Attenzione: alcuni musei, gallerie e luoghi espositivi potrebbero essere temporaneamente chiusi al pubblico.
Antonio Ligabue. Una vita d’artista

Antonio Ligabue, L’incontro, 1960. Olio su faesite, cm. 90x128. Collezione privata Inv. 367
Dal 31 Ottobre 2020 al 05 Aprile 2021
Ferrara
Luogo: Palazzo dei Diamanti
Indirizzo: corso Ercole I d'Este 21
Orari: tutti i giorni 10.30 alle 19.30. Aperto anche 8, 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio, Pasqua e Lunedì dell’Angelo
Curatori: Marzio Dall’Acqua e Vittorio Sgarbi
Enti promotori:
- Fondazione Ferrara Arte
- Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea
- Fondazione Archivio Antonio Ligabue di Parma
E-Mail info: diamanti@comune.fe.it
Sito ufficiale: http://www.palazzodiamanti.it
Dopo il grande successo della mostra Un artista chiamato Banksy, Palazzo dei Diamanti celebra, con una retrospettiva antologica, la vicenda umana e creativa di Antonio Ligabue.
La vita di Ligabue è un vero e proprio romanzo. Un’esistenza dominata da povertà, solitudine, emarginazione, riscattata da uno sconfinato amore per la pittura. Nato nel 1899 a Zurigo, dopo un’infanzia e un’adolescenza difficili, viene espulso dalla Svizzera e giunge nel 1919 a Gualtieri, in provincia di Reggio Emilia, patria del padre adottivo. Nella cittadina della Bassa padana la sua vita resta durissima, segnata da ostilità, incomprensioni e ricoveri negli ospedali psichiatrici. Nel 1928 incontra l’artista Renato Marino Mazzacurati, che, riconoscendo il suo naturale talento, lo aiuta materialmente e lo incoraggia a praticare il mestiere.
Geniale e visionario, “Toni al mat” – il matto, così veniva chiamato – trova nella pratica artistica quel “luogo sicuro” che non ha mai avuto, uno spazio, fisico e mentale, per trasformare le difficoltà in opportunità e per dar voce ai suoi pensieri. Lo sottolinea Vittorio Sgarbi – curatore della mostra assieme a Marzio Dall’Acqua – secondo il quale: «È l’arte, come era avvenuto per Van Gogh, a concedere il riscatto di una condizione che lo spietato pragmatismo della società borghese continuava a ritenere una malattia da rigettare in toto».
La consacrazione del pittore a livello nazionale arriverà nel 1961 quando, grazie a Mazzacurati e a Giancarlo Vigorelli, ha la possibilità di esporre alcuni suoi dipinti alla Galleria La Barcaccia di Roma. Dopo questa personale, susciterà sempre più l’ammirazione di collezionisti, critici e storici dell’arte, entrando nel novero dei grandi artisti italiani del Novecento.
La retrospettiva di Palazzo dei Diamanti documenta l’intera carriera di Ligabue e offre la l’opportunità di (ri)scoprire tratti e colori di un artista che resiste a etichette e a categorie troppo rigide per esprimere, come pochi, la forza naturale e istintiva del suo furore creativo.
Il suo fantastico e coinvolgente vocabolario figurativo si svelerà attraverso 100 opere, tra dipinti, sculture e disegni, alcune mai esposte sinora: dai celebri e intensi autoritratti, in cui Ligabue annota i tratti essenziali della propria personalità, alle scene ambientate in Svizzera, nostalgiche memorie dell’infanzia; dai ritratti alle nature morte, dai paesaggi agresti, alle scene di caccia e alle tormente di neve; dagli animali domestici del primo periodo, alle tigri dalle fauci spalancate, i leoni mostruosi, i serpenti, i rapaci che ghermiscono la preda o lottano per la sopravvivenza: una vera e propria giungla che l’artista immagina con allucinata fantasia fra i boschi del Po.
Il percorso espositivo sarà accompagnato da un catalogo illustrato che, grazie all’apporto di contribuiti di studiosi, critici e conoscitori dell’arte di Ligabue, approfondirà la vita e l’opera dell’artista, il quale, come sottolineava nel 1961 Giancarlo Vigorelli, «non può non sorprendere, non sgomentare e non convincere con lo spettacolo sbalorditivo di questa sua tenebrosa violenza e magica perizia di pittore che sa darci in un unico impasto l’ordine e il disordine dell’uomo e del creato».
La mostra è dedicata a Franco Maria Ricci, recentemente scomparso. Intellettuale di straordinaria sensibilità e intelligenza, editore colto e raffinato, grande collezionista d’arte e bibliofilo, ha sempre operato per divulgare la bellezza e la conoscenza del patrimonio culturale, contribuendo, tra l’altro, a promuovere e far conoscere l’arte di Ligabue.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI

-
Dal 26 febbraio 2021 al 30 maggio 2021 Parma | Palazzo della Pilotta
L’Ottocento e il mito di Correggio
-
Dal 26 febbraio 2021 al 04 luglio 2021 Milano | Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Gli Affreschi della Passione dal monastero di Santa Chiara a Milano
-
Dal 24 febbraio 2021 al 13 giugno 2021 Roma | Palazzo Barberini
Italia in-attesa. 12 racconti fotografici
-
Dal 24 febbraio 2021 al 06 giugno 2021 Bard | Forte di Bard
I Macchiaioli. Una rivoluzione en plein air
-
Dal 22 febbraio 2021 al 28 marzo 2021 Monza | Arengario di Monza
Alfred Hitchcock nei film della Universal Pictures
-
Dal 22 febbraio 2021 al 16 maggio 2021 Roma | Mattatoio
Fotografia. Nuove produzioni 2020 per la collezione Roma