Al Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
Nathan, Banksy, Giotto e il Novecento italiano nel 2022 del Mart
Gregorio Sciltian, Natura morta, 1940, Firenze, Fondazione di Studi di Storia dell'Arte Roberto Longhi, Firenze
Samantha De Martin
24/01/2022
Trento - Relitti, architetture in rovina, velieri spazzati via da una sorta di Giudizio finale cedono al ritratto di un uomo di spalle, mentre un tramonto infuocato assume i colori di un terribile presagio.
L’inquietudine esistenziale di Arturo Nathan, che apre una riflessione sul limite delle nostre esistenze e sull’infinità della natura attraverso figure solitarie perse in paesaggi stranianti, esplode al Mart in occasione di una grande mostra che inaugura il calendario 2022 del Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto.
Fino 1° maggio, il percorso Arturo Nathan. Il contemplatore solitario restituisce, attraverso un nucleo di opere realizzate tra gli anni Venti e Trenta del secolo scorso, la breve carriera artistica del pittore di origine ebraica, maturato, nel clima degli anni Venti, tra i salotti letterari e gli ambienti artistici di una Trieste mitteleuropea.
Arturo Nathan, Costa con rovine, 1935, Collezione Zanei | Courtesy Galleria Torbandena, Trieste
L’incontro, nel 1925, a Roma, con Giorgio de Chirico ne ispira la ricerca che si connota di atmosfere sospese e dell’amore per il passato classico, arricchendosi, tra il 1926 e il 1929, dei linguaggi del post-espressionismo e del Realismo magico. Poi, nel 1938, la “scomparsa artistica”, dettata dalle politiche di discriminazione razziale imposte dal regime fascista. Come spiega la curatrice Alessandra Tiddia nel catalogo che accompagna la mostra al Mart, Nathan “[…] verrà cancellato dalla vita pubblica. Non si potrà più recensire nessuna mostra dove espongono artisti ebrei”, così come sarà interrotta la partecipazione costante alle Biennali veneziane e i suoi quadri finiranno, al Museo Revoltella, confinati in una stanza chiusa insieme a quelli degli altri pittori ebrei. Nei disegni, in alcuni dipinti, e nella poesia, proseguirà invece la sua attività di artista, sebbene senza alcun riscontro pubblico.
L’ultima opera, L’attesa, che coglie un uomo di spalle contro un tramonto infuocato, risale al 1940, anno del confino nelle Marche e, in seguito, nel campo di prigionia di Carpi. Poi, nel 1944 la deportazione, prima nel campo di concentramento di Bergen Belsen e poi in quello di Biberach am Riss, dove Nathan muore il 25 novembre.
Quella dedicata al pittore definito da Vittorio Sgarbi, “l’artista più drammaticamente vero” della pittura del Novecento, è solo una delle venti mostre che arricchiscono il ricco calendario del museo trentino.
Dalle grandi monografie, come quelle dedicate agli internazionali Alex Katz e Banksy, ai confronti tematici, come quello sull’Eros, il Mart traccia un dialogo con le sue Collezioni, dedicando un’attenzione particolare alle vicende dell’arte italiana del Novecento.
Alex Katz, Ada on green, 2002, Collezione privata | Courtesy Mart
Alex Katz e i pittori moderni della realtà nell’estate del Mart
Dopo la mostra La Galleria del Levante, in programma dal 18 marzo al 12 giugno, dedicata a Emilio Bertonati, gallerista, critico e storico dell’arte che animò il panorama italiano dell’arte tra gli anni Sessanta e Settanta con importanti progetti sul Simbolismo, sul Realismo magico, sulla Neue Sachlichkeit e sull’Espressionismo tedesco, a partire dal 14 maggio il Mart presenterà una monografia dedicata ad Alex Katz. Spesso associato al movimento della Pop Art, l’artista americano ha sperimentato diversi media traendo ispirazione dalla nascente società americana degli anni Cinquanta e Sessanta, e lasciando che la televisione, il cinema e la pubblicità fossero i protagonisti della sua ricerca.
Dal 14 maggio al 18 settembre saranno invece I pittori moderni della realtà, attivi nel biennio 1947-1949, da Giovanni Acci a Pietro Annigoni, da Antonio Bueno a Xavier Bueno, schieratisi contro gli esiti del modernismo, a tessere i fili di una vicenda artistica che rappresenta un proseguimento ideale del clima di Valori Plastici e quello di Realismo magico. Se l’estate del Mart esplode con un inedito dialogo tra la produzione grafica, in bilico tra desiderio e ossessione, dell’intellettuale francese Pierre Klossowski e il ciclo di disegni, apertamente ironico, dell’artista italiano Luigi Ontani, al centro della mostra Taumaturgie dell’eros, il lavoro figurativo di Giuliano Vangi si confronterà, dal 1° luglio al 9 ottobre, con quello degli “antichi” Pisano, Donatello e Michelangelo.
