Paesaggi d'Italia

Giorgio de Chirico, Isola di San Giorgio
Dal 8 July 2021 al 3 October 2021
Cortina d'Ampezzo | Belluno
Luogo: Museo “Mario Rimoldi”
Indirizzo: Corso Italia 69
Curatori: Vittorio Sgarbi
Sito ufficiale: http://musei.regole.it/Rimoldi/index.php
L'opera "Paesaggio notturno (nei pressi dello studio)" dell'artista Mimmo Centonze sarà esposta accanto ai paesaggi dei Grandi Maestri dell'Arte tra cui De Chirico, De Pisis, Sironi nella mostra "Paesaggi d'Italia" curata e presentata da Vittorio Sgarbi giovedì 8 luglio alle ore 15:30 presso il Museo Mario Rimoldi di Cortina d'Ampezzo, inaugurazione alla quale sarà presente anche l'artista.
Vittorio Sgarbi ha dichiarato pochi giorni fa su Mimmo Centonze: "Un uomo di grande intelligenza, acuto, spiritoso, che conosco da tanti anni ed è la mia guida materana, in quella bella città - che è stata innalzata e insieme umiliata - della Capitale Europea della Cultura.
A Matera ha vita, sorelle, studio, passione e la capacità - prima che Matera diventasse Matera - di sentirsi non in provincia ma in un centro del mondo, che è proprio dentro la terra. Per cui tutto meno che provinciale, benché non sia a New York, è Mimmo Centonze. Che ha lavorato ad una complessa pittura figurativa e materica, partendo dallo stimolo di Lucian Freud per arrivare adesso a una pittura molto destrutturata ma molto notevole.
Io stesso sono stato nel suo studio e ho dipinto un quadro per lui, cioè un dipinto fatto da me - che non ho mai dipinto - che è Centonze. Insomma abbiamo giocato un partita. E quindi sono felice di vederlo qua".
Il tema indagato nella mostra "Paesaggi d'Italia" - visitabile fino al 3 ottobre - è il paesaggio italiano nelle molteplici sfumature di visioni personali, di unicità e di luoghi. Il percorso espositivo metterà in dialogo le opere degli artisti contemporanei con i grandi capolavori del Novecento scelti dalla prestigiosa Collezione Rimoldi, tra cui spiccheranno opere di Giorgio De Chirico, Massimo Campigli, Filippo De Pisis, Ottone Rosai, Alberto Savinio, Mario Sironi, insieme ad alcune opere rilevanti di Roul Dufy, Achille Funi, Virgilio Guidi, Umberto Lilloni, Zoran Music, Giuseppe Santomaso, Ardengo Soffici, Arturo Tosi, Maurice Utrillo.
Il curatore della mostra Vittorio Sgarbi ha commentato: "Agli artisti è stato chiesto di confrontarsi sul tema del paesaggio, ritratto nel suo incanto e nei suoi sfregi. Ma anche paesaggi interiori, luoghi dell'anima che muovono la sensibilità e la delicatezza dell'artista. E così i panorami evocano amori, storie, profumi, ricordi, luoghi, persone, con opere che si rivelano in perfetto dialogo con i capolavori dell'arte del Novecento del Museo Mario Rimoldi. Una cosa è certa: l'Italia è il paese più bello del mondo. E non è un luogo comune: è un dato di fatto, oggettivo, qualitativo e quantitativo. L'Italia ha nella sua natura un DNA di bellezza che la distingue da ogni altro paese. L'Italia è un'epressione geografica, storica e spirituale, e l'Italia è il nome della bellezza. Pertanto, non può non avere la bellezza come elemento costituzionale, e letteratura, musica, arte, natura e paesaggio sono tutti elementi senza i quali l'Italia non sarebbe quella che è".
Il Museo d'Arte Moderna Mario Rimoldi è il frutto della totale dedizione all'arte dell'uomo eccezionale al quale è dedicato: Mario Rimoldi. Siamo nel 1921 quando il ventenne Rimoldi, studente a Roma, inizia ad interessarsi all'arte e ad acquistare alcune opere. Tornato a Cortina, l'attrazione per il Bello è diventata così intensa da spronarlo a cercare, senza posa e con occhio acutissimo, nuove opere delle quali circondarsi. Nasce così una delle collezioni d'arte moderna più importanti d'Italia, che raduna dipinti e sculture dei maggiori esponenti del Novecento italiano, raccolti in vari decenni di collezionismo, a partire dal 1923.
