Fu tra i maggiori architetti napoletani di fine Seicento inizio Settecento. Figlio di un ingegnere regio (Luigi Nauclerio), si formò presso Francesco Antonio Picchiatti ereditandone l’attività e completando i progetti da lui lasciati incompiuti al momento della morte (1694), quali la chiesa e il chiostro di San Domenico Maggiore. Negli stessi anni progettò alcuni interventi nella Cappella del Tesoro della chiesa di San Modestino ad Avellino (1697). I primi anni del secolo successivo gli portarono altre importanti commesse: il progetto della chiesa a pianta centrale di San Francesco degli Scarioni (1704); il disegno per la chiesa dei Santi Demetrio e Bonifacio (1706); il completamento della facciata di San Giovanni Battista delle Monache su disegno originario del Picchiatti (1708); la ricostruzione del convento di San Francesco alle Cappuccinelle, destinato all’accoglienza delle ragazze madri (1712). Tra i progetti di architettura civile, il più importante fu la villa di ispirazione palladiana dei Paternò (1739), eretta sulla collina di Capodimonte, che segna il passaggio dal tardo-barocco al classicismo.
Biografia
COMMENTI:
Michelangelo Merisi