Fulvio Tornese. Pale d'altare
![Fulvio Tornese. Pale d'altare, MAP - Museo Mediterraneo dell'Arte Presente, Brindisi Fulvio Tornese. Pale d'altare, MAP - Museo Mediterraneo dell'Arte Presente, Brindisi](http://www.arte.it/foto/600x450/5d/16671-tornese.jpg)
Fulvio Tornese. Pale d'altare, MAP - Museo Mediterraneo dell'Arte Presente, Brindisi
Dal 13 Luglio 2013 al 31 Luglio 2013
Brindisi
Luogo: MAP - Museo Mediterraneo dell'Arte Presente
Indirizzo: via Tarantini 37
Orari: da lunedì a sabato 18.30-21 e su appuntamento
Curatori: Massimo Guastella
Telefono per informazioni: +39 346 7535630 / 0831 529186
E-Mail info: craccsrl@alice.it
Sito ufficiale: http://www.craccsrl.com/it/home/
Il MAP di Brindisi inaugura il progetto site specific Pale d’altare al Map presentando le esclusive creazioni di Fulvio Tornese.
Pale d'altare al MAP, utilizza le modalità tanto care all'arte contemporanea del progetto site specific esclusivamente per la sede che l'accoglie e che interagisce con essa; in realtà, ad una riflessione più profonda, l’iniziativa si inserisce nel solco della tradizione delle opere d'arte commissionate per gli altari delle antiche chiese rafforzando, in tal modo, il connubio di conoscenza e valorizzazione tra l'antico contenitore e la contemporaneità dei lavori proposti.
Le tre tele, di grandi dimensioni e realizzate ad hoc, saranno collocate tra le settecentesche cornici in stucco della chiesa di San Michele Arcangelo, attuale sede del MAP. Secondo le ragioni della mostra, suggerite dal curatore Massimo Guastella, si creerà una sovrapposizione di diversi sistemi culturali, una contaminazione che persegue la finalità del progetto museale del MAP di valorizzare il patrimonio storico-artistico e architettonico e di promuovere le produzioni artistico visive contemporanee.
La mostra site specific si compone di tre quadri a parete eseguiti da Fulvio Tornese mediante consolidate tecniche pittoriche; gli acrilici s'incastonano entro gli spazi delle tre antiche cornici e creano un nuovo ordine spaziale e percettivo che interagisce -in una personale lettura sui soggetti prescelti- con le opere plastiche della raccolta permanente del "Simposio".
L’artista, di fatto, nella grande dimensione sperimenta innovativi rapporti dinamici tra la fruizione/percezione da parte dell'osservatore e lo spazio specifico in cui l'opera è collocata, nato per accogliere l'arte figurativa, negato alla sua continuità per motivi storici e rigenerato nella contemporaneità.
Secondo Tornese è riproposto un “mondo immobile bloccato in una sorta di stop motion” caratterizzato dall’equilibrio e dal bilanciamento delle forme; le figure abnormi dalle rassicuranti fattezze, mostruose, popolano lo spazio della tela inseriti in scorci di città e periferie surreali, sue cifre stilistiche. Come lo stesso artista afferma: “sono creature leggere, sono ospiti su questa terra. La loro dimensione è in totale contraddizione con la loro presenza. Sono grandi, ma inconsistenti e fanno sempre fatica. Hanno una massa enorme che si muove su leve piccole. Vivono situazioni tipiche degli umani, ma sembra che vivano vite altrui. Hanno forme e fattezze accennate, appena abbozzate”. Architettura e geometrie dialogano in un fil rouge di corpose e vivaci cromie.
BIOGRAFIA
Fulvio Tornese (Lecce 1956) si diploma presso il Liceo Artistico di Lecce ed accresce la formazione artistica presso lo studio del pittore e grafico Giancarlo Moscara. Si laurea in Architettura presso l’Università di Firenze. Dopo aver svolto attività di ricerca e professionale a Firenze, ritorna stabilmente a Lecce dal 1987 ed inizia ad esporre i lavori sin dal 1981. Opera come progettista all’interno dell’Università del Salento realizzando nel corso degli anni numerosi progetti per biblioteche e musei ed entra a far parte dal 2009 del Consiglio Provinciale dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Lecce. Il legame con la pittura è costante e muove da ricerche formali incentrate sullo studio di città immaginarie ricreate con tecniche tradizionali e innovative. Sue opere si conservano in varie collezioni. Numerose sono le esposizioni personali e collettive. Nel 2005 aderisce al progetto 13 x 17, mostre itineranti sostenute tra gli altri da Philippe Daverio e Jean Blanchaert, ed ancora la mostra personale Other Places tenutasi presso Italy Point_Today Art Museum di Pechino nel 2011. Non meno rilevanti sono le recenti esposizioni personali tenute, tra il 2011 ed il 2013, a Brindisi (Bastione San Giacomo) e Roma (Galleria Tartaglia Arte).
