Pier Bonifacio. Lo sguardo del corpo
Dal 17 Febbraio 2016 al 08 Marzo 2016
Milano
Luogo: Spazio Raw
Indirizzo: corso di Porta Ticinese 69
Orari: da lunedì a venerdì 15-19; sabato e domenica su appuntamento
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02.49436719
E-Mail info: info@spazioraw.it
Sito ufficiale: http://www.spazioraw.it
I dipinti di Pier Bonifacio trasmettono vibranti situazioni, attimi, emozioni. Con forza, il linguaggio trasuda di un’atmosfera, ferma un istante di luce in tele dalla luminosità evanescente e dall’intensa carica cromatica; egli si lascia emozionare dalle semplici cose: il vento, che è vita; le nuvole che corrono veloci; l’immensità del cielo; il corpo di una donna abbandonato nel sonno.
All’artista piace raccontare le proprie emozioni, emozioni sedimentate e che poi, piano, salgono in superficie e diventano arte. Egli instaura un rapporto dialettico con la tela, come fosse una donna, la tela lo invita per essere amata, conquistata: una sottile lotta senza armi, fatta di lunghi silenzi, poi, un dialogo senza parole e intense sensazioni prendono forma sulla superficie che è lì pronta a diventare un dipinto. Fondamentale nel linguaggio la formazione accademica che ha permesso all’artista studiati tagli di luce, una singolare strutturalità dello spazio con sorprendenti inquadrature e virtuosistici punti di vista; con abilità porta forma, luce, colore al limite della forma, della luce, del colore.
Il soggetto prediletto è il corpo femminile nella sua esplicita nudità, le visioni prospettiche sono audaci ma scevre da ogni tentativo di erotizzazione, al contrario a volte si scorge un modo di ritrarre che rivela sensualità e grazia riconducibile alla maternità e al mistero della nascita. E’ questo il motivo per il quale l’organo riproduttivo della donna è messo in primo piano come genesi della vita e del mondo. E’ un linguaggio pittorico complesso basato sui forti contrasti: da un lato il chiaroscuro graduato e la pennellata sottile di alcuni dipinti rivelano un tratto di grande eleganza con cui l’artista fissa sulla tela figure volutamente prive di identità, egli da risalto e si sofferma sull’aspetto anatomico dei corpi, corpi che immerge in uno spazio-luce senza spazio e tempo; dall’altro un tratto deciso e sicuro, la pennellata vigorosa trasuda di istinto e bellezza. Il sapiente utilizzo dei colori acrilici e ad olio, spesso amalgamati tra loro, rende le superfici vibranti capaci di assorbire luce esterna vivendo così di luce propria.
Intensissima la seduttività che ritroviamo anche nel ciclo dedicato agli insetti e al mondo entemologico: “La Farfalla”, “La Cavalletta”, “La Cimice”, “La Araña”, “L'Amantide Religiosa” per citare alcune delle sue opere i cui titoli presagiscono alla sensualità e alla bellezza di cui sono ammantate.
I dipinti di Pier Bonifacio nascono da una straordinaria regia tra forma, luce e colore. Pier Bonifacio nasce a Genova, dopo la laurea in pittura all’Accademia di Belle Arti di Genova, si stacca ben presto dall’ambiente artistico-accademico, per avvicinarsi al mondo della scenografia e della regia; nel corso degli anni ’90 soggiornerà prima a Londra poi a Istanbul, arricchendo notevolmente la sua esperienza professionale in campo cinematografico; al suo rientro in Italia, pur rimanendo impegnato nella regia televisiva, riprende a dipingere apportando al suo linguaggio la capacità di vedere in più prospettive, l’orizzonte è privo di limiti; egli ripone una fiducia sconfinata nella pittura e dentro la pittura si lascia trasportare come fosse volare oltre quell’orizzonte senza limite.
Pier Bonifacio è nato a Genova.
Si è diplomato al Liceo Artistico e si è laureato in pittura all’Accademia di Belle Arti. Ha vissuto a Londra, Istanbul e Milano.
Ha lavorato in teatro come scenografo e successivamente ha scritto e diretto dei documentari indipendenti.
Il disegno e la pittura sono il suo principale mezzo di espressione artistica e creativa. La sua è una pittura emozionale, quasi intuitiva, molto contemporanea, dove la sensuale ricerca sui colori si amalgama alla precisione anatomica del tratto
Nei suoi quadri ritrae nudi con un punto di vista prospettico esasperato, anatomicamente corretti ma taluni al limite della riconoscibilità.
Gli sfondi monocromatici sono risolti per mezzo di una stesura di colori acrilici e ad olio saturiche tendono a staccare il soggetto, scontornandolo, veicolando l’attenzione totalmente al corpo nella sua esplicita nudità; certi sono tronchi, altri sembrano galleggiare in uno spazio privato di ogni punto di riferimento temporale, annientando l’importanza stessa di un ipotetico ambiente, di un contesto e di una storia al quale il corpo in questione possa appartenere.
Alcuni di questi dipinti appartengono alla serie degli insetti; il corpo-oggetto protagonista, fa intuire l’inizio di una trasformazione metafisica imminente. La Farfalla, La Cavalletta, La Cimice, La Araña, “L’Amantide Religiosa”, sono alcuni dei titoli di questi quadri, giochi di parole nel caso dell’ultimo e di nomi presi in prestito da altri idiomi, come per La Araña.
Inaugurazione: 17 febbraio 2016 h 19
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