La vasca di bronzo
La Fontana maggiore di Perugia
24/03/2002
Il terzo bacino è composto da una vasca a calice in bronzo nel cui centro stanno tre figure femminili che sorreggono un vaso a tre anse. Le tre donne si danno le spalle l'una con l'altra e formano un triangolo equilatero al cui centro è iscritta la vasca. Ognuna ha il braccio destro piegato e poggiato sul fianco, e quello sinistro sollevato a sostenere l'anfora. Il braccio alzato di ciascuna figura femminile viene quasi a sovrapporsi a quello poggiato sul fianco di quella contigua, tanto che nella loro unione vi è stato ravvisato una sorta di movimento a svastica, l'antico simbolo 'originario' diffuso in tutto il mondo.
Durante i restauri del secolo scorso è emerso che il gruppo delle fanciulle è stato fuso con il procedimento a cera perduta, simile a quello che verrà utilizzato nel Rinascimento, ma questa scoperta non ha messo in dubbio la datazione duecentesca.
Le tre fanciulle, per lungo tempo, sono state indicate come Ninfe o Naiadi. In realtà questa identificazione è il risultato dell'applicazione di un termine cinquecentesco a un gruppo bronzeo duecentesco e, quindi, deve essere rigettata. Diverse sono state le proposte alternative, dalle tre virtù teologali (Fede, Speranza e Carità) al Mistero della SS. Trinità, alle tre classi sociali, oppure, più semplicemente sono state indicate come le tre portatrici d'acqua.
Come già rilevato per gli altri decori della fontana, anche in questo caso non conosciamo con certezza chi fu lo scultore delle tre fanciulle e dell'anfora che sostengono. L'opera appare forte nella concezione e nel modellato, ma troppo debole in altre parti per poter essere interamente attribuita a Giovanni Pisano. Così si è pensato a una fusione su disegno di Giovanni, oppure a un suo intervento nella realizzazione del modello in cera che poi sarebbe stato fuso da un certo Rubeus, come attesta il nome inciso nella scultura, ma l'ultima parola in merito non è stata ancora pronunciata.
Infine, dobbiamo segnalare che prima dei restauri del secolo scorso, le tre portatrici d'acqua erano sormontate, a loro volta, da un altro gruppo bronzeo raffigurante grifi e leoni giudicato di minore qualità artistica - si è ipotizzato che fosse una base di stendardo - e per questo rimosso.
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