Pietro Annigoni, Autoritratto, 1936, Milano, Museo del Novecento | Courtesy Mart
In autunno Giotto a tu per tu con il Novecento
Che cos’hanno in comune Giotto, Hopper e la pittura sudamericana? A svelarlo sarà, a partire da novembre 2022, la mostra Giotto e il Novecento. Il percorso approfondisce la straordinaria fortuna critica che il maestro del Trecento ebbe nel Novecento italiano, ispirando intellettuali e artisti come Severini, Sironi, Martini, Carrà. Nel clima futurista e avanguardista di inizio secolo, il maestro di Vicchio divenne modello e testimone della grandezza italiana nel passato e nel presente. La mostra strizzerà l’occhio anche ad alcuni esempi della diffusione delle modalità giottesche in ambito extraeuropeo, come nel caso di Hopper e della pittura sudamericana.
La prima antologica dedicata ad Adelchi Riccardo Mantovani (dall’11 novembre 2022 al 5 febbraio 2023) che traccia, attraverso 150 opere, la lunga carriera di un artista sospeso tra Metafisica, Realismo magico, Surrealismo e libera interpretazione del mito classico, va ad aggiungersi al ricco programma di progetti alla Casa d’Arte Futurista Depero e, a Trento, alle esposizioni alla Galleria Civica e alle grandi retrospettive a Palazzo delle Albere.
A Palazzo delle Albere arrivano Banksy e Oliviero Toscani
A Trento, presso Palazzo delle Albere, prima sede del Mart, star dell’estate, dal 18 giugno al 9 ottobre, sarà il misterioso street artist Banksy, con la mostra Un artista di nome Banksy, mentre al dissacrante fotografo e pubblicitario Oliviero Toscani sarà dedicata la mostra dal 21 ottobre al 29 gennaio.
Le informazioni sempre aggiornate, relative alle esposizioni, sono disponibili sul sito del Mart.
Carol Rama, Senza titolo (gomme), 1978, Mart, Collezione privata | Courtesy Mart
Leggi anche:
• Canova tra innocenza e peccato. Al Mart un dialogo con i grandi fotografi del XX secolo
L’inquietudine esistenziale di Arturo Nathan, che apre una riflessione sul limite delle nostre esistenze e sull’infinità della natura attraverso figure solitarie perse in paesaggi stranianti, esplode al Mart in occasione di una grande mostra che inaugura il calendario 2022 del Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto.
Fino 1° maggio, il percorso Arturo Nathan. Il contemplatore solitario restituisce, attraverso un nucleo di opere realizzate tra gli anni Venti e Trenta del secolo scorso, la breve carriera artistica del pittore di origine ebraica, maturato, nel clima degli anni Venti, tra i salotti letterari e gli ambienti artistici di una Trieste mitteleuropea.
Arturo Nathan, Costa con rovine, 1935, Collezione Zanei | Courtesy Galleria Torbandena, Trieste
L’incontro, nel 1925, a Roma, con Giorgio de Chirico ne ispira la ricerca che si connota di atmosfere sospese e dell’amore per il passato classico, arricchendosi, tra il 1926 e il 1929, dei linguaggi del post-espressionismo e del Realismo magico. Poi, nel 1938, la “scomparsa artistica”, dettata dalle politiche di discriminazione razziale imposte dal regime fascista. Come spiega la curatrice Alessandra Tiddia nel catalogo che accompagna la mostra al Mart, Nathan “[…] verrà cancellato dalla vita pubblica. Non si potrà più recensire nessuna mostra dove espongono artisti ebrei”, così come sarà interrotta la partecipazione costante alle Biennali veneziane e i suoi quadri finiranno, al Museo Revoltella, confinati in una stanza chiusa insieme a quelli degli altri pittori ebrei. Nei disegni, in alcuni dipinti, e nella poesia, proseguirà invece la sua attività di artista, sebbene senza alcun riscontro pubblico.
