Jorge Eduardo Eielson. Arte come nodo/nodo come dono II
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Jorge Eduardo Eielson, Nodo albero iuta verde, 2001, cm. 40x25x30
Dal 23 Gennaio 2020 al 29 Febbraio 2020
Roma
Luogo: Instituto Cervantes di Roma
Indirizzo: piazza Navona, 91
Orari: dal mercoledì al sabato dalle ore 16 alle 20
Curatori: Martha Canfield, Antonella Ciabatti
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 6861871
E-Mail info: cenrom@cervantes.es
Giovedì 23 gennaio alle ore 18.30 si inaugura alla Sala Dalí dell’Instituto Cervantes di Roma la mostra “Jorge Eielson: Arte come nodo, nodo come dono II”, a cura di Martha Canfield e Antonella Ciabatti.
L’esposizione è organizzata da Centro Studi Eielson e Instituto Cervantes, in collaborazione con Istituto Italo Latinoamericano (IILA) e la Real Academia de España.
Jorge Eduardo Eielson (Lima 1924 - Milano 2006) è un caso eccezionale di precocità e di altissimo livello creativo sia nelle arti plastiche che nella letteratura. A soli 21 anni vince il Premio Nazionale di Poesia del Perù con la sua prima raccolta, Reinos. Ma nel 1949 lascia il paese e non tornerà più, se non per incontri artistici e mostre. Dopo importanti esperienze a Parigi e a Ginevra, nel 1951 si stabilisce a Roma dove rimarrà fino al 1965, entrando a far parte del gruppo L’Obelisco insieme a Mimmo Rotella e Piero Dorazio. Ma la sua residenza definitiva sarà a Milano, dove vivrà il resto della sua vita insieme al suo compagno, l’artista sardo Michele Mulas. Tuttavia è proprio a Roma, dopo varie sperimentazioni di collage con terre e sabbie e infine con tessuti strappati e ricomposti, che arriva a configurare il segno fondamentale della sua arte: il nodo.
“Arte come nodo, nodo come dono 2. (El nudo al desnudo)” presenta 27 opere originali dell’artista e scrittore peruviano, membro della «Generación del 50» e artefice della rivoluzione poetica del suo paese. Si tratta della seconda versione della mostra realizzata nel 2008 a Firenze (presentata da Mario Vargas Llosa) che testimonia la varietà creativa di Eielson: la poesia visiva e sonora, le installazioni, i dipinti, le sculture in tela, con il nodo come punto massimo di riflessione filosofica e segno estetico.
Il nodo, oltre che il fondamento della sua arte, è un simbolo magico tra la dimensione visuale e quella verbale, un segno arcaico e moderno allo stesso tempo. Con il nodo il movimento si ferma, le tele si fissano, il tempo interrompe il suo corso e l’anima, libera da ogni angoscia, si concentra nella contemplazione. Attraverso le sue immagini visionarie e le sue illuminanti poesie, Eielson ci invita a ricongiungere passato e presente, io e non-io, gioia e dolore
In occasione della mostra romana, inoltre, si terranno quattro appuntamenti tematici, realizzati dall’Instituto Cervantes e dal Centro Studi Eielson presso la Sala Dalí.
Mercoledí 29 gennaio alle 18.30, Enzo Minarelli e Martha Candfield presentano la performance "La materia sonora: Omaggio a Jorge Eielson”, seguita da una lettura poetica in spagnolo e in italiano.
Sabato 8 febbraio dalle ore 11 spazio a una curiosa passeggiata letteraria a cura di Alessio Brandolini. Ispirata dalla raccolta poetica “Di stanza a Roma ”: partendo da piazza Navona si percorreranno luoghi e monumenti che danno titolo alle poesie di questa raccolta, svelando i legami tra l’artista e la città.
Sabato 22 febbraio dalle 11 si terrà il laboratorio per bambini dal titolo "Essere artista: ora tocca a me!". Un percorso sensoriale per famiglie con bambini, a cura di Laura Del Conte e Alessandra Maggio. Per questi due eventi è obbligatoria l’iscrizione: cultrom@cervantes.es.
Infine, giovedì 27 febbraio alle 18.30, in occasione del finissage della mostra, verranno presentate alcune opere delle artiste peruviane Elisenda Estrems e Nani Càrdenas, a cura di Marco Benacci, che dialogheranno con i lavori di Eielson esposti alla Sala Dalí.
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