Il significato simbolico delle torri

torre malmo calatrava
 

11/09/2006

In occasione del ciclo di conferenze sul tema "società e comunicazione" organizzate dalla Libera Università di Bolzano, MUSEION, Museo d'arte moderna contemporanea e ADB, Accademia di Design di Bolzano abbiamo intervistato Angela Vettese, docente di storia dell'arte presso l'Università Bocconi di Milano, uratrice del Corso superiore di Arte visiva presso la Fondazione Antonio Ratti, giornalista e saggista. Tema della conferenza: "Il significato simbolico delle torri" Il titolo del suo intervento è evocativo di una situazione assai difficile, che peraltro tutti conosciamo, ci può parlare del significato simbolico delle torri? A.V. “Il significato simbolico delle torri è un titolo scelto, e lo dico senza molto piacere in modo preveggente, perché la torre da sempre è il veicolo un po’ indicativo per la comunicazione. Più che determinare un’ascensione verso l’alto la torre è ancorata a terra, quando si vede una torre si sa che c’è un centro abitato, la presenza dell’uomo. Per torre intendo un ampio spettro di edifici che vanno dal faro, dal minareto musulmano alla torre della cattedrale cristiana, fino alle torri panoramiche non soltanto dell’America ma anche dell’Asia. Laddove c’è un manufatto che si erge verso l’alto c’è una comunità umana che vuol far sapere che esiste. Non di rado, nella storia, la torre è stato elemento di dramma, proprio perché laddove c’è l’uomo c’è la torre e laddove c’è l’uomo c’è anche il dramma: non a caso la carta più tragica dei tarocchi, se vogliamo scendere nella tradizione popolare, non è il diavolo ma è la torre e non a caso le torri sono state prescelte per l’attentato dell’11 settembre pur non avendo un significata logistico dal punto di vista militare. C’è da riflettere su questo grande atto prettamente simbolico, considerato il tempo di addestramento e le energie devolute in questa manifestazione terroristica, sarebbe stato dal punto di vista militare più logico che l’attentato fosse stato rivolto a centri di maggiore importanza militare. Allora dobbiamo chiederci perché proprio la torre. E’ dagli inizi della storia dell’umanità che troviamo questo tipo di costruzione: la torre di Babele, e non solo, a Firenze un’ordinanza della Signoria chiede che tutte le torri dei signorotti locali vengano abbassate sotto i 29 metri. Da sempre la torre è ritenuta croce e delizia del gruppo sociale che la erige. A me sembra addirittura logico che, senza aver fatto della cultura visiva del giorno d’oggi la propria carta intellettuale per eccellenza, anzi avendo letto soltanto il Corano, i terroristi abbiano scelto quel tipo di bersaglio. Quando si vuole attaccare un gruppo civile si attacca la torre perché è il suo elemento più visibile”.