Pubblico e Privato
Opera esposta alla mostra "Pubblico e Privato" presso la Galleria Il Sole a Roma
08/11/2002
Dal 9 novembre a Roma presso la Galleria Il Sole una collettiva singolare dedicata a tre artisti straordinari: Emanuela Lena, Sergio Lombardino e Luigi Mulas.
“Pubblico e Privato” presenta le ultime produzioni degli artisti, le opere verranno esposte in due sedi diverse, questa la particolarità della mostra, una pubblica (la galleria) e l’altra privata (l’abitazione).
Arte.it ha incontrato i protagonisti dell’evento per una breve riflessione sull’arte, il mercato ed il futuro.
Come nasce l’idea di “Pubblico e Privato?
Luigi Mulas “L’arte, sin dalle sue origini, ha quasi sempre avuto relazioni con il potere (pubblico). La responsabilità politica dell’artista (privato) si pone al centro di questo rapporto. Traendo spunto da questa dialettica, inizia una parte del mio lavoro che attraverso la trasformazione dell’estetica in artigianato, sviluppa, a volte dettato da intenti provocatori, la produzione di opere da indossare nell’ottica di una diffusione dinamica di testi e immagini.
Bisogna trovare la forza per rivendicare e difendere operazioni come questa, che accetta ed usa le contraddizioni del mondo dell’arte. ”
Da dove trai l’ispirazione per le tue opere?
Emanuela Lena “Dalla mia vita, da ciò che mi accade intorno, dalla politica, dalle cose
quotidiane, dal silenzio e da quanto viene dimenticato. James Hillman dice che ‘tutte le cose sono piene di dei’. Mi interessa scoprire nelle cose banali, negli oggetti anonimi, il senso della meraviglia, della presenza, cercando di dare valore ai particolari, perché ogni oggetto, persino ogni frammento, può conservare in sé l’impronta della bellezza. Mi piace l’essenzialità, l’asciuttezza, il rigore delle cose: sono affascinata dalla materia, dai nodi, dai tagli, dal bianco, dalla semplicità del caffè e poi dai gesti. Il cucire, che è un gesto antico e ha a che fare con il mondo delle donne. C’è l’annodare e il riparare le reti da pesca, che ha a che fare con quello
del mare, c’è poi la poesia e lo sguardo femminile sul mondo.”
Sergio Lombardino “Prima di rispondere bisogna che spieghi il mio lavoro fuori dalla vita artistica. Mi occupo di televisione e per l’esattezza faccio il regista televisivo nel network LA7. Mi occupo di montaggio, post-produzione e computer grafica. Le mie opere non sono che dei ‘frames’ televisivi: io memorizzo, manipolo, posterizzo, rielaboro tutte le immagini che mi interessano e le ripropongo su qualsiasi materiale che mi capita tele, mdf, compensato, tavole, cartoni. Dopo un trentennio di ricerche nel campo della pittura, senza trascurare L’elemento figurativo riproposto e metabolizzato e servendomi del lungo bagaglio tecnico e accademico, sono giunto alla sintesi che propongo ora con l’ausilio dell’elettronica, sfruttandone tutto quello che di positivo mi offre.”
Come si diventa artisti?
Emanuela Lena “ Non so credo ascoltando la voce di una necessità interna che spinge ad
interrogarsi ed interrogare il mondo. In fondo penso non si possa fare altrimenti.
L’attuale mercato dell’arte ti permette di essere solo un artista?
Sergio Lombardino “Colgo questo assist direttamente dal termine ‘mercato’, ma al mercato cosa
si vende? Sei tu che permetti al mercato di essere solo un artista e non il contrario.”
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Sergio Lombardino “Qui posso rispondere brevemente: continuare il plotter painting, un progetto iniziato circa 5 mesi fa. Mi piacerebbe molto orientare i miei lavori verso la cosiddetta pittura digitale o meglio computerizzata, per confrontarmi e stare sempre al passo con la nuova tecnologia.”
Emanuela Lena “In questo momento sto pensando ad un ciclo di opere sul tema del silenzio. ”
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