Trento, polo di scienza e cultura

photo Stefano Goldberg | MUSE, Trento
 

L.S.

08/07/2013

Trento - La cultura come veicolo per traghettare l’Italia fuori dalla crisi: riflettendo su questo tema il MUSE, nuovo Museo delle Scienze di Trento, che inaugurerà il prossimo 27 luglio, ha avviato le sue attività con una conferenza stampa svoltasi in contemporanea in tre diverse città: Trento, Venezia e Bologna. Il dibattito che ha potuto contare sull’intervento, oltre che del direttore del MUSE, Michele Lanzinger, anche di Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia e di Fabio Alberto Roversi-Monaco, presidente di Genus Bononiae Musei nella Città di Bologna, ha messo a confronto tre città che, pur mantenendo linee museali distinte, hanno mostrato di condividere la stessa fiducia nell’importanza della cultura e nel ruolo che questa può rappresentare all’interno dei piani di rinascita del nostro Paese.

Secondo i dati emersi dal Rapporto annuale di Federculture dal titolo “Cultura e sviluppo. La scelta per salvare l’Italia”, l’investimento sulla cultura si prospetta come una scelta lungimirante evidenziata dalla crescita della spesa delle famiglie per cultura e ricreazione malgrado la crisi economica.

Scelta che l’apertura del MUSE ribadisce in seno ad una regione, il Trentino, che complessivamente, tra istituzioni pubbliche e università, investe annualmente circa 150 milioni di Euro nella ricerca e nello sviluppo, con un sistema di facilitazioni per le aziende che ha trasformato questo territorio in un polo culturale riconosciuto a livello internazionale.

Innovazione, formazione e storia saranno le basi su cui fonderà il MUSE, insieme alla sostenibilità che nell’ambito del dialogo tra cultura e innovazione, hanno trovato risposta nel progetto di Renzo Piano, ideatore della struttura che accoglierà le sezioni del museo.

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