Piazza del Popolo tempio del Rinascimento
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fermo
23/07/2002
Centro della città di Fermo è la cinquecentesca Piazza del Popolo, dalla caratteristica forma allungata e stretta, che racchiude alcune tra le più significative opere della storia cittadina. Tra queste, in particolare, il Palazzo Comunale e il Palazzo degli Studi, che, disposti ad angolo e collegati da una loggetta, cingono sul fondo la piazza.
Il Palazzo dei Priori (Palazzo Comunale) è il più antico dei palazzi pubblici ancora esistenti a Fermo, risultato architettonico dell’unione di edifici diversi, preesistenti, che furono accorpati con la costruzione di una facciata unica, intorno al 1296, quando il palazzo fu adibito a residenza del Capitano del Popolo. La facciata, tipicamente rinascimentale nella sua regolarità geometrica, ha elegantemente risolto i problemi di una eventuale disarmonia estetica causata dalle differenze stilistiche degli edifici precedenti. Ristrutturato a partire dal 1446, il palazzo ha subito continue modifiche sino al 1590, anno in cui fu elevata la statua bronzea di Sisto V, sostenuta da una loggetta ben visibile, al primo piano dell’edificio.
Al piano nobile si trovano le Sale di Rappresentanza, concreta testimonianza della funzione originaria del Palazzo dei Priori, sede del Municipio della città fino al 1979. Meritevoli di visita il Salone dei Ritratti, adorno di grandi tele raffiguranti cardinali e illustri personalità fermane; la Sala degli Stemmi dove si trovano, dipinti sulle pareti, i 48 stemmi dei comuni appartenenti alla Provincia di Fermo, soppressa nel 1860; la Sala consiliare o dell’Aquila, decorata da pitture prospettiche di Pio Panfili (1762) e sede delle sedute del Consiglio Comunale.
Al secondo piano è ospitata la Pinacoteca civica, risalente al 1296, che, insieme ad altre opere interessanti di scuola veneta e marchigiana, comprende una preziosa tela del Rubens (la Natività), e un arazzo fiammingo con Annunciazione, della fine del XV secolo. L’esposizione della Pinacoteca segue un percorso ad anello costituito da cinque sale: Sala di storia locale, Sala dell'arte gotica o "Sala degli Ori" (sec. XIV-XV), Sala del Seicento o "Sala Rubens", Sala del Rinascimento (sec. XV-XVI), Sala Boscoli.
A sinistra del Palazzo dei Priori si trova il rinascimentale Palazzo degli Studi, che è stato per due secoli (fino al 1826) sede dell’Università. L’elegante costruzione di gusto barocco sfoggia, al centro della facciata, un portale monumentale sormontato da un basamento di un tabernacolo in pietra con la statua dell’Assunta. Il palazzo attualmente ospita la ricca Biblioteca comunale che risale al 1688, anno in cui venne realizzata la grandiosa sala oggi detta Sala del mappamondo. Interamente scaffalata in noce, a doppio ordine con ballatoio, impreziosita da un artistico soffitto in abete, la sala conserva la parte più pregevole del fondo antico della Biblioteca, e ospita anche il globo manoscritto - datato 1713 - del cartografo fabrianese Silvestro Amanzio Moroncelli.
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