Biografia

Formatosi probabilmente a Brescia, poco si conosce degli anni precedenti al suo trasferimento a Venezia. Qui, dove è documentato nel 1521, risente da subito della pittura di Giorgione e di Tiziano oltre che delle opere fiamminghe, presenti in gran numero in città. Questo incontro tra la formazione lombarda e la pittura veneziana è ben presente nelle opere del terzo decennio del secolo come il Flautista (Bergamo, Pinacoteca Tosio Martinengo) o la grande pala per la chiesa conventuale di San Domenico a Pesaro (oggi a Milano, Brera). Nel corso degli anni Trenta Vasari ricorda alcune sue scene di notte e di fochi per Milano, che confermano un’attenzione per gli effetti luminosi, una costante della sua pittura. Gli ultimi anni di attività sono caratterizzati da dipinti intimi e raccolti il cui il naturalismo e le cui invenzioni di luce saranno un recedente importante per Caravaggio.

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