A Berlino dal 13 dicembre 2019 al 1°giugno 2020
La Gemäldegalerie omaggia Raffaello in vista delle celebrazioni del 2020
Raffaello Sanzio, Madonna Colonna, 1508, olio su legno di pioppo, 58,2 X 79 cm © Staatliche Museen zu Berlin, Gemäldegalerie / Jörg P. Anders
Samantha De Martin
30/10/2019
Mondo - In vista dell’anno in cui ricorre il cinquecentenario della morte del maestro di Urbino, anche Berlino si appresta a ricordare Raffaello con una serie di appuntamenti che, a partire da dicembre 2019, si estenderanno a tutto il 2020.
Cornice d’eccezione delle tre mostre dedicate all'enfant prodige della pittura, la Gemäldegalerie, al centro di un dialogo mai proposto prima, tra alcuni capolavori dell’urbinate custoditi nello storico museo accolto nel nuovo edificio del Kulturforum e una serie di opere provenienti da altre istituzioni museali come il Kupferstichkabinett o la National Gallery di Londra.
Si comincia il 13 dicembre quando, fino al 26 aprile 2020, in una stanza appositamente allestita, saranno messe a confronto le quattro Madonne della collezione museale berlinese - Madonna Solly, Madonna col Bambino tra i santi Girolamo e Francesco, Madonna Terranuova, Madonna Colonna alle quali si aggiunge la Madonna Diotallevi del Bode Museum di Berlino - con la celebre Madonna dei garofani (1506-08) in arrivo dalla National Gallery. Questo capolavoro lascerà Londra, eccezionalmente e per la prima volta dal suo acquisto, per volare a Berlino in occasione della mostra Le Madonne della Gemäldegalerie.
Sempre nell'ambito di questa esposizione, per la prima volta, la Madonna Terranuova sarà confrontata con lo schizzo della testa, eseguito da Raffaello, in prestito dal Kupferstichkabinett.
Il percorso espositivo farà luce anche sulle politiche di acquisizione delle opere in un contesto più ampio che abbraccia la storia del collezionismo in Europa, mostrando la grande sensibilità della Prussia del XIX secolo nei confronti dell'arte di Raffaello.
Dal 14 gennaio al 26 aprile, invece, un’altra mostra ripercorrerà la vita di Raffaello attraverso 12 incisioni di Johannes Riepenhausen realizzate nel 1833 dall’artista tedesco stanziato a Roma.
I disegni di Raffaello conservati al Kupferstichkabinett saranno, infine, al centro di un altro focus dal titolo Raffaello a Berlino. Dal 28 febbraio al 1° giugno 2020, questi lavori, raramente esposte, consentiranno di esplorare l'eccezionale portata creativa dell’artista manierista.
I disegni saranno affiancati da alcune opere del suo maestro, il Perugino e dei suoi più importanti allievi e collaboratori, come Gianfrancesco Penni, Giulio Romano e Perin del Vaga, nonché dall'incisore Marcantonio Raimondi.
Leggi anche:
• Verso il 2020: il mito di Raffaello da Bergamo a Urbino
Cornice d’eccezione delle tre mostre dedicate all'enfant prodige della pittura, la Gemäldegalerie, al centro di un dialogo mai proposto prima, tra alcuni capolavori dell’urbinate custoditi nello storico museo accolto nel nuovo edificio del Kulturforum e una serie di opere provenienti da altre istituzioni museali come il Kupferstichkabinett o la National Gallery di Londra.
Si comincia il 13 dicembre quando, fino al 26 aprile 2020, in una stanza appositamente allestita, saranno messe a confronto le quattro Madonne della collezione museale berlinese - Madonna Solly, Madonna col Bambino tra i santi Girolamo e Francesco, Madonna Terranuova, Madonna Colonna alle quali si aggiunge la Madonna Diotallevi del Bode Museum di Berlino - con la celebre Madonna dei garofani (1506-08) in arrivo dalla National Gallery. Questo capolavoro lascerà Londra, eccezionalmente e per la prima volta dal suo acquisto, per volare a Berlino in occasione della mostra Le Madonne della Gemäldegalerie.
Sempre nell'ambito di questa esposizione, per la prima volta, la Madonna Terranuova sarà confrontata con lo schizzo della testa, eseguito da Raffaello, in prestito dal Kupferstichkabinett.
Il percorso espositivo farà luce anche sulle politiche di acquisizione delle opere in un contesto più ampio che abbraccia la storia del collezionismo in Europa, mostrando la grande sensibilità della Prussia del XIX secolo nei confronti dell'arte di Raffaello.
Dal 14 gennaio al 26 aprile, invece, un’altra mostra ripercorrerà la vita di Raffaello attraverso 12 incisioni di Johannes Riepenhausen realizzate nel 1833 dall’artista tedesco stanziato a Roma.
I disegni di Raffaello conservati al Kupferstichkabinett saranno, infine, al centro di un altro focus dal titolo Raffaello a Berlino. Dal 28 febbraio al 1° giugno 2020, questi lavori, raramente esposte, consentiranno di esplorare l'eccezionale portata creativa dell’artista manierista.
I disegni saranno affiancati da alcune opere del suo maestro, il Perugino e dei suoi più importanti allievi e collaboratori, come Gianfrancesco Penni, Giulio Romano e Perin del Vaga, nonché dall'incisore Marcantonio Raimondi.
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