L’ultima opera, L’attesa, che coglie un uomo di spalle contro un tramonto infuocato, risale al 1940, anno del confino nelle Marche e, in seguito, nel campo di prigionia di Carpi. Poi, nel 1944 la deportazione, prima nel campo di concentramento di Bergen Belsen e poi in quello di Biberach am Riss, dove Nathan muore il 25 novembre.
Quella dedicata al pittore definito da Vittorio Sgarbi, “l’artista più drammaticamente vero” della pittura del Novecento, è solo una delle venti mostre che arricchiscono il ricco calendario del museo trentino.
Dalle grandi monografie, come quelle dedicate agli internazionali Alex Katz e Banksy, ai confronti tematici, come quello sull’Eros, il Mart traccia un dialogo con le sue Collezioni, dedicando un’attenzione particolare alle vicende dell’arte italiana del Novecento.
Alex Katz, Ada on green, 2002, Collezione privata | Courtesy Mart
Alex Katz e i pittori moderni della realtà nell’estate del Mart
Dopo la mostra La Galleria del Levante, in programma dal 18 marzo al 12 giugno, dedicata a Emilio Bertonati, gallerista, critico e storico dell’arte che animò il panorama italiano dell’arte tra gli anni Sessanta e Settanta con importanti progetti sul Simbolismo, sul Realismo magico, sulla Neue Sachlichkeit e sull’Espressionismo tedesco, a partire dal 14 maggio il Mart presenterà una monografia dedicata ad Alex Katz. Spesso associato al movimento della Pop Art, l’artista americano ha sperimentato diversi media traendo ispirazione dalla nascente società americana degli anni Cinquanta e Sessanta, e lasciando che la televisione, il cinema e la pubblicità fossero i protagonisti della sua ricerca.
Dal 14 maggio al 18 settembre saranno invece I pittori moderni della realtà, attivi nel biennio 1947-1949, da Giovanni Acci a Pietro Annigoni, da Antonio Bueno a Xavier Bueno, schieratisi contro gli esiti del modernismo, a tessere i fili di una vicenda artistica che rappresenta un proseguimento ideale del clima di Valori Plastici e quello di Realismo magico. Se l’estate del Mart esplode con un inedito dialogo tra la produzione grafica, in bilico tra desiderio e ossessione, dell’intellettuale francese Pierre Klossowski e il ciclo di disegni, apertamente ironico, dell’artista italiano Luigi Ontani, al centro della mostra Taumaturgie dell’eros, il lavoro figurativo di Giuliano Vangi si confronterà, dal 1° luglio al 9 ottobre, con quello degli “antichi” Pisano, Donatello e Michelangelo.
Pietro Annigoni, Autoritratto, 1936, Milano, Museo del Novecento | Courtesy Mart
In autunno Giotto a tu per tu con il Novecento
Che cos’hanno in comune Giotto, Hopper e la pittura sudamericana? A svelarlo sarà, a partire da novembre 2022, la mostra Giotto e il Novecento. Il percorso approfondisce la straordinaria fortuna critica che il maestro del Trecento ebbe nel Novecento italiano, ispirando intellettuali e artisti come Severini, Sironi, Martini, Carrà. Nel clima futurista e avanguardista di inizio secolo, il maestro di Vicchio divenne modello e testimone della grandezza italiana nel passato e nel presente. La mostra strizzerà l’occhio anche ad alcuni esempi della diffusione delle modalità giottesche in ambito extraeuropeo, come nel caso di Hopper e della pittura sudamericana.
La prima antologica dedicata ad Adelchi Riccardo Mantovani (dall’11 novembre 2022 al 5 febbraio 2023) che traccia, attraverso 150 opere, la lunga carriera di un artista sospeso tra Metafisica, Realismo magico, Surrealismo e libera interpretazione del mito classico, va ad aggiungersi al ricco programma di progetti alla Casa d’Arte Futurista Depero e, a Trento, alle esposizioni alla Galleria Civica e alle grandi retrospettive a Palazzo delle Albere.
A Palazzo delle Albere arrivano Banksy e Oliviero Toscani
A Trento, presso Palazzo delle Albere, prima sede del Mart, star dell’estate, dal 18 giugno al 9 ottobre, sarà il misterioso street artist Banksy, con la mostra Un artista di nome Banksy, mentre al dissacrante fotografo e pubblicitario Oliviero Toscani sarà dedicata la mostra dal 21 ottobre al 29 gennaio.
Le informazioni sempre aggiornate, relative alle esposizioni, sono disponibili sul sito del Mart.
Carol Rama, Senza titolo (gomme), 1978, Mart, Collezione privata | Courtesy Mart
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