A Sud del pensiero: ri-tratti mediterranei

A Sud del pensiero: ri-tratti mediterranei, Officina della Memoria e dell'Immagine, Fiuggi (FR)

 

Dal 08 Novembre 2014 al 29 Novembre 2014

Fiuggi | Frosinone

Luogo: Officina della Memoria e dell'Immagine

Indirizzo: piazza Martiri di Nassiriya

Orari: 9,30-12,30 / 15,30-18; chiuso la domenica mattina

Curatori: Nino Arrigo, Giovanni Stella

Enti promotori:

  • Acqua & Terme Fiuggi
  • Comune di Fiuggi
  • Comune di Sperlonga

Telefono per informazioni: +39 0775 548068

E-Mail info: struttureculturalifiuggi@gmail.com

Sito ufficiale: http://www.comune.fiuggi.fr.it


La nuova mostra di arte contemporanea ospitata presso le sale dell’Officina della Memoria e dell'Immagine è patrocinata dal Comune di Sperlinga (EN) e dal Comune di Fiuggi e promossa da Acqua & Terme Fiuggi.
Curata da Nino Arrigo e Giovanni Stella, la mostra ospita opere di: Pippo Altomare, Sonia Andreani, MoMò Calascibetta, Mariano Filippetta, Dario Insabella, Giovanni Iudice, Vincenzo Ludovici, Stefano Mercatali, Fabio Modica, Alessandro Papari, Gina Scardino, Roberta Serenari, Charaka Simoncelli, Giovanni Stella, Enzo Tomasello, Agostino Tulumello, Alfonso & Nicola Vaccari, Ignazio Vanadia, Fabrizio Vatta.
“Un manipolo di artisti – scrive uno dei curatori, il professor Giovanni Stella presentando la mostra - chiamati da Nino Arrigo, ha sostanziato in immagini l’assunto del titolo. Ne è emerso un ampio spettro di scelte formali tutte rappresentative di richiami, vuoi in termini astratti, vuoi in termini figurativi,miranti a dar conto del pianeta uomo, esplorato nelle sue tensioni verso l’alto e nelle sue pulsioni verso le zone oscure dell’esistenza, ora vinto da eros, ora sopraffatto da tanatos, mai pago di cercare un senso al suo essere nel mondo.”
“Occorre andare a Sud “per essere provincia senza disperare – ha aggiunto Nino Arrigo -  al riparo dalla storia vanitosa”. Per recuperare le numerose identità “dialettali” che caratterizzano il nostro territorio, al riparo da un’assurda globalizzazione omologante e standardizzante. Ma al riparo, anche, da un corrivo e bolso campanilismo. Raccogliendo tutte le sfide di un’era planetaria che attraversa ancora la sua “età del ferro”.

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