La Stanza delle Meraviglie. Gerosa | Mazzuferi | Mottolese

La Stanza delle Meraviglie. Gerosa | Mazzuferi | Mottolese, Museo d'Arte Contemporanea, Lissone (MI)
Dal 13 Settembre 2014 al 12 Ottobre 2014
Lissone | Milano
Luogo: Museo d'Arte Contemporanea
Indirizzo: viale Padania 6
Orari: mercoledì e venerdì 10-13; giovedì 16-23; sabato e domenica 10-12 / 15-19
Curatori: Marco Belpoliti
Telefono per informazioni: +39 039 2145174 / 039 7397368
E-Mail info: museo@comune.lissone.mb.it
Sito ufficiale: http://www.comune.lissone.mb.it
Antonio Mottolese, Lino Gerosa e Paolo Mazzuferi operano da anni nell’ambito italiano con una loro originale proposta artistica. Uniti dalla comune attività nell’ambito dell’insegnamento presso l’ISA (l’Istituto d’Arte Sperimentale di Monza che è stato uno dei luoghi centrali dell’istruzione nell’ambito della comunicazione visiva, del design e della grafica) dove Mottolese, Gerosa e Mazzuferi hanno formato almeno un paio di generazioni di operatori dell’immagine, contribuendo con le loro proposte e attraverso la didattica quoti-diana all’elaborazione del progetto culturale e professionale della scuola.
La ricerca di Antonio Mottolese si svolge intorno alla forma delle cose inanimate e degli esseri viventi, concependo la forma come metamorfosi, transito, spiazzamento. L’artista, che lavora con la pittura, la fotografia e la scultura, espone a Lissone dei dipinti su carta che si ispirano a forme animali.
Lino Gerosa opera direttamente con la materia – in particolare la carta – che diventa nelle sue mani un materiale plastico, passando dalle due alle tre dimensioni. Gerosa utilizza la carta per installazioni che ambiscono a entrare nello spazio come sculture leggere, sottili, invisibili (la leggerezza e l’aspetto lirico connotano tutta l’attività dell’artista).
Nel corso di più di trent’anni, Paolo Mazzuferi ha realizzato opere che appartengono all’ambito della scultura, ma che allo stesso tempo traggono forza vitale, intelligenza e sensibilità dal campo della geometria. L’artista traduce le forme della geometria e della matematica in forme appartenenti al mondo vegetale e minerale.
La mostra curata da Marco Belpoliti – anche lui docente presso l’ISA di Monza per diversi anni – intende esporre le opere dei tre artisti assieme ai materiali che li hanno ispirati, circondando le opere e lo spazio espositivo con libri, oggetti, articoli e manufatti che riverberano la loro ricchezza visiva e concettuale. Attento a connettere opera con opera, pensiero con pensiero, forma con forma, l’allestimento de La stanza delle meraviglie individua «lo spazio che abita ogni artista prima dell’opera e dopo averla realizzata, dando forma sensibile e visibile ai suoi sogni e pensieri».
L’esposizione sarà accompagnata da uno o più cataloghi-manifesto su cui saranno riprodotti i testi che filosofi e critici hanno scritto per l’occasione. Marco Belpoliti, saggista e scrittore, si occuperà della curatela generale della mostra; Fabrizio Desideri, filosofo e saggista, analizzerà il lavoro di Antonio Mottolese; Giuseppe Di Napoli, studioso di percezione, si concentrerà sulle opere di Lino Gerosa; Roberta Sironi, grafica e scrittrice, si dedicherà alle ricerche plastiche di Paolo Mazzuferi.
La ricerca di Antonio Mottolese si svolge intorno alla forma delle cose inanimate e degli esseri viventi, concependo la forma come metamorfosi, transito, spiazzamento. L’artista, che lavora con la pittura, la fotografia e la scultura, espone a Lissone dei dipinti su carta che si ispirano a forme animali.
Lino Gerosa opera direttamente con la materia – in particolare la carta – che diventa nelle sue mani un materiale plastico, passando dalle due alle tre dimensioni. Gerosa utilizza la carta per installazioni che ambiscono a entrare nello spazio come sculture leggere, sottili, invisibili (la leggerezza e l’aspetto lirico connotano tutta l’attività dell’artista).
Nel corso di più di trent’anni, Paolo Mazzuferi ha realizzato opere che appartengono all’ambito della scultura, ma che allo stesso tempo traggono forza vitale, intelligenza e sensibilità dal campo della geometria. L’artista traduce le forme della geometria e della matematica in forme appartenenti al mondo vegetale e minerale.
La mostra curata da Marco Belpoliti – anche lui docente presso l’ISA di Monza per diversi anni – intende esporre le opere dei tre artisti assieme ai materiali che li hanno ispirati, circondando le opere e lo spazio espositivo con libri, oggetti, articoli e manufatti che riverberano la loro ricchezza visiva e concettuale. Attento a connettere opera con opera, pensiero con pensiero, forma con forma, l’allestimento de La stanza delle meraviglie individua «lo spazio che abita ogni artista prima dell’opera e dopo averla realizzata, dando forma sensibile e visibile ai suoi sogni e pensieri».
L’esposizione sarà accompagnata da uno o più cataloghi-manifesto su cui saranno riprodotti i testi che filosofi e critici hanno scritto per l’occasione. Marco Belpoliti, saggista e scrittore, si occuperà della curatela generale della mostra; Fabrizio Desideri, filosofo e saggista, analizzerà il lavoro di Antonio Mottolese; Giuseppe Di Napoli, studioso di percezione, si concentrerà sulle opere di Lino Gerosa; Roberta Sironi, grafica e scrittrice, si dedicherà alle ricerche plastiche di Paolo Mazzuferi.
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