120 le mostre in calendario
Il Photofestival ha inizio a Milano
Franco Donaggio, Evolution. In esposizione nella mostra "Urbis" a Palazzo Castiglioni, Milano.
Eleonora Zamparutti
19/04/2016
Milano - Continua una stagione molto positiva per Milano, cominciata un anno fa con Expo. Dopo il successo del Fuori Salone 2016 appena concluso, la città si prepara a ospitare la XI edizione di Photofestival in calendario dal 20 aprile al 12 giugno. Due mesi durante i quali saranno inaugurate ben 120 mostre fotografiche in centro ma anche in periferia. Si tratta della più ampia rassegna di arte fotografica, dedicata quest’anno al tema del design in occasione della XXI Esposizione Internazionale organizzata dalla Triennale. Un’iniziativa che rafforza la capacità attrattiva del capoluogo lombardo e dà testimonianza dell’eccellenza della cultura dell’immagine e del settore fotografico.
Istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati, luoghi commerciali apriranno le porte presentando una varietà di esposizioni e soggetti in una coralità di proposte sotto l’autorevole regia di Roberto Mutti, direttore artistico del festival.
I mille volti di Milano
E’ l’ “Urbis” di Milano il soggetto delle fotografie di Franco Donaggio in esposizione a Palazzo Castiglioni dal 2 al 18 maggio 2016 (Corso Venezia 47). Un’indagine sulla struttura profonda della città con i suoi angoli, momenti e composizioni che apre una visione sulla contemporaneità.
Sempre la città lombarda, ma questa volta nei suoi scorci meno noti e nei cortili nascosti, è al centro della ricerca di Paolo Barozzi che espone i suoi scatti in bianconero a Palazzo Turati nella mostra “Milano come la vedo io”. Sempre a Palazzo Turati dal 27 aprile al 13 maggio si può visitare “Estetica del caos”, una selezione di immagini realizzate da Jacopo Galizia che ritraggono la Milano nella nebbia svelando un paesaggio onirico che comunica un forte senso di smarrimento e di incertezza come fosse uno specchio della dimensione umana.
Gli studenti interpretano i libri
A Palazzo Giureconsulti si potranno ammirare le opere di alcuni studenti dell’Istituto Italiano di Fotografia ai quali è stato chiesto di interpretare un libro in assoluta libertà. Un interessante lavoro cominciato nel 2009 e di cui oggi si possono vedere i risultati. Tra i titoli, i grandi classici della letteratura da Pinocchio alle meraviglie di Alice. Dal 27 aprile al 13 maggio (Piazza Mercanti 2).
La fotografia storica di Felice Beato, i lavori di Karplus e i reportage dei giorni nostri
Inaugura il 27 aprile, e resterà aperta al pubblico fino al 30 giugno, la mostra “Alla scoperta del Giappone. Felice Beato e la scuola fotografica di Yokohama 1860-1910” (Fondazione Luciana Matalon, Foro Bonaparte 67). Si tratta di una pagina di storia della fotografia italiana raccontata attraverso il lavoro di Beato, uno dei padri del reportage di viaggio e di guerra, che documentò per primo i paesi dell’Estremo Oriente, in particolar modo il Giappone. Il materiale proveniente dalle collezioni del Museo di storia della fotografia Fratelli Alinari, testimonia la felice collaborazione tra il fotografo e il pittore Charles Wirgman il quale interveniva con il colore sulle riproduzioni fotografiche.
Dall’8 maggio al 5 giugno alla galleria Carla Sozzani (Corso Como 10) invece sono esposte le immagini premiate da World Press Photo 2016 con il reportage sui rifugiati realizzato dall’australiano Warren Richiardson.
Al Grattacielo Pirelli (Via Fabio Filzi 22) fino al 26 maggio si possono ammirare le fotografie di Martin Karplus esposte nella mostra “Il colore degli anni ‘50”. Si tratta di una selezione di immagini provenienti dalla Biblioteca Nazionale di Francia realizzate dallo scienziato viennese, premio Nobel per la chimica nel 2013, durante i suoi numerosi viaggi.
