Le novità sul grande schermo
L’Agenda dell’Arte – Al cinema
Lampadario centrale di sala e soffitto del Cinema Teatro Dante a Sansepolcro (Arezzo), di proprietà dell' Accademia dei Risorti, progettato dagli architetti Francesco Leoni e Salvatore Guidi, inaugurato il 1º settembre 1836 | Foto: Ajmad217 (Own work), via Wikimedia Creative Commons
Francesca Grego
28/11/2019
• Escher – Viaggio nell’infinito. Al cinema dal 16 dicembre
“Sento che c’è una sola persona nel mondo che può fare un film veramente buono sulle mie stampe: io stesso”, scrisse Maurits Cornelis Escher a un collezionista americano nel 1969. Cinquant’anni dopo il regista olandese Robin Lutz si è accostato con la macchina da presa al mondo dell’artista tenendo bene a mente queste parole. Il risultato è Escher – Viaggio nell’infinito, in uscita il prossimo 16 dicembre nelle sale italiane. Dopo aver consultato più di 1000 lettere, diari e lezioni del grande grafico di Leeuwarden, Lutz ha provato a restituirci il mondo attraverso i suoi occhi, entrando “sotto la sua pelle” per trasferire sullo schermo impressioni, pensieri ed emozioni ancora fragranti. A raccontare insieme a lui la storia di Escher ci sono i figli dell’artista, George e Jan, accanto alla rockstar Graham Nash, che proprio grazie a lui ha scoperto le arti visive e ha deciso di diventare collezionista ed editore. Sulle tracce di Escher il film viaggia nel tempo tra l’Olanda, l’Italia e la Spagna attraversando gli anni difficili del nazifascismo e della guerra. Per poi interrogarsi sugli enormi entusiasmi che l’artista è riuscito a suscitare tra i giovani di più generazioni, arrivando a influenzare l’immaginario del cinema, dei fumetti e della pubblicità.
• Il Mese del Documentario. Dal 28 novembre al 27 gennaio alla Casa del Cinema di Roma, poi a Milano, Firenze, Bologna, Napoli e Pordenone
Torna nei cinema di sei città italiane il Mese del Documentario, portabandiera di una forma d’arte sensibile alle trasformazioni del mondo contemporaneo e per questo sempre più amata. Emergenze internazionali, visioni poetiche e storie dal valore universale si mescolano nel programma di quest’anno, imperniato su quattro titoli che hanno riscosso l’apprezzamento nelle più importanti manifestazioni del settore.
Si parte da The Cave del regista siriano Feras Fayyad, già candidato all’Oscar per The Last Man in Aleppo. Con il suo nuovo film ci immergiamo ne microcosmo dei tunnel segreti di Ghouta, nei pressi di Damasco, per conoscere la realtà della guerra da un punto di vista inedito: quello di un ospedale sotterraneo gestito da un manipolo di instancabili dottoresse che si destreggiano tra emergenze quotidiane e sessismo onnipresente. Di questione femminile parla in qualche modo anche il film cinese One Child Nation di Nanfu Wang e Jialing Zhang (Hooligan Sparrow, 2016), che ha rotto il silenzio sulle conseguenze della “politica del figlio unico” registrando successi al Sundace come al Tribeca Film Festival.
Spostandoci in Italia, Non è sogno di Giovanni Cioni ci porta nel laboratorio di teatro del carcere di Perugia. Che cosa sono le nuvole? di Pasolini e La vida es sueňo di Calderon de la Barca sono gli spunti per un viaggio poetico intorno all’esistenza: visto da dietro le sbarre, tutto assume una diversa profondità. L’altro titolo italiano, Una Primavera di Valentina Primavera, è una storia di violenze domestiche, incubo e liberazione, resa ancora più toccante dalla presenza dietro la macchina da presa di una ragazza che segue i passi della protagonista, sua madre.
Leggi anche:
• In arrivo a Trieste i mondi impossibili di Escher
• L’Agenda dell’Arte – In libreria
• L’Agenda dell’Arte – Al cinema
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Si parte da The Cave del regista siriano Feras Fayyad, già candidato all’Oscar per The Last Man in Aleppo. Con il suo nuovo film ci immergiamo ne microcosmo dei tunnel segreti di Ghouta, nei pressi di Damasco, per conoscere la realtà della guerra da un punto di vista inedito: quello di un ospedale sotterraneo gestito da un manipolo di instancabili dottoresse che si destreggiano tra emergenze quotidiane e sessismo onnipresente. Di questione femminile parla in qualche modo anche il film cinese One Child Nation di Nanfu Wang e Jialing Zhang (Hooligan Sparrow, 2016), che ha rotto il silenzio sulle conseguenze della “politica del figlio unico” registrando successi al Sundace come al Tribeca Film Festival.
Spostandoci in Italia, Non è sogno di Giovanni Cioni ci porta nel laboratorio di teatro del carcere di Perugia. Che cosa sono le nuvole? di Pasolini e La vida es sueňo di Calderon de la Barca sono gli spunti per un viaggio poetico intorno all’esistenza: visto da dietro le sbarre, tutto assume una diversa profondità. L’altro titolo italiano, Una Primavera di Valentina Primavera, è una storia di violenze domestiche, incubo e liberazione, resa ancora più toccante dalla presenza dietro la macchina da presa di una ragazza che segue i passi della protagonista, sua madre.
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