Pareidolia
Dal 25 Gennaio 2014 al 25 Gennaio 2014
Bologna
Luogo: Link Associated
Indirizzo: via Fantoni 21
Orari: dalle 23
Curatori: Tommaso Meletti, Walter Rovere
Costo del biglietto: ingresso gratuito con tessera Aics
Telefono per informazioni: +39 051 370971/ 349 1717011
E-Mail info: info@link.bo.it
Sito ufficiale: http://www.link.bo.it
In occasione dell'Art City White Night 2014 di Arte Fiera, un evento straordinario che coinvolgerà musei, gallerie d'arte, negozi e locali aperti fino a tarda notte in tutta la città, il Link Associated di Bologna ha appositamente commissionato Pareidolia, un'iniziativa di public art che coinvolgerà sei artisti del territorio bolognese nella creazione di un ambiente multidisciplinare capace di esplorare attraverso l'incontro di differenti tecniche artistiche e modalità operative (performance di live media art, installazioni video interattive, graffiti, sculture funzionali) nuovi modelli di interazione tra pubblico, opera e performer.
Ideato dagli artisti Joe Venturi e Michail Mauracher, il concept dell'evento prende il nome dalla Pareidolia (dal greco παρ?-ε?δωλον, simile-immagine), la tendenza istintiva del subcosciente a ricondurre a forme familiari oggetti e formazioni nate casualmente (un caso celeberrimo ne è il Volto su Marte, la formazione rocciosa marziana ripresa dalla sonda Viking 1, che ha scatenato moltissime speculazioni).
Un fenomeno analogo si verifica anche per le percezioni auditive, come per i presunti "messaggi satanici" ascoltabili nei dischi dei Led Zeppelin o dei Beatles suonati al contrario, o per le EVP, le emissioni elettromagnetiche di origine sconosciuta interpretate come voci dei defunti da Raudive e Jürgenson e divenute un culto tra i musicisti d'avanguardia.
Il concetto di Pareidolia verrà ad assumere una particolare valenza inserito nel contesto di una serata dedicata all'interazione con il pubblico della dance music, un genere storicamente caratterizzato dall'anonimato dei producers, e dalla pratica del ballo come forma di sparizione collettiva, esperienza comunitaria di dispersione del proprio ego nella totalità che studiosi come Jeremy Gilbert hanno ricondotto ad una implicita negazione della "metafisica del soggetto" che ha dominato l’etica del lavoro protestante alla base del capitalismo. Come analogamente "senza volto" si presenta l'esperienza dei graffitisti e writer, per mettere in evidenza le tracce e i segnali donati alla comunità.
Il pubblico della serata Metrolink, un mega evento di 12 ore a ingresso gratuito che vedrà alternarsi su cinque palchi concerti live (come quello degli elettronici AlbaVerotika) ed oltre 50 Dj, sarà come detto il protagonista della performance di video mapping di Venturi e Mauracher, che ne riprenderanno e proietteranno singolarmente i volti, confrontandone i tratti con quelli di un gigantesco volto-scultura creato secondo i principi della "sfera poligonale".
Parallelamente, un apposito software memorizzerà e processerà in tempo reale i volti di tutte le persone riprese, generandone all'infinito una serie di ibridazioni poligonali, che verranno proiettate come installazioni video perpetuamente mutevoli sulle pareti del Link. Il software usato, sviluppato in maniera indipendente dall'inglese Phil Mc Carthy è il Pareidoloop, un tool pensato per creare immagini approssimate di volti umani a partire dalla generazione di forme poligonali casuali, analizzate da un algoritmo di riconoscimento facciale continuamente implementato nel suo tasso di identificazione tramite l'aggiunta di nuovi poligoni. Un gigantesco graffiti dedicato al tema verrà invece realizzato sulla facciata esterna del Link da Venturi in collaborazione con gli street artists Edoardo Vancini, Morbo e Matteo Varsellona. All'interno del locale invece, verrano esposte le sculture materiche di Caterina Perinetti Casoni.
Joe Venturi nasce a Bologna nel 1983. Laureatosi in Industrial Design presso lo IED (Istituto Europeo di Design) di Milano, apre a Bologna D-Vision, uno studio di grafica e design. Mutuando dalla "street-art propaganda" il linguaggio del furto iconico e la relativa capacità combinatoria, JoeVenturi indaga il potere del detournement linguistico come forma di agitazione dal basso, instillando in oggetti industriali una nuova e radicale poetica.
Mikhail "Mitch" Mauracher, classe 73, risiede a Bologna da 15 anni, dove ha lavorato come allestitore autore di sculture meccaniche per il Livello 57 che hanno aperto diverse Streetparade. Vj per passione, come grafico ha firmato il più recente picture-disc di Merzbow, "Tamayodo".
Edoardo Vancini nasce a Castel San Pietro Terme nel 1984. Impara a dipingere e entra a far parte della cultura underground bolognese, divenendo uno dei writers di maggior spessore della scena. Si alterna tra lavori di serigrafia, decorazione e pittura.
MM Voids (Morbo) nasce a Bologna nel 1990. Ermetista del panorama underground bolognese, alterna le sue espressioni tra discipline graffitiste e ricerche sub-punk.