Pale d'altare al MAP, utilizza le modalità tanto care all'arte contemporanea del progetto site specific esclusivamente per la sede che l'accoglie e che interagisce con essa; in realtà, ad una riflessione più profonda, l’iniziativa si inserisce nel solco della tradizione delle opere d'arte commissionate per gli altari delle antiche chiese rafforzando, in tal modo, il connubio di conoscenza e valorizzazione tra l'antico contenitore e la contemporaneità dei lavori proposti.
Le tre tele, di grandi dimensioni e realizzate ad hoc, saranno collocate tra le settecentesche cornici in stucco della chiesa di San Michele Arcangelo, attuale sede del MAP. Secondo le ragioni della mostra, suggerite dal curatore Massimo Guastella, si creerà una sovrapposizione di diversi sistemi culturali, una contaminazione che persegue la finalità del progetto museale del MAP di valorizzare il patrimonio storico-artistico e architettonico e di promuovere le produzioni artistico visive contemporanee.
La mostra site specific si compone di tre quadri a parete eseguiti da Fulvio Tornese mediante consolidate tecniche pittoriche; gli acrilici s'incastonano entro gli spazi delle tre antiche cornici e creano un nuovo ordine spaziale e percettivo che interagisce -in una personale lettura sui soggetti prescelti- con le opere plastiche della raccolta permanente del "Simposio".
L’artista, di fatto, nella grande dimensione sperimenta innovativi rapporti dinamici tra la fruizione/percezione da parte dell'osservatore e lo spazio specifico in cui l'opera è collocata, nato per accogliere l'arte figurativa, negato alla sua continuità per motivi storici e rigenerato nella contemporaneità.
Secondo Tornese è riproposto un “mondo immobile bloccato in una sorta di stop motion” caratterizzato dall’equilibrio e dal bilanciamento delle forme; le figure abnormi dalle rassicuranti fattezze, mostruose, popolano lo spazio della tela inseriti in scorci di città e periferie surreali, sue cifre stilistiche. Come lo stesso artista afferma: “sono creature leggere, sono ospiti su questa terra. La loro dimensione è in totale contraddizione con la loro presenza. Sono grandi, ma inconsistenti e fanno sempre fatica. Hanno una massa enorme che si muove su leve piccole. Vivono situazioni tipiche degli umani, ma sembra che vivano vite altrui. Hanno forme e fattezze accennate, appena abbozzate”. Architettura e geometrie dialogano in un fil rouge di corpose e vivaci cromie.
BIOGRAFIA
Fulvio Tornese (Lecce 1956) si diploma presso il Liceo Artistico di Lecce ed accresce la formazione artistica presso lo studio del pittore e grafico Giancarlo Moscara. Si laurea in Architettura presso l’Università di Firenze. Dopo aver svolto attività di ricerca e professionale a Firenze, ritorna stabilmente a Lecce dal 1987 ed inizia ad esporre i lavori sin dal 1981. Opera come progettista all’interno dell’Università del Salento realizzando nel corso degli anni numerosi progetti per biblioteche e musei ed entra a far parte dal 2009 del Consiglio Provinciale dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Lecce. Il legame con la pittura è costante e muove da ricerche formali incentrate sullo studio di città immaginarie ricreate con tecniche tradizionali e innovative. Sue opere si conservano in varie collezioni. Numerose sono le esposizioni personali e collettive. Nel 2005 aderisce al progetto 13 x 17, mostre itineranti sostenute tra gli altri da Philippe Daverio e Jean Blanchaert, ed ancora la mostra personale Other Places tenutasi presso Italy Point_Today Art Museum di Pechino nel 2011. Non meno rilevanti sono le recenti esposizioni personali tenute, tra il 2011 ed il 2013, a Brindisi (Bastione San Giacomo) e Roma (Galleria Tartaglia Arte).
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