Da segnalare la presenza di ben 54 dipinti di Filippo De Pisis, 32 opere di Mario Sironi, 11 di Giorgio De Chirico e 6 di Massimo Campigli. Tra gli altri artisti figurano: Casorati, Carena, Carrà, Guidi, Guttuso, Mafai, Martini, Morandi, Music, Pirandello, Rosai, Savinio, Severini, Tosi, Vedova.
Vittorio Sgarbi ha dichiarato pochi giorni fa su Mimmo Centonze: "Un uomo di grande intelligenza, acuto, spiritoso, che conosco da tanti anni ed è la mia guida materana, in quella bella città - che è stata innalzata e insieme umiliata - della Capitale Europea della Cultura.
A Matera ha vita, sorelle, studio, passione e la capacità - prima che Matera diventasse Matera - di sentirsi non in provincia ma in un centro del mondo, che è proprio dentro la terra. Per cui tutto meno che provinciale, benché non sia a New York, è Mimmo Centonze. Che ha lavorato ad una complessa pittura figurativa e materica, partendo dallo stimolo di Lucian Freud per arrivare adesso a una pittura molto destrutturata ma molto notevole.
Io stesso sono stato nel suo studio e ho dipinto un quadro per lui, cioè un dipinto fatto da me - che non ho mai dipinto - che è Centonze. Insomma abbiamo giocato un partita. E quindi sono felice di vederlo qua".
Il tema indagato nella mostra "Paesaggi d'Italia" - visitabile fino al 3 ottobre - è il paesaggio italiano nelle molteplici sfumature di visioni personali, di unicità e di luoghi. Il percorso espositivo metterà in dialogo le opere degli artisti contemporanei con i grandi capolavori del Novecento scelti dalla prestigiosa Collezione Rimoldi, tra cui spiccheranno opere di Giorgio De Chirico, Massimo Campigli, Filippo De Pisis, Ottone Rosai, Alberto Savinio, Mario Sironi, insieme ad alcune opere rilevanti di Roul Dufy, Achille Funi, Virgilio Guidi, Umberto Lilloni, Zoran Music, Giuseppe Santomaso, Ardengo Soffici, Arturo Tosi, Maurice Utrillo.
Il curatore della mostra Vittorio Sgarbi ha commentato: "Agli artisti è stato chiesto di confrontarsi sul tema del paesaggio, ritratto nel suo incanto e nei suoi sfregi. Ma anche paesaggi interiori, luoghi dell'anima che muovono la sensibilità e la delicatezza dell'artista. E così i panorami evocano amori, storie, profumi, ricordi, luoghi, persone, con opere che si rivelano in perfetto dialogo con i capolavori dell'arte del Novecento del Museo Mario Rimoldi. Una cosa è certa: l'Italia è il paese più bello del mondo. E non è un luogo comune: è un dato di fatto, oggettivo, qualitativo e quantitativo. L'Italia ha nella sua natura un DNA di bellezza che la distingue da ogni altro paese. L'Italia è un'epressione geografica, storica e spirituale, e l'Italia è il nome della bellezza. Pertanto, non può non avere la bellezza come elemento costituzionale, e letteratura, musica, arte, natura e paesaggio sono tutti elementi senza i quali l'Italia non sarebbe quella che è".
Il Museo d'Arte Moderna Mario Rimoldi è il frutto della totale dedizione all'arte dell'uomo eccezionale al quale è dedicato: Mario Rimoldi. Siamo nel 1921 quando il ventenne Rimoldi, studente a Roma, inizia ad interessarsi all'arte e ad acquistare alcune opere. Tornato a Cortina, l'attrazione per il Bello è diventata così intensa da spronarlo a cercare, senza posa e con occhio acutissimo, nuove opere delle quali circondarsi. Nasce così una delle collezioni d'arte moderna più importanti d'Italia, che raduna dipinti e sculture dei maggiori esponenti del Novecento italiano, raccolti in vari decenni di collezionismo, a partire dal 1923.
Da segnalare la presenza di ben 54 dipinti di Filippo De Pisis, 32 opere di Mario Sironi, 11 di Giorgio De Chirico e 6 di Massimo Campigli. Tra gli altri artisti figurano: Casorati, Carena, Carrà, Guidi, Guttuso, Mafai, Martini, Morandi, Music, Pirandello, Rosai, Savinio, Severini, Tosi, Vedova.
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