Perfect Number. 9 artiste, 9 stanze, 9 project rooms
Dal 05 Luglio 2014 al 14 Settembre 2014
Pergola | Pesaro e Urbino
Luogo: Sponge Living Space
Indirizzo: via Mezzanotte 84
Orari: su appuntamento
Curatori: Alessandra Baldoni
Telefono per informazioni: +39 339 4918011
E-Mail info: spongecomunicazione@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.spongeartecontemporanea.net/
La sesta stagione espositiva della home gallery Sponge Living Space (Casa Sponge) di Pergola (PU), presenta il 5 luglio 2014, alle ore 18.30, la quinta edizione di PERFECT NUMBER - 9 artiste, 9 stanze, 9 project rooms.
PERFECT NUMBER, progetto che nelle prime tre edizioni ha coinvolto 9 artisti e 9 curatori in 9 stanze mentre nell'ultima 9 strutture indipendenti, è un evento coniugato al plurale in cui l’ambiente domestico, mutevole e versatile, si apre al confronto di linguaggi, al dialogo intersoggettivo e ad una piena libertà progettuale.
Nell’edizione 2014, gli spazi di Sponge Living Space sono invasi, sovvertiti e ripensati criticamente da 9 artiste guidate, per la prima volta, da un unico ed “anomalo” curatore: Alessandra Baldoni.
Ispirandosi a suggestioni letterarie, le artiste proporranno liberamente la loro filosofia costruendo una project room del tutto indipendente l’una dall’altra.
“La scrittura - scrive Alessandra Baldoni - è da sempre il luogo in cui cerco risposte, segni e presagi. E’ il nascondiglio in cui mi rifugio, in cui vi trovo la cura e l’antidoto. E’ il posto delle meraviglie, così come della conta delle ferite; l’incantesimo che fa nascere l’immagine. Come artista lavoro partendo dalla parola, mia o di altri, e riempio diari fitti fitti di pensieri e sentimenti, o prendo in prestito frasi e versi dalla letteratura per poter costruire i miei set fotografici ed i miei progetti. La parola è l’osso centrale che regge le mie visioni. E’ il radar, il filo a piombo con cui attraverso e scandaglio il mondo. Ho accettato con orgoglio l’invito ed il compito di prendermi cura di questa edizione di “Perfect Number” a Sponge e l’ho fatto entrando nei lavori, nelle parole, nelle provenienze letterarie di nove artiste straordinarie che ne occuperanno le stanze raccontandoci ognuna una storia. Io stessa sono stata in passato ospite di Sponge e so che non esiste nessun luogo più adatto all’incontro e all’ascolto: a Sponge accadono piccoli prodigi, nascono vicinanze, si seminano possibilità. Per me la parola ha lo stesso potere della magia, fa accadere cose: Sponge è il “bosco” giusto dove pronunciare incantesimi.”
Nove donne, nove artiste, nove storie da raccontare. Nove voci che rivolgono verso l’alto parole che somigliano ad un incantesimo, parole che risuonano sotto la volta stellata e disegnano mappe celesti per occhi che indagano la notte. Perché è di notte che le cose accadono, è nei sogni, nel silenzio, nelle parole-ritornello contro la paura, nel buio che scontorna. Il giorno è solo il rito che prepara il prodigio - e dopo - il fuoco che lo custodisce.
Questa è una storia di occupazione domestica, il luogo è Sponge ArteContemporanea. Amalia Mora, Alessandra Maio, Silvia Camporesi, Debora Vrizzi, Simona Bramati, Chiara Mu, Silvia Noferi, Tiziana Cera Rosco e Francesca Romana Pinzari sono state invitate a prendere possesso delle nove stanze di Sponge abitandole, presidiandole, invadendole con forza o con dolcezza per raccontarci una storia. Qui ago e filo sono le parole, come in un gesto antico e femminile. Queste artiste hanno ricamato ognuna una storia affinché si possano ascoltare tra le mura spesse ed il rumore del vento fuori che piega l’erba alta e le bocche dei papaveri.
PERFECT NUMBER, progetto che nelle prime tre edizioni ha coinvolto 9 artisti e 9 curatori in 9 stanze mentre nell'ultima 9 strutture indipendenti, è un evento coniugato al plurale in cui l’ambiente domestico, mutevole e versatile, si apre al confronto di linguaggi, al dialogo intersoggettivo e ad una piena libertà progettuale.
Nell’edizione 2014, gli spazi di Sponge Living Space sono invasi, sovvertiti e ripensati criticamente da 9 artiste guidate, per la prima volta, da un unico ed “anomalo” curatore: Alessandra Baldoni.
Ispirandosi a suggestioni letterarie, le artiste proporranno liberamente la loro filosofia costruendo una project room del tutto indipendente l’una dall’altra.
“La scrittura - scrive Alessandra Baldoni - è da sempre il luogo in cui cerco risposte, segni e presagi. E’ il nascondiglio in cui mi rifugio, in cui vi trovo la cura e l’antidoto. E’ il posto delle meraviglie, così come della conta delle ferite; l’incantesimo che fa nascere l’immagine. Come artista lavoro partendo dalla parola, mia o di altri, e riempio diari fitti fitti di pensieri e sentimenti, o prendo in prestito frasi e versi dalla letteratura per poter costruire i miei set fotografici ed i miei progetti. La parola è l’osso centrale che regge le mie visioni. E’ il radar, il filo a piombo con cui attraverso e scandaglio il mondo. Ho accettato con orgoglio l’invito ed il compito di prendermi cura di questa edizione di “Perfect Number” a Sponge e l’ho fatto entrando nei lavori, nelle parole, nelle provenienze letterarie di nove artiste straordinarie che ne occuperanno le stanze raccontandoci ognuna una storia. Io stessa sono stata in passato ospite di Sponge e so che non esiste nessun luogo più adatto all’incontro e all’ascolto: a Sponge accadono piccoli prodigi, nascono vicinanze, si seminano possibilità. Per me la parola ha lo stesso potere della magia, fa accadere cose: Sponge è il “bosco” giusto dove pronunciare incantesimi.”
Nove donne, nove artiste, nove storie da raccontare. Nove voci che rivolgono verso l’alto parole che somigliano ad un incantesimo, parole che risuonano sotto la volta stellata e disegnano mappe celesti per occhi che indagano la notte. Perché è di notte che le cose accadono, è nei sogni, nel silenzio, nelle parole-ritornello contro la paura, nel buio che scontorna. Il giorno è solo il rito che prepara il prodigio - e dopo - il fuoco che lo custodisce.
Questa è una storia di occupazione domestica, il luogo è Sponge ArteContemporanea. Amalia Mora, Alessandra Maio, Silvia Camporesi, Debora Vrizzi, Simona Bramati, Chiara Mu, Silvia Noferi, Tiziana Cera Rosco e Francesca Romana Pinzari sono state invitate a prendere possesso delle nove stanze di Sponge abitandole, presidiandole, invadendole con forza o con dolcezza per raccontarci una storia. Qui ago e filo sono le parole, come in un gesto antico e femminile. Queste artiste hanno ricamato ognuna una storia affinché si possano ascoltare tra le mura spesse ed il rumore del vento fuori che piega l’erba alta e le bocche dei papaveri.
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