Matteo Varsellona nasce a Bentivoglio nel 1977. Dalle scuole superiori scopre e si innamora della street art, e in particolare entra nel mondo dell'aerosolart dove si cimenta per diversi anni come writer.
Caterina Perinetti Casoni nasce a Treviso nel 1980. La sua formazione artistica inizia abbracciando la scenotecnica teatrale. A Pareidolia presenta "Polyght" (leather, paper, wood, rivet), opera che rende materica la forza del movimento insita in ogni figura geometrica, piana o solida che sia.
Ideato dagli artisti Joe Venturi e Michail Mauracher, il concept dell'evento prende il nome dalla Pareidolia (dal greco παρ?-ε?δωλον, simile-immagine), la tendenza istintiva del subcosciente a ricondurre a forme familiari oggetti e formazioni nate casualmente (un caso celeberrimo ne è il Volto su Marte, la formazione rocciosa marziana ripresa dalla sonda Viking 1, che ha scatenato moltissime speculazioni).
Un fenomeno analogo si verifica anche per le percezioni auditive, come per i presunti "messaggi satanici" ascoltabili nei dischi dei Led Zeppelin o dei Beatles suonati al contrario, o per le EVP, le emissioni elettromagnetiche di origine sconosciuta interpretate come voci dei defunti da Raudive e Jürgenson e divenute un culto tra i musicisti d'avanguardia.
Il concetto di Pareidolia verrà ad assumere una particolare valenza inserito nel contesto di una serata dedicata all'interazione con il pubblico della dance music, un genere storicamente caratterizzato dall'anonimato dei producers, e dalla pratica del ballo come forma di sparizione collettiva, esperienza comunitaria di dispersione del proprio ego nella totalità che studiosi come Jeremy Gilbert hanno ricondotto ad una implicita negazione della "metafisica del soggetto" che ha dominato l’etica del lavoro protestante alla base del capitalismo. Come analogamente "senza volto" si presenta l'esperienza dei graffitisti e writer, per mettere in evidenza le tracce e i segnali donati alla comunità.
Il pubblico della serata Metrolink, un mega evento di 12 ore a ingresso gratuito che vedrà alternarsi su cinque palchi concerti live (come quello degli elettronici AlbaVerotika) ed oltre 50 Dj, sarà come detto il protagonista della performance di video mapping di Venturi e Mauracher, che ne riprenderanno e proietteranno singolarmente i volti, confrontandone i tratti con quelli di un gigantesco volto-scultura creato secondo i principi della "sfera poligonale".
Parallelamente, un apposito software memorizzerà e processerà in tempo reale i volti di tutte le persone riprese, generandone all'infinito una serie di ibridazioni poligonali, che verranno proiettate come installazioni video perpetuamente mutevoli sulle pareti del Link. Il software usato, sviluppato in maniera indipendente dall'inglese Phil Mc Carthy è il Pareidoloop, un tool pensato per creare immagini approssimate di volti umani a partire dalla generazione di forme poligonali casuali, analizzate da un algoritmo di riconoscimento facciale continuamente implementato nel suo tasso di identificazione tramite l'aggiunta di nuovi poligoni. Un gigantesco graffiti dedicato al tema verrà invece realizzato sulla facciata esterna del Link da Venturi in collaborazione con gli street artists Edoardo Vancini, Morbo e Matteo Varsellona. All'interno del locale invece, verrano esposte le sculture materiche di Caterina Perinetti Casoni.
Joe Venturi nasce a Bologna nel 1983. Laureatosi in Industrial Design presso lo IED (Istituto Europeo di Design) di Milano, apre a Bologna D-Vision, uno studio di grafica e design. Mutuando dalla "street-art propaganda" il linguaggio del furto iconico e la relativa capacità combinatoria, JoeVenturi indaga il potere del detournement linguistico come forma di agitazione dal basso, instillando in oggetti industriali una nuova e radicale poetica.
Mikhail "Mitch" Mauracher, classe 73, risiede a Bologna da 15 anni, dove ha lavorato come allestitore autore di sculture meccaniche per il Livello 57 che hanno aperto diverse Streetparade. Vj per passione, come grafico ha firmato il più recente picture-disc di Merzbow, "Tamayodo".
Edoardo Vancini nasce a Castel San Pietro Terme nel 1984. Impara a dipingere e entra a far parte della cultura underground bolognese, divenendo uno dei writers di maggior spessore della scena. Si alterna tra lavori di serigrafia, decorazione e pittura.
MM Voids (Morbo) nasce a Bologna nel 1990. Ermetista del panorama underground bolognese, alterna le sue espressioni tra discipline graffitiste e ricerche sub-punk.
Matteo Varsellona nasce a Bentivoglio nel 1977. Dalle scuole superiori scopre e si innamora della street art, e in particolare entra nel mondo dell'aerosolart dove si cimenta per diversi anni come writer.
Caterina Perinetti Casoni nasce a Treviso nel 1980. La sua formazione artistica inizia abbracciando la scenotecnica teatrale. A Pareidolia presenta "Polyght" (leather, paper, wood, rivet), opera che rende materica la forza del movimento insita in ogni figura geometrica, piana o solida che sia.
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