I titoli del mese

L’Agenda dell’Arte – Al cinema

Lampadario centrale di sala e soffitto del Cinema Teatro Dante a Sansepolcro (Arezzo), di proprietà dell' Accademia dei Risorti, progettato dagli architetti Francesco Leoni e  Salvatore Guidi, inaugurato il 1º settembre 1836 | Foto: Ajmad217 (Own work), via Wikimedia Creative Commons
 

Francesca Grego

05/09/2019

• Van Gogh e il Giappone. Al cinema dal 16 al 18 settembre
Vincent Van Gogh non visitò mai il Paese del Sol Levante, ma ne studiò l’arte, raccolse una nutritissima collezione di stampe, ne tappezzò la sua stanza di Arles e ne trasse ispirazione per celebri dipinti. Perché questa passione? Come mai i colori e le forme di un mondo lontano sembrarono integrarsi così bene con la sua ricerca? In quali modi le novità arrivate dall’Oriente entrarono nei suoi quadri? Ce lo racconta il regista britannico David Bickerstaff nel film che apre la nuova stagione della rassegna “La Grande Arte al Cinema”.

Tra la Provenza, il Giappone e il Van Gogh Museum di Amsterdam, si dipana un percorso che unisce epoche e luoghi lontani. Sullo sfondo, la moda del Japonisme che travolse l’Europa nella seconda metà dell’Ottocento con l’apertura dell’impero orientale all’Occidente. E mentre ci avviciniamo al cuore della poetica di Van Gogh, il calligrafo Tomoko Kawao e l’artista performativo Tetsumi Orimoto ci conducono nei meandri dell’arte giapponese per comprenderne appieno lo spirito e le caratteristiche.

• Flowers of Taiwan. Dal 6 all’8 settembre a Roma, MAXXI – Museo delle Arti del XXI secolo
Tre giorni di cinema e videoarte per raccontare un paese e la sua appassionante creatività. Sincretismi, identità e tradizioni definiscono il volto della moderna Taiwan, da secoli uno dei principali snodi culturali, geopolitici ed economici dell’Estremo Oriente. La rassegna al MAXXI la esplora attraverso un ricco programma di proiezioni con al centro le opere dei principali artisti e cineasti taiwanesi.

Si parte domani, 6 settembre, con Tsai Ming Liang, artista e regista di fama internazionale, vincitore del Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1994 e figura di punta della seconda ondata del Nuovo Cinema di Taiwan. Il maestro ripercorrerà l’evoluzione della sua ricerca poco convenzionale in un incontro con il direttore artistico del MAXXI Hou Hanru e con il direttore di Asiatica Film Festival Italo Spinelli prima della proiezione dei suoi lavori Light e Your Face, mentre domenica 8 settembre racconterà ai visitatori del museo le sue esperienze innovative nella masterclass Catturare il tempo.

Tra gli highlight del progetto, importanti titoli della filmografia taiwanese, da Le Moulin di Huang Ya-li al vincitore del Leone d’oro Vive L'Amour di Tsai Ming Liang, fino a una versione restaurata di TapeiStory di Edward Yang e A City of Sadness di Hou Hsiao Hsien. E poi tanta videoarte in un crogiolo di tecniche e stili per interpretare il complesso dialogo tra passato e presente sull’isola (Yin Ju Chen, Chia-Wei Hsu, Chen Chieh Jen, Chia-En Jao e Yu Ching Tseng, che presenzierà personalmente alla rassegna).

• Live Cinema Festival 2019. Dal 19 al 22 settembre a Roma, Palazzo delle Esposizioni
“Vedi i suoni, ascolta le immagini”: le nuove frontiere del linguaggio cinematografico si sperimentano qui. Oltre i canoni della narrazione, arte e tecnologia si incontrano per dar vita a messaggi, immaginari e prospettive inedite. Progetti provenienti da ogni angolo del mondo, otto performance mai viste o presentate per la prima volta in Italia e un cast di artisti di rilievo internazionale sono pronti a dar vita a esperienze sinestetiche e ipersensoriali tutte da provare.

Al centro della kermesse, la tecnica del live cinema, basata sulla creazione simultanea di suoni e immagini in tempo reale, in cui i parametri tradizionali del linguaggio filmico si espandono in piena libertà. I confini tra mezzo e contenuto cadono inesorabilmente, lasciando spazio all’improvvisazione e all’abilità degli artisti.
Tra gli ospiti più attesi, i russi Tundra di San Pietroburgo per la prima volta dal vivo nel Belpaese con una performance generativa dove la tecnologia laser trasforma lo spazio coniugando algoritmi ed emozioni. E poi Tatsuru Arai (Giappone), Zanshin & Prcls (Austria), Niculin Barandun (Svizzera), Luis Sanz (Perù), Daniel Besnyo e Patrik Kiss (Ungheria), Odaibe e Pablo Frizzi (Polonia), DNE’ (Repubblica Ceca), V3rbo con Mmrc (Italia).

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