Dal 18 al 29 settembre a Roma

Leonardo al Vascello: il Grande Oriente d'Italia omaggia il genio di Vinci e la bellezza

Frontespizio del De Divina Proportione di Luca Pacioli (1498) donato a Ludovico Sforza duca di Milano
 

Samantha De Martin

18/09/2019

Roma - “Parleransi li omini l’un l’altro e risponderansi di remotissimi paesi” scriveva Leonardo da Vinci 500 anni fa, anticipando qualsiasi concetto di comunicazione a distanza.
Non poteva scegliere passo più calzante il Museo dei Mezzi di Comunicazione di Arezzo (Mumec), con il suo direttore scientifico Fausto Casi, per presentare, in una sede insolita ed eccezionalmente aperta al pubblico per pochi giorni, la figura del genio universale che più di ogni altro ha lasciato traccia nell’arte e nella storia della tecnologia.
Il Grande Oriente d’Italia apre ai visitatori e all’artista di Vinci le porte del Vascello, la sua storica residenza costruita nel 1600 sul colle Gianicolo da Plautilla Bricci, unica donna architetto del suo tempo a Roma, seguendo le preziose indicazioni di Gian Lorenzo Bernini.
Dal 18 al 29 settembre la Villa di proprietà della più antica istituzione massonica in Italia, che ne fece la propria sede nazionale nel 1985, ospita la mostra Al Vascello con Leonardo, una piccola ma interessante esposizione frutto di nuovi studi e recenti analisi. Al centro del percorso che si snoda tra le stanze della Villa, una serie di moderni poliedri in legno ispirati ai 25 dei 60 disegni che l’artista eseguì per illustrare la celeberrima opera De Divina Proportione (1498) del matematico Luca Pacioli, suo conterraneo toscano incontrato a Milano alla corte di Ludovico il Moro.

I solidi moderni esposti al Vascello - costruiti sulla base dei disegni geometrici di Leonardo, realizzati dal maestro utilizzando un sistema di “macchina prospettografica” - sono stati calcolati e realizzati dal matematico Bruno Bruni di Arezzo. Si tratta di figure geometriche, che, scomposte e ricalcolate, hanno portato alla loro realizzazione tridimensionale in legno di ciliegio.

Tra le stanze della Villa - teatro, nel 1849, con il suo giardino, degli eroici combattimenti tra i volontari agli ordini di Giuseppe Garibaldi e le truppe francesi - si susseguono il ritratto di Luca Pacioli realizzato da Silvio Zanchi, il dodecaedro vuoto, riproduzione del disegno di Leonardo, la pseudosfera vuota, l’icosaedro vuoto stellato e la vite aerea (o elicottero), attivata da un movimento lento ma continuo, e ispirata sempre a un disegno leonardiano.

“Leonardo da Vinci - sottolinea nel catalogo il Gran Maestro Stefano Bisi - è patrimonio dell’umanità intera, un punto riferimento per le generazioni di ieri, oggi e domani. La sua opera, gli scritti, i disegni, i dipinti, esprimono un incessante invito a riflettere sulle straordinarie corrispondenze tra microcosmo e macrocosmo, tra uomo e universo, un invito a ricercare il senso misterioso della bellezza".

E sempre a Leonardo è dedicato un altro appuntamento al Vascello nell'ambito delle tradizionali celebrazioni dell’anniversario della Breccia di Porta Pia, che quest’anno hanno come tema “L’Arte delle Bellezza. La Bellezza dell’Arte”. Il 19 alle 21 si terrà lo spettacolo di Vittorio Sgarbi “Leonardo”, un viaggio tra le opere più celebri del maestro, accompagnato dalle musiche di Valentino Corvino e impreziosito dal lavoro del visual artist Tommaso Arosio.

La mostra al Vascello sarà visitabile fino al 29 settembre, eccetto domenica 22, con ingresso libero e gratuito dalle 9.30 alle 13 e dalle 14 alle 17.

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