Presto online su una piattaforma liberamente consultabile
Palermo: i segreti di Palazzo Reale in un rilievo 3D

Il Palazzo Reale e la Cappella Palatina in 3D. Courtesy Ars
Francesca Grego
27/06/2018
Palermo - È la più antica residenza regale d’Europa e conserva tuttora nelle fondamenta parti di costruzioni fenicie sorte tra l’VIII e il V secolo a.C.: una lunghissima storia si annida nelle pietre del Palazzo Reale di Palermo e sarà presto facilmente leggibile attraverso un rilievo e una banca dati 3D interattivi e multimediali.
Un semplice click sarà sufficiente a visitatori e utenti online per muoversi all’interno del monumento, estrarne piante e sezioni, conoscere i materiali dei mosaici o l’evoluzione di un ambiente nel tempo, toccando quasi con mano la straordinaria sintesi di culture - greco-bizantina, araba e normanna – espresse dall’edificio.
Sono i risultati del progetto “Fruizione e valorizzazione turistica del Palazzo Reale di Palermo”, nato dalla sinergia tra l’Ars – Assemblea regionale siciliana – la società di ingegneria e architettura Tecno-Art e un gruppo di lavoro interdisciplinare coordinato dall’Università della Tuscia: una mappatura e uno studio ad ampio raggio che hanno consentito di sostituire le vecchie planimetrie di epoca borbonica con uno strumento all’avanguardia e di raccogliere un’immensa mole di dati in cui le fasi costruttive dell’edificio si intrecciano con la storia della città.
Oltre 40 mila fotografie, 600 campioni di materiali, 50 mila metri quadrati esaminati, 3 miliardi di punti battuti al laser scanner: sono questi i numeri dell’indagine condotta da storici dell’arte, archeologi, ingegneri, geologi, fisici intorno al monumento simbolo della Sicilia arabo-normanna.
In particolare, sono stati passati al setaccio i mosaici della Cappella Palatina, la Stanza di Ruggero II, la Sala dei Venti e le Segrete. Dalle malte in uso nella Palermo medievale all’età dei diversi strati architettonici, sembra che ogni curiosità possa essere soddisfatta. Con qualche sorpresa: la facciata del Palazzo, per esempio, nel Medioevo era intonacata di bianco e contornata di rosso, mentre dalla Stanza di Re Ruggero una loggia belvedere –oggi murata – si apriva sul panorama di Palermo.
La piattaforma, consultabile da computer, tablet o smartphone, sarà messa online in occasione dell’apertura dell’ingresso principale della reggia, chiuso dal 1840, il cui restauro sta per essere ultimato. L’annuncio è stato dato oggi durante il convegno “Il Palazzo Disvelato” che ha inaugurato a Palermo la “Settimana della cultura arabo-normanna”: fino a domenica il Cortile Maqueda di Palazzo Reale sarà animato da mostre, concerti con strumenti antichi, recital di poesie in arabo e dall’Opera dei Pupi di Mimmo Cuticchio.
Un semplice click sarà sufficiente a visitatori e utenti online per muoversi all’interno del monumento, estrarne piante e sezioni, conoscere i materiali dei mosaici o l’evoluzione di un ambiente nel tempo, toccando quasi con mano la straordinaria sintesi di culture - greco-bizantina, araba e normanna – espresse dall’edificio.
Sono i risultati del progetto “Fruizione e valorizzazione turistica del Palazzo Reale di Palermo”, nato dalla sinergia tra l’Ars – Assemblea regionale siciliana – la società di ingegneria e architettura Tecno-Art e un gruppo di lavoro interdisciplinare coordinato dall’Università della Tuscia: una mappatura e uno studio ad ampio raggio che hanno consentito di sostituire le vecchie planimetrie di epoca borbonica con uno strumento all’avanguardia e di raccogliere un’immensa mole di dati in cui le fasi costruttive dell’edificio si intrecciano con la storia della città.
Oltre 40 mila fotografie, 600 campioni di materiali, 50 mila metri quadrati esaminati, 3 miliardi di punti battuti al laser scanner: sono questi i numeri dell’indagine condotta da storici dell’arte, archeologi, ingegneri, geologi, fisici intorno al monumento simbolo della Sicilia arabo-normanna.
In particolare, sono stati passati al setaccio i mosaici della Cappella Palatina, la Stanza di Ruggero II, la Sala dei Venti e le Segrete. Dalle malte in uso nella Palermo medievale all’età dei diversi strati architettonici, sembra che ogni curiosità possa essere soddisfatta. Con qualche sorpresa: la facciata del Palazzo, per esempio, nel Medioevo era intonacata di bianco e contornata di rosso, mentre dalla Stanza di Re Ruggero una loggia belvedere –oggi murata – si apriva sul panorama di Palermo.
La piattaforma, consultabile da computer, tablet o smartphone, sarà messa online in occasione dell’apertura dell’ingresso principale della reggia, chiuso dal 1840, il cui restauro sta per essere ultimato. L’annuncio è stato dato oggi durante il convegno “Il Palazzo Disvelato” che ha inaugurato a Palermo la “Settimana della cultura arabo-normanna”: fino a domenica il Cortile Maqueda di Palazzo Reale sarà animato da mostre, concerti con strumenti antichi, recital di poesie in arabo e dall’Opera dei Pupi di Mimmo Cuticchio.
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