Palazzo Coronini come il Louvre e il Belvedere. Aperto lo spazio dedicato al Messerschmidt
Dal 03 Dicembre 2016 al 03 Gennaio 2017
Gorizia
Luogo: Fondazione Palazzo Coronini Cronberg
Indirizzo: viale XX Settembre 14
Telefono per informazioni: +39 0481 533485
E-Mail info: info@coronini.it
Sito ufficiale: http://www.coronini.it
Palazzo Coronini come il Louvre di Parigi, il Victoria e Albert Museum di Londra, il Paul Getty di Los Angeles, il Belvedere di Vienna, la Liebieghaus Skulpturensammlung di Francoforte. Ad accomunare la storica dimora goriziana con le prestigiose sedi museali di rilievo mondiale è Franz Xavier Messerschmidt: due delle “teste di carattere” scolpite nel Settecento dall'eccentrico scultore tedesco sono infatti ospitate in un nuovo spazio espositivo permanente della villa di viale XX Settembre. Si tratta di opere dal valore inestimabile: basta pensare che delle 38 esistenti al mondo, in Italia ce ne sono appena due, conservate appunto nel palazzo-museo della Fondazione Coronini Cronberg. Il nuovo spazio espositivo non è solo un valore aggiunto per la villa, ma è anche il primo passo del progetto Gorizia contatto, volto alla fruizione dell'arte da parte dei non vedenti e ipovedenti.
Per chi fosse interessato a saperne di più, nel mese di dicembre il Palazzo e lo spazio espositivo dedicato a Messerschmidt sono visitabili dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17 sabato 3 e domenica 4, da giovedì 8 a domenica 11, da venerdì 16 a domenica 18, venerdì 23 e sabato 24, da martedì 27 a sabato 3. Domenica alle 16 è inoltre prevista una visita guidata, compresa nel prezzo del biglietto.
Per le “teste di carattere” Messerschmidt immaginò una serie di busti ispirati ad altrettante smorfie, riproducendo le storture del volto guardandosi allo specchio. Delle cento ipotizzate ne realizzò però solo 69, e di appena 38 di queste si conoscono appunto con certezza le sorti. Il conte Guglielmo Coronini entrò in possesso delle due opere dello scultore austriaco negli anni Trenta: gli studiosi le hanno identificate come Variante della semplicità di spirito più grande e Variante di un intenso odore, con riferimento ai titoli di due opere molto simili incluse nel gruppo di quelle esposte nel 1793. Le due teste goriziane sono invece state chiamate dal conte Guglielmo lo Starnuto e l’Uomo che guarda il sole.
Negli ultimi anni l’interesse nei confronti di Franz Xavier Messerschmidt è stato oggetto di una crescita esponenziale, testimoniata anche dalle numerose esposizioni monografiche che gli sono state dedicate nell’ultimo decennio: nel 2002 alla Galleria del Belvedere di Vienna, nel 2006 a Francoforte, di nuovo a Vienna nel 2008; a New York nel 2010, al Louvre di Parigi nel 2011; al Paul Getty Museum di Los Angeles nel 2012. Questo interesse, incentrato principalmente su quelle che sono state chiamate “teste di carattere” e che costituiscono la parte più importante e originale della produzione di Messerschmidt, è cresciuto progressivamente a partire dalla fine dell’Ottocento, quando le sue opere, dopo essere stata lungo considerate più una bizzarria e una curiosità, hanno cominciato a essere oggetto di innumerevoli studi e tentativi di interpretazione.
Il progetto Gorizia contatto
Il nuovo allestimento delle opere di Messerschmidt nel Palazzo Coronini prevede anche la riproduzione in 3D a grandezza naturale delle due "teste di carattere" dello scultore austriaco, per l'esplorazione tattile da parte di visitatori con disabilità visiva. Tale realizzazione coincide con la prima tappa del progetto Gorizia contatto della Sezione goriziana di Italia Nostra. Si tratta del progetto di un sistema integrato di accessibilità al patrimonio storico e culturale della città da parte di soggetti non vedenti e ipovedenti. Partendo dalla Fondazione Coronini sarà creato un itinerario che coinvolgerà la Sinagoga, il Palazzo Attems, il Castello, il Museo della Guerra e il Museo della Moda, la Chiesa di Sant'Ignazio. Il progetto, avviato in collaborazione con la Sezione di Gorizia dell'Unione Italiana Ciechi e con 'Istituto Regionale Rittmeyer di Trieste, si rivolge ai cittadini goriziani con minorazione visiva, ma si propone anche di inserire Gorizia in un circuito molto più ampio di turismo sostenibile e socialmente sensibile. Il progetto Gorizia contatto ha ottenuto il contributo della Fondazione Carigo e la collaborazione dei Dipartimenti di Ingegneria e Architettura delle Università degli Studi di Trieste e di Udine e dell' Istituto "Niccolò Pacassi" di Gorizia, (Isis "G. Galilei", Settore Tecnologico, Corso "Costruzioni, ambiente e territorio”). Oltre all'installazione di riproduzioni in 3D, di mappe tattili e di targhe con didascalie in braille, sarà parte integrante del progetto l'organizzazione di una giornata di studio per guide turistiche e operatori museali, dedicata alle problematiche legate all'accoglienza di visitatori non vedenti. La Sezione di Gorizia di Italia Nostra è la prima ad affrontare concretamente questo problema in modo sistematico e - grazie al progettoprogetto Gorizia contatto - la nostra città sarà la prima della Regione Friuli Venezia Giulia a realizzare una rete integrata di installazioni per non vedenti nei luoghi più importanti dal punto di vista storico e artistico.
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