Roberto Gabetti fotografo
Dal 28 Aprile 2021 al 23 Maggio 2021
Torino
Luogo: CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia
Indirizzo: Via delle Rosine 18
Orari: 11-19; giovedì 11-21. Chiuso martedì. Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura. E’ obbligatorio prenotare la propria visita alle mostre nei fine settimana e nei festivi
Curatori: Sisto Giriodi
Enti promotori:
- Con il contributo di Regione Piemonte
Costo del biglietto: Intero € 10, Ridotto € 6, fino a 26 anni, oltre 70 anni. Gratuito bambini fino a 12 anni Possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte, possessori Torino+Piemonte Card, possessori tessera ICOM. Visitatori diversamente abili e un loro accompagnatore. Guide turistiche abilitate
Telefono per informazioni: +39.011.0881150
E-Mail info: camera@camera.to
Sito ufficiale: http://www.camera.to
Benché completamente versato alla pratica dellarchitettura sia in qualità di docente sia in qualità di progettista e creativo, losservazione di Gabetti della realtà circostante, delle architetture, degli edifici e dellabitato si è spesso avvalsa di una macchina fotografica, prolungamento del suo occhio e luogo della concentrazione visiva. Dotato di una Leica, probabilmente ricevuta per celebrare il suo ingresso di studente alla facoltà di Architettura, fin da ragazzo si cimenta con le riproduzioni fotografiche dei modelli di studio, operazioni in cui la fotografia permette una nuova modalità di osservazione dellarchitettura stessa. Modalità che ritroviamo nei negativi e nei provini che costituiscono il fondo fotografico custodito dalla famiglia Gabetti che si compone di circa 300 rullini 35mm, per un totale di 5.000 negativi corredati dai relativi provini a contatto e dalle informazioni di contesto che permettono di risalire ai soggetti, alla località e spesso anche alla data degli scatti.
Sulla base di questo patrimonio, il curatore della mostra Sisto Giriodi ha costruito un percorso espositivo che, attraverso oltre cento fotografie stampate dai negativi originali, ripercorre momenti della vita privata e professionale di Roberto Gabetti viaggi in Italia e allestero sulle orme dei maestri dellarchitettura, modellini e progetti esprimendo il gusto per la linea, la forma, il dettaglio, larmonia, i curiosi accostamenti.
Roberto Gabetti, conosciuto come importante architetto, autorevole professore di progettazione, apprezzato come scrittore di complemento, autore di libri e saggi su temi diversi, commenta il curatore della mostra Sisto Giriodi ha tenuto per ventanni, dal 1945 al 1965, un diario fotografico, fino ad ora segreto, dei suoi viaggi di studio, dei progetti e dei cantieri. Quei rullini sono rimasti in un antico cassettone nello studio di via Sacchi 22 a Torino, sviluppati e imbustati nei libretti dal laboratorio di Riccardo Moncalvo. Le fotografie di Gabetti sono delle fotografie strane, che non hanno padri nobili come gli Alinari, ma nemmeno maestri riconoscibili nelle avanguardie storiche del 900. Si caratterizzano per scelte personali: provare punti di ripresa diversi da quelli del fotografo in piedi con la macchina in bolla; accettare la presenza nelle immagini della vita quotidiana, di uomini, donne, bambini, automobili e biciclette; scelte che rimandano ad unidea di fotografia come conoscenza delle ragioni delle architetture, delle citta` e dei paesi, ma anche come antropologia visiva dei modi di vivere, di abitare, di vestirsi, di spostarsi con immagini del mondo che siano una misura dellesperienza, come affermava Luigi Ghirri.
La mostra è accompagnata dal catalogo, edito da Lindau, che propone oltre 200 scatti e testi di Sisto Giriodi e Daniele Regis.
Roberto Gabetti nasce a Torino il 29 novembre 1925. Si laurea in architettura al Politecnico di Torino alla fine del 1949; è attivo nella facoltà dal 1950, prima come assistente di Scienza delle costruzioni, poi come «aiuto» e assistente alla cattedra di Carlo Mollino dal 1953. Dal 1967 è Professore Ordinario di Composizione Architettonica. Dal 1950 inizia lattività professionale con lapertura dello studio con Aimaro Oreglia dIsola. Dal 1958 al 1988 è Direttore della Biblioteca Centrale della Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino. É stato membro dellAccademia Nazionale di San Luca a Roma, dellAccademia delle Arti e del Disegno di Firenze e dellAccademia delle Scienze di Torino. Muore a Torino il 5 dicembre 2000.
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