In scena nell'anno dell'Expo

Essere Leonardo da Vinci

Massimiliano Finazzer Flory nei panni di Leonardo da Vinci
 

Ludovica Sanfelice

27/11/2014

Milano - Addentrarsi nell’universo del genio di Leonardo da Vinci utilizzando le sue parole. Rievocare in lingua rinascimentale gli avvenimenti di un’esistenza straordinaria, animata da una ricerca febbrile e da un’attività che spaziò dall’arte alla scienza, che si espresse attraverso il disegno, la pittura, la scultura, la musica, che generò progressi in campo medico, militare, ingegneristico e che diventò profezia in materia di volo. È questa l’idea alla base dell’inedito spettacolo di teatro e danza che Massimiliano Finazzer Flory metterà in scena con la formula dell’intervista impossibile, tessendo insieme stralci degli scritti originali e attingendo in particolare dal “Trattato di Pittura”.

La rappresentazione affronterà una tournée internazionale che tra febbraio e aprile del 2015 interesserà il Giappone (Tokyo, Sapporo, Nagoya, Kyoto, Osaka e Fukuoka) e gli Stati Uniti (Washington, New York, Houston, Los Angeles, San Francisco, Providence, Chicago) e raggiungerà Milano dove ogni sabato, durante il semestre dell’Expo, sarà in scena con 27 repliche nella Sala Falck del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia.

Sempre a Milano, negli stessi mesi, lo spettacolo verrà inoltre ospitato in luoghi simbolici come la Basilica di Santa Maria delle Grazie.

Finazzer Flory si calerà nelle vesti di Leonardo mentre per il ruolo di intervistatore si avvicenderanno sul palco influenti personaggi del mondo della cultura come il filosofo Giulio Giorello, il biologo Edoardo Boncinelli, gli storici dell’arte Vittorio Sgarbi, Philippe Daverio e Claudio Strinati, lo scienziato di fama mondiale Mauro Ferrari e il Direttore Generale del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Fiorenzo Galli. Due ballerini eseguiranno coreografie tecniche, “scientificamente” ispirate ai più più celebri capolavori vinciani e ad arricchire l’allestimento ci saranno le foto di scena realizzate dal fotografo Giovanni Gastel.

La fruizione dello spettacolo sarà garantita al pubblico di ogni nazionalità grazie ai Google Glass con sovratitoli in inglese.

Consulta anche:
La guida d'arte di Milano


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