L'occhio fedele. Incisori Olandesi del Seicento
Dal 08 Novembre 2016 al 26 Febbraio 2017
Torino
Luogo: Galleria Sabauda
Indirizzo: via XX Settembre 86
Orari: da martedì a domenica 9-19. La biglietteria chiude alle ore 18
Costo del biglietto: intero € 12, ridotto € 6 (ragazzi dai 18 ai 25 anni). Gratuito per i minori 18 anni, insegnanti con scolaresche, guide turistiche, personale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, membri ICOM, disabili e accompagnatori, possessori dell'Abbonamento Musei e della Torino+Piemonte Card. L'ingresso per i visitatori over 65 è previsto secondo le tariffe ordinarie
Telefono per informazioni: +39 011 5641729
E-Mail info: galleriasabauda@artito.arti.beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.artito.arti.beniculturali.it/
L’arte olandese del Seicento è conosciuta come “il secolo d’oro” per la grandezza e l’abbondanza della produzione figurativa che accompagna l’ascesa della giovane repubblica dei Paesi Bassi settentrionali.
Con il distacco dalle provincie fiamminghe dominate dalla Spagna (1585), in Olanda prende vita un mercato artistico sostenuto dal ceto borghese, per lo più dedito al commercio, intraprendente, colto e amante dell’arte.
Le incisioni a stampa hanno in questo periodo un campo di diffusione molto vario: calendari, libri illustrati, vedute di città, paesi, castelli, navi, costumi, ritratti e riproduzioni di dipinti celebri, stemmi e fregi.
La mostra presenta 32 fogli tratti dalla collezione della Galleria Sabauda, che documentano alcuni dei generi più diffusi, ma anche la capacità di osservazione e di descrizione attenta della realtà, ciò che un grande scienziato inglese del tempo, Robert Hooke (1635-1703) definì il frutto di “una Mano schietta e un Occhio fedele”.
Il percorso si sviluppa in quattro tappe:
1. Il paesaggio: Rembrandt van Rijn e Jacob van Ruisdael
2. Scene di vita: Adriaen van Ostade
3. La campagna di Paulus Potter
4. Gli animali
Tra i lavori esposti spiccano alcune splendide vedute di Rembrandt, come «La capanna e il grande albero» (1645), «Veduta di Amsterdam» (1640 c.) e «Paesaggio con capanna e fienile» (1641), ma anche una serie d’incisioni di Ruisdael, il cui sguardo si posa principalmente sulle nuvole e sugli alberi, realizzati con minuziosi dettagli.
Le scene di vita ritratte da Adriaen van Ostade (1610-1685) costituiscono la seconda tappa del percorso espositivo: le sue incisioni ritraggono uomini impegnati in piccole azioni quotidiane tra case e taverne, che testimoniano le abitudini e i costumi dell’epoca.
Le rimanenti sezioni sono dedicate al mondo agreste: la terza presenta tre incisioni di Paulus Potter risalenti alla prima metà del secolo, nelle quali l’artista - morto a soli 29 anni - si concentra sulla raffigurazione di mucche e tori, che restituiscono un’atmosfera sognante e sospesa; la quarta comprende lavori di Nicolaes Berchem, Dirk Stoop, Pieter Van Laer e Karel Du Jardin.
Inaugurazione martedì 8 novembre h 17.30
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