Viaggio in Belorussia attraverso l’indagine di Vladimir Sutiaghin
E’ sicuramente originale l’esposizione dei lavori di Vladimir Sutiaghin, fotografo bielorusso che attraverso la sua ricerca conduce l’osservatore in una terra lontana, poco conosciuta punteggiata da monasteri e abitata da comunità religiose. Si tratta di raffinate immagini in bianconero, da lui stesso stampate con grande attenzione e impreziosite da viraggi color seppia. Da vedere dal 12 maggio al 30 ottobre al Ristorante Orti di Leonardo (Via de Togni 6).
Istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati, luoghi commerciali apriranno le porte presentando una varietà di esposizioni e soggetti in una coralità di proposte sotto l’autorevole regia di Roberto Mutti, direttore artistico del festival.
I mille volti di Milano
E’ l’ “Urbis” di Milano il soggetto delle fotografie di Franco Donaggio in esposizione a Palazzo Castiglioni dal 2 al 18 maggio 2016 (Corso Venezia 47). Un’indagine sulla struttura profonda della città con i suoi angoli, momenti e composizioni che apre una visione sulla contemporaneità.
Sempre la città lombarda, ma questa volta nei suoi scorci meno noti e nei cortili nascosti, è al centro della ricerca di Paolo Barozzi che espone i suoi scatti in bianconero a Palazzo Turati nella mostra “Milano come la vedo io”. Sempre a Palazzo Turati dal 27 aprile al 13 maggio si può visitare “Estetica del caos”, una selezione di immagini realizzate da Jacopo Galizia che ritraggono la Milano nella nebbia svelando un paesaggio onirico che comunica un forte senso di smarrimento e di incertezza come fosse uno specchio della dimensione umana.
Gli studenti interpretano i libri
A Palazzo Giureconsulti si potranno ammirare le opere di alcuni studenti dell’Istituto Italiano di Fotografia ai quali è stato chiesto di interpretare un libro in assoluta libertà. Un interessante lavoro cominciato nel 2009 e di cui oggi si possono vedere i risultati. Tra i titoli, i grandi classici della letteratura da Pinocchio alle meraviglie di Alice. Dal 27 aprile al 13 maggio (Piazza Mercanti 2).
La fotografia storica di Felice Beato, i lavori di Karplus e i reportage dei giorni nostri
Inaugura il 27 aprile, e resterà aperta al pubblico fino al 30 giugno, la mostra “Alla scoperta del Giappone. Felice Beato e la scuola fotografica di Yokohama 1860-1910” (Fondazione Luciana Matalon, Foro Bonaparte 67). Si tratta di una pagina di storia della fotografia italiana raccontata attraverso il lavoro di Beato, uno dei padri del reportage di viaggio e di guerra, che documentò per primo i paesi dell’Estremo Oriente, in particolar modo il Giappone. Il materiale proveniente dalle collezioni del Museo di storia della fotografia Fratelli Alinari, testimonia la felice collaborazione tra il fotografo e il pittore Charles Wirgman il quale interveniva con il colore sulle riproduzioni fotografiche.
Dall’8 maggio al 5 giugno alla galleria Carla Sozzani (Corso Como 10) invece sono esposte le immagini premiate da World Press Photo 2016 con il reportage sui rifugiati realizzato dall’australiano Warren Richiardson.
Al Grattacielo Pirelli (Via Fabio Filzi 22) fino al 26 maggio si possono ammirare le fotografie di Martin Karplus esposte nella mostra “Il colore degli anni ‘50”. Si tratta di una selezione di immagini provenienti dalla Biblioteca Nazionale di Francia realizzate dallo scienziato viennese, premio Nobel per la chimica nel 2013, durante i suoi numerosi viaggi.
Viaggio in Belorussia attraverso l’indagine di Vladimir Sutiaghin
E’ sicuramente originale l’esposizione dei lavori di Vladimir Sutiaghin, fotografo bielorusso che attraverso la sua ricerca conduce l’osservatore in una terra lontana, poco conosciuta punteggiata da monasteri e abitata da comunità religiose. Si tratta di raffinate immagini in bianconero, da lui stesso stampate con grande attenzione e impreziosite da viraggi color seppia. Da vedere dal 12 maggio al 30 ottobre al Ristorante Orti di Leonardo (Via de Togni 6).
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