Roberto Ghezzi. Teorema
Dal 04 Aprile 2015 al 30 Aprile 2015
Firenze
Luogo: Palazzo Medici Riccardi
Indirizzo: via Cavour 3
Orari: 9-19. Chiuso il mercoledì
Curatori: Giovanni Faccenda, Tiziana Tommei
Enti promotori:
- Città Metropolitana di Firenze
- Comune di Cortona
Telefono per informazioni: +39 055 276 0340
E-Mail info: biglietteria@palazzo-medici.it
Sito ufficiale: http://www.robertoghezzi.it
Dal 4 al 30 aprile 2015 la prestigiosa cornice di Palazzo Medici Riccardi, a Firenze, ospita la personale di pittura di Roberto Ghezzi dal titolo Teorema, a cura di Giovanni Faccenda e Tiziana Tommei.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 19. Chiuso il mercoledì.
L’inaugurazione, alla presenza dell’artista e dei curatori, si svolgerà sabato 11 aprile a partire dalle ore 17.30.
L’evento espositivo, organizzato in collaborazione con Galleria 33 di Arezzo e patrocinato da Città Metropolitana di Firenze e Comune di Cortona, è inserito all’interno del percorso museale di Palazzo Medici Riccardi e propone una trentina di opere recenti dell’artista cortonese, attivo dagli anni Novanta in mostre in Italia e all’estero.
Quelle esposte sono pitture nate nell’ultimo anno, nelle quali il pittore reinterpreta il paesaggio – tematica da sempre presente nella sua produzione – attraverso un elegante minimalismo in bilico tra astrazione e figurazione.
Nel suo linguaggio, infatti, non si nega l’orizzonte figurativo, l’astrazione procede per scelta cromatica operando per rarefazione, sottrazione e controllo rigoroso di tutti gli elementi compositivi.
L’uso del blu, in tutte le sue declinazioni, e l’antinaturalismo del colore sono il risultato di una ricerca di sintesi ed epurazione di ogni parvenza di caos.
I dipinti in mostra a Firenze – alcuni di notevoli dimensioni – mettono in scena un incredibile virtuosismo tecnico; le successive velature, applicate con fare lento e ponderato sulla tela, mimano l’effetto di un velluto o di una seta dispiegati su orizzonti definiti e su di una texture pittorica compatta.
I paesaggi, dal taglio fotografico, suggeriscono sempre una prosecuzione dello spazio della pittura oltre i limiti della tela, alludendo così a una ricerca artistica che si nutre di concetti spaziali e temporali eterni e senza tempo.
Roberto Ghezzi è nato a Cortona (Ar) nel 1978, dove attualmente vive e lavora.
Nipote del noto artista cortonese Gino Ghezzi, inizia a dipingere molto precocemente, frequentando lo studio di scultura e pittura di famiglia. Apprende le basi del disegno e della pittura dal nonno e dal padre.
Negli anni approfondisce la tecnica del suo linguaggio artistico presso la Scuola “Processi Percettivi” all’interno dell’Istituto d’Arte Piero della Francesca di Arezzo e successivamente frequentando i corsi di nudo, incisione e storia dell’arte presso l’Accademia delle Belle Arti di Firenze.
Dagli anni Novanta espone con regolarità, in Italia (Museo Luciana Matalon - Milano, Chiostro del Bramante - Roma, Palazzo Medici Riccardi - Firenze) e all’estero (Battersea Park-Londra, PuDong- Shangai).
Attivo in premi e concorsi, ha ottenuto, nella sua ormai quasi trentennale carriera artistica, positivo e crescente riscontro di pubblico e critica, nonché di galleristi e collezionisti.
Le sue prime opere hanno restituito il paesaggio attraverso il suo sguardo, con una mimesi del dato fenomenico che, negli anni, è andata dissolvendosi assumendo i toni della soggettività e della rarefazione formale.
È stato indicato dal professor Giovanni Faccenda tra gli artisti meritevoli di entrare a far parte del prestigioso Catalogo dell’Arte Moderna, Editoriale Giorgio Mondadori.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 19. Chiuso il mercoledì.
L’inaugurazione, alla presenza dell’artista e dei curatori, si svolgerà sabato 11 aprile a partire dalle ore 17.30.
L’evento espositivo, organizzato in collaborazione con Galleria 33 di Arezzo e patrocinato da Città Metropolitana di Firenze e Comune di Cortona, è inserito all’interno del percorso museale di Palazzo Medici Riccardi e propone una trentina di opere recenti dell’artista cortonese, attivo dagli anni Novanta in mostre in Italia e all’estero.
Quelle esposte sono pitture nate nell’ultimo anno, nelle quali il pittore reinterpreta il paesaggio – tematica da sempre presente nella sua produzione – attraverso un elegante minimalismo in bilico tra astrazione e figurazione.
Nel suo linguaggio, infatti, non si nega l’orizzonte figurativo, l’astrazione procede per scelta cromatica operando per rarefazione, sottrazione e controllo rigoroso di tutti gli elementi compositivi.
L’uso del blu, in tutte le sue declinazioni, e l’antinaturalismo del colore sono il risultato di una ricerca di sintesi ed epurazione di ogni parvenza di caos.
I dipinti in mostra a Firenze – alcuni di notevoli dimensioni – mettono in scena un incredibile virtuosismo tecnico; le successive velature, applicate con fare lento e ponderato sulla tela, mimano l’effetto di un velluto o di una seta dispiegati su orizzonti definiti e su di una texture pittorica compatta.
I paesaggi, dal taglio fotografico, suggeriscono sempre una prosecuzione dello spazio della pittura oltre i limiti della tela, alludendo così a una ricerca artistica che si nutre di concetti spaziali e temporali eterni e senza tempo.
Roberto Ghezzi è nato a Cortona (Ar) nel 1978, dove attualmente vive e lavora.
Nipote del noto artista cortonese Gino Ghezzi, inizia a dipingere molto precocemente, frequentando lo studio di scultura e pittura di famiglia. Apprende le basi del disegno e della pittura dal nonno e dal padre.
Negli anni approfondisce la tecnica del suo linguaggio artistico presso la Scuola “Processi Percettivi” all’interno dell’Istituto d’Arte Piero della Francesca di Arezzo e successivamente frequentando i corsi di nudo, incisione e storia dell’arte presso l’Accademia delle Belle Arti di Firenze.
Dagli anni Novanta espone con regolarità, in Italia (Museo Luciana Matalon - Milano, Chiostro del Bramante - Roma, Palazzo Medici Riccardi - Firenze) e all’estero (Battersea Park-Londra, PuDong- Shangai).
Attivo in premi e concorsi, ha ottenuto, nella sua ormai quasi trentennale carriera artistica, positivo e crescente riscontro di pubblico e critica, nonché di galleristi e collezionisti.
Le sue prime opere hanno restituito il paesaggio attraverso il suo sguardo, con una mimesi del dato fenomenico che, negli anni, è andata dissolvendosi assumendo i toni della soggettività e della rarefazione formale.
È stato indicato dal professor Giovanni Faccenda tra gli artisti meritevoli di entrare a far parte del prestigioso Catalogo dell’Arte Moderna, Editoriale Giorgio Mondadori.
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