Formatosi probabilmente a Brescia, poco si conosce degli anni precedenti al suo trasferimento a Venezia. Qui, dove è documentato nel 1521, risente da subito della pittura di Giorgione e di Tiziano oltre che delle opere fiamminghe, presenti in gran numero in città. Questo incontro tra la formazione lombarda e la pittura veneziana è ben presente nelle opere del terzo decennio del secolo come il Flautista (Bergamo, Pinacoteca Tosio Martinengo) o la grande pala per la chiesa conventuale di San Domenico a Pesaro (oggi a Milano, Brera). Nel corso degli anni Trenta Vasari ricorda alcune sue scene di notte e di fochi per Milano, che confermano un’attenzione per gli effetti luminosi, una costante della sua pittura. Gli ultimi anni di attività sono caratterizzati da dipinti intimi e raccolti il cui il naturalismo e le cui invenzioni di luce saranno un recedente importante per Caravaggio.
Notizie dal Web
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22/03/2011
Il San Giovanni dolente del Pordenone. Cerimonia di consegna ai Civici Musei di Pordenone del dipinto su tavola sagomato, raffigurante San Giovanni Evangelista, opera di Giovanni Antonio de' Sacchis detto il Pordenone
Alla presenza del Commissario di Governo nella Regione Friuli Venezia Giulia, del Direttore Regionale ...
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18/10/2011
Il San Girolamo che potrebbe essere di Leonardo
Sebbene Leonardo da Vinci considerasse la pittura superiore alla scultura, si cimentò in entrambi i campi. ...