jean-Christophe Babin, ceo del Gruppo Bvlgari - di aver contribuito al restauro delle sculture del Vittoriano, un monumento straordinario e imponente che, con la sua maestosità, incarna un legame profondo tra passato e presente, ergendosi nel cuore di Roma e celebrando l'unita d'Italia. Il nostro intervento è stato soprattutto focalizzato verso le sculture di marmo e di bronzo, che noi consideriamo i gioielli del Vittoriano. La città eterna è da sempre una fonte inesauribile di ispirazione per Bvlgari, e per noi è fondamentale valorizzare, conservare e rendere accessibile al pubblico il suo straordinario patrimonio storico e culturale”.
Il Mar Tirreno di Pietro Canonica
Per tutta la durata dei lavori un programma di visite guidate ha offerto al pubblico la possibilità di salire sui ponteggi per seguire dal vivo gli operatori a lavoro sulle opere. D’altra parte la modalità del “cantiere aperto”, volta ad avvicinare il pubblico ad una piena conoscenza del monumento, non è nuova all’Istituto che l’ha già adottata in occasione del restauro conservativo dell’Altare della Patria.
La sculture del prospetto principale del Vittoriano tornano a splendere grazie al grande progetto di restauro promosso dal VIVE -Vittoriano e Palazzo Venezia diretto da Edith Gabrielli, che ha restituito a romani e turisti la piena bellezza di un patrimonio unico al mondo.
L’intervento, realizzato grazie al contributo di Bvlgari, conferma il forte legame della Maison con la città di Roma e con il suo inestimabile patrimonio.
Avviato a marzo e concluso il mese scorso, il restauro ha visto coinvolta una équipe di esperti operatori, intervenuta per assicurare la conservazione e la leggibilità delle sculture in marmo e in bronzo realizzate agli inizi del Novecento.
ll Pensiero di Giulio Monteverde | Courtesy VIVE
“Il Vittoriano - ha commentato Edith Gabrielli, direttrice del VIVE - monumento di straordinaria importanza per la storia e l'identità della Nazione, è insieme una significativa opera d’arte: lo è per l'architettura di Giuseppe Sacconi, lo è per la decorazione plastica, eseguita da alcuni dei principali scultori dell’epoca. Restituito l’accordo cromatico fra il candore del marmo Botticino e la finitura dorata degli elementi in bronzo, il prospetto principale del Vittoriano si presenta oggi agli occhi di cittadini e turisti in tutta la sua magnificenza. Si tratta di un percorso che abbiamo intrapreso insieme a Bvlgari, attraverso una proficua alleanza pubblico-privato per la tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio storico-artistico”.
Oltre ad arrestare le forme di degrado presenti e a restituire la qualità delle armoniose superfici delle fontane, delle finiture dorate degli elementi in bronzo, l’intervento, interamente sostenuto da Bvlgari tramite l’Art Bonus, ha spalancato le porte a una più approfondita conoscenza dei processi di realizzazione dei manufatti artistici del monumento eseguiti da artisti diversi nel medesimo periodo storico.
“Siamo immensamente orgogliosi - commenta Jean-Christophe Babin, ceo del Gruppo Bvlgari - di aver contribuito al restauro delle sculture del Vittoriano, un monumento straordinario e imponente che, con la sua maestosità, incarna un legame profondo tra passato e presente, ergendosi nel cuore di Roma e celebrando l'unita d'Italia. Il nostro intervento è stato soprattutto focalizzato verso le sculture di marmo e di bronzo, che noi consideriamo i gioielli del Vittoriano. La città eterna è da sempre una fonte inesauribile di ispirazione per Bvlgari, e per noi è fondamentale valorizzare, conservare e rendere accessibile al pubblico il suo straordinario patrimonio storico e culturale”.
Il Mar Tirreno di Pietro Canonica
Per tutta la durata dei lavori un programma di visite guidate ha offerto al pubblico la possibilità di salire sui ponteggi per seguire dal vivo gli operatori a lavoro sulle opere. D’altra parte la modalità del “cantiere aperto”, volta ad avvicinare il pubblico ad una piena conoscenza del monumento, non è nuova all’Istituto che l’ha già adottata in occasione del restauro conservativo dell’Altare della Patria.
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