Festival Urban Superstar 2013
Dal 11 Febbraio 2013 al 17 Marzo 2013
Cosenza
Luogo: Galleria d’Arte Provinciale Santa Chiara
Indirizzo: Salita Liceo
Orari: da martedì a domenica 10-13/ 15-19
Enti promotori:
- Provincia di Cosenza
- Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
- Comune di Marano Principato
Telefono per informazioni: +39 389 1844219
E-Mail info: sandrafina@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.artinprogress.it
Nell’ambito della rassegna Art in progress. Cantieri del contemporaneo, promossa dalla Provincia di Cosenza, dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria e dal Comune di Marano Principato, in collaborazione con il Conservatorio di Musica “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza e il Parco Nazionale della Sila, si svolge il Festival The Urban Superstar Show. Inedite e spettacolari forme d’arte e creativi linguaggi visivi si fondono per dar vita ad un’ originale rivisitazione dei luoghi e delle tradizioni calabresi attraverso uno sguardo poco convenzionale e provocatorio. Il Festival The Urban Superstar Show tenutosi per due anni al Museo MADRE di Napoli (2009/2010) e presso la galleria Mondopop di Roma ( 2011), giunge alla sua quarta edizione e, ancora una volta, si propone di riunire alcuni degli artisti più rappresentativi di questo movimento artistico a livello internazionale e di creare un confronto produttivo con la città di Cosenza, i suoi cittadini e la sua storia, per far nascere, da questo incontro idee nuove, forze nuove e nuovi segni.
L’ intenso programma di laboratori è scandito dall’intervento di diversi artisti figli della cultura pop e delle logiche del “fai da te” cresciuti nei circuiti underground, gli stessi che hanno saputo sfruttare al meglio il web e la realtà urbana per costruirsi clamorosi successi commerciali trovando percorsi alternativi al sistema del mercato dell’arte più istituzionale. Un appuntamento da non perdere dunque, in cui trova espressione una visione parallela del “fare arte” con la realizzazione d’immagini attraverso illustrazioni, cartoon, t-shirts, art toys, oggetti di ogni uso, capi e accessori di moda.
The Urban Superstar Show non intende stravolgere il tessuto urbano, ma “coinvolgerlo” fino a rappresentare un recupero del concetto di “arte pubblica”. La strada non viene rivoluzionata dalla presenza di queste opere, ma interpretata nel massimo rispetto delle diversità umane e ambientali, attraverso lo straordinario intervento degli artisti che sono gli esponenti di spicco del Pop Surrealismo e della Lowbrow Art .
Una mostra collettiva che raccoglie la migliore Urban Art e Underground Art da tutto il mondo, con più di settanta opere, rappresenta un’opportunità di condividere l’esperienza artistica dell’intera corrente a livello internazionale. Uno sguardo sulle ultime e più affascinanti tendenze dell’arte contemporanea.
La logica con la quale sono stati selezionati gli artisti fa riferimento ai differenti stili di queste nuove tendenze nate dall’Underground Art e - oltreoceano – da quella LowBrow Art, letteralmente “arte di basso profilo”, nata in California ispirandosi allo stile grottesco dei fumetti underground di Robert Crumb, Rick Griffin e soci e dalle sperimentazioni di Robert Williams e Gary Panter e poi definita dai critici statunitensi “Pop Surrealism” proprio per i due elementi della storia dell’arte che li accomuna. La seconda corrente in mostra è quella che viene definita comunemente Urban Art che abbraccia diversi stili ed espressioni, di artisti tendenzialmente legati ad un passato di writing, dall’uso di spazi urbani per mostrare i propri lavori, dall’appropriazione di un linguaggio di ispirazione urbana o, a volte, dall’utilizzo pratico di oggetti prelevati dalla città e dai suoi rifiuti.
Le opere in mostra:
Nicola Alessandrini (Italia), Alic’è (Alice Pasquini) (Italia), Glenn Barr (USA), Gary Baseman (USA), Marco About Bevivino (Italia,) Jon Burgerman (Inghilterra), Victor Castillo (Cile), 100Taur (Francia), Paul Chatem (USA), Allegra Corbo (Italia), Diavù (Italia), Jeremy Fish (USA), Jeremyville (Australia), Boris Hoppek (Germania/Spagna), Angelique Houtkamp (Olanda), Roman Klonek (Germania), Joe Ledbetter (USA), Naoshi (Giappone), Gio Pistone (Italia), Odo (Francia), Shag (USA), Gary Taxali (India/Canada).
L’ intenso programma di laboratori è scandito dall’intervento di diversi artisti figli della cultura pop e delle logiche del “fai da te” cresciuti nei circuiti underground, gli stessi che hanno saputo sfruttare al meglio il web e la realtà urbana per costruirsi clamorosi successi commerciali trovando percorsi alternativi al sistema del mercato dell’arte più istituzionale. Un appuntamento da non perdere dunque, in cui trova espressione una visione parallela del “fare arte” con la realizzazione d’immagini attraverso illustrazioni, cartoon, t-shirts, art toys, oggetti di ogni uso, capi e accessori di moda.
The Urban Superstar Show non intende stravolgere il tessuto urbano, ma “coinvolgerlo” fino a rappresentare un recupero del concetto di “arte pubblica”. La strada non viene rivoluzionata dalla presenza di queste opere, ma interpretata nel massimo rispetto delle diversità umane e ambientali, attraverso lo straordinario intervento degli artisti che sono gli esponenti di spicco del Pop Surrealismo e della Lowbrow Art .
Una mostra collettiva che raccoglie la migliore Urban Art e Underground Art da tutto il mondo, con più di settanta opere, rappresenta un’opportunità di condividere l’esperienza artistica dell’intera corrente a livello internazionale. Uno sguardo sulle ultime e più affascinanti tendenze dell’arte contemporanea.
La logica con la quale sono stati selezionati gli artisti fa riferimento ai differenti stili di queste nuove tendenze nate dall’Underground Art e - oltreoceano – da quella LowBrow Art, letteralmente “arte di basso profilo”, nata in California ispirandosi allo stile grottesco dei fumetti underground di Robert Crumb, Rick Griffin e soci e dalle sperimentazioni di Robert Williams e Gary Panter e poi definita dai critici statunitensi “Pop Surrealism” proprio per i due elementi della storia dell’arte che li accomuna. La seconda corrente in mostra è quella che viene definita comunemente Urban Art che abbraccia diversi stili ed espressioni, di artisti tendenzialmente legati ad un passato di writing, dall’uso di spazi urbani per mostrare i propri lavori, dall’appropriazione di un linguaggio di ispirazione urbana o, a volte, dall’utilizzo pratico di oggetti prelevati dalla città e dai suoi rifiuti.
Le opere in mostra:
Nicola Alessandrini (Italia), Alic’è (Alice Pasquini) (Italia), Glenn Barr (USA), Gary Baseman (USA), Marco About Bevivino (Italia,) Jon Burgerman (Inghilterra), Victor Castillo (Cile), 100Taur (Francia), Paul Chatem (USA), Allegra Corbo (Italia), Diavù (Italia), Jeremy Fish (USA), Jeremyville (Australia), Boris Hoppek (Germania/Spagna), Angelique Houtkamp (Olanda), Roman Klonek (Germania), Joe Ledbetter (USA), Naoshi (Giappone), Gio Pistone (Italia), Odo (Francia), Shag (USA), Gary Taxali (India/Canada).
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