I magnifici tappeti Sanguszko. “I tappeti più belli del mondo”: capolavori dalla Persia del XVI secolo
Dal 11 Novembre 2022 al 12 Febbraio 2023
Genova
Luogo: Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso
Indirizzo: Via Garibaldi 18
Orari: martedì – venerdì: 9.00 – 18.30; sabato e domenica: 9.30 – 18.30
Curatori: Michael Franses
Enti promotori:
- Comune di Genova - Direzione Attività e Marketing Culturale
- Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica
Telefono per informazioni: +39 010 2759185
E-Mail info: biglietteriabookshop@comune.genova.it
La mostra si configura come un evento eccezionale, non soltanto perché per la prima volta in Italia verranno presentati contemporaneamente al pubblico un numero rilevante di straordinari tappeti persiani del XVI secolo, ma anche perché, nella prima parte del percorso espositivo, verrà riunito uno dei più importanti gruppi di tappeti safavidi, costituito da manufatti prodotti nella città di Kerman e denominato “Sanguszko” dal nome della nobile famiglia polacca che ne ha posseduto uno degli esemplari più noti.
Si tratta di una serie di splendide opere d’arte create nel periodo safavide, alla metà del XVI secolo, da artisti di livello eccezionale.
Realizzati con la tecnica dell’annodatura, impiegando filati di lana, cotone e seta di altissima qualità, questi meravigliosi tappeti sono caratterizzati da un’incredibile varietà di figurazioni che alludono alle bellezze della terra e alla vita ultraterrena. Veri e propri ‘giardini portatili’, parchi di delizie popolati di animali, angeli e musici, erano tenuti in massima considerazione e considerati degni delle dimore più sontuose.
Dei quattordici Sanguszko ancora esistenti, otto saranno visibili nelle sale del primo piano di Palazzo Rosso, mentre gli altri sei, per dare un quadro completo di questa tipologia, saranno presentati sotto forma di riproduzioni. Al secondo piano dell’edificio, invece, il pubblico potrà ammirare altri quindici meravigliosi tappeti, tra i quali nove in originale e sei sotto forma di riproduzione, provenienti sia da Kerman, sia da altri centri di produzione persiani, come Tabriz o Mashhad.
Databili al XVI e XVII secolo, questi manufatti, alcuni dei quali in passato accostati al gruppo Sanguszko, contribuiranno ad ampliare il panorama dell’arte del tappeto nell’epoca Safavide, offrendo ai visitatori l’occasione per scoprire altre tipologie e differenti tipi di decori.
L’esposizione, che trae spunto dal restauro, sponsorizzato dalla Fondazione Bruschettini, di uno dei tappeti Sanguszko, proprietà dell'Instituto Valencia de Don Juan di Madrid ed è dedicata alla memoria di Alessandro Bruschettini, il grande intellettuale e collezionista genovese recentemente scomparso, trova nelle sale di Palazzo Rosso, da poco riaperto al pubblico, la sua ambientazione ideale. Infatti, la città di Genova, sin dai secoli del Medioevo, è stata un centro nevralgico del commercio dei tappeti orientali, utilizzati dalle famiglie più abbienti nelle loro dimore e destinati ad impreziosire proprio gli edifici più importanti.
In concomitanza con l’iniziativa, le sontuose sale del palazzo, grazie alla disponibilità di illustri prestatori pubblici e privati - tra i quali il Museo del Louvre, Il Museo del Tessuto di Lione, il Museo d’Arte Islamica di Berlino, il duca di Buccleuch, il Museo Poldi Pezzoli di Milano, la Fondazione Thyssen-Bornemisza, l’Instituto Valencia de Don Juan e la stessa Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica – potranno così nuovamente ospitare queste opere straordinarie che all’epoca d’oro dell’antica Repubblica certo non erano ignote alle nobili famiglie genovesi.
In stretto collegamento con l’iniziativa di Palazzo Rosso, ma anche con il progetto “Rubens e Genova”, Palazzo Bianco ospiterà nello stesso periodo una mostra dal titolo “Figure persiane. Rubens, i Genovesi e l’arte Safavide”.
La mostra da una parte intende testimoniare lo stretto rapporto e l’influenza che altre espressioni artistiche contemporanee, quali l’arte tessile e le arti del libro, hanno avuto sulla produzione di tappeti; e dall’altra è dedicata ad un aspetto meno noto della carriera del grande pittore fiammingo: il suo interesse per l’arte persiana, testimoniato da alcuni disegni e dai manufatti raffigurati nei suoi dipinti, che nel percorso espositivo saranno affiancati da una serie di preziose miniature e di tessuti safavidi databili tra XVI e XVII secolo.
La mostra I magnifici tappeti Sanguszko. “I tappeti più belli del mondo”: capolavori dalla Persia del XVI secolo (Genova, Palazzo Rosso, 11 novembre 2022-12 febbraio 2023), curata da Michael Franses, e la mostra Figure Persiane. Rubens, i Genovesi e l’arte Safavide (Genova, Palazzo Bianco, 11 novembre 2022-12 febbraio 2023), curata da Loredana Pessa, entrambe con la collaborazione della Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica, si inseriscono nel progetto Genova per Rubens. A Network, nato attorno alla mostra Rubens a Genova, curata da Nils Büttner e Anna Orlando (Genova, Palazzo Ducale, 6 ottobre 2022 - 22 gennaio 2023).
Si tratta di una serie di splendide opere d’arte create nel periodo safavide, alla metà del XVI secolo, da artisti di livello eccezionale.
Realizzati con la tecnica dell’annodatura, impiegando filati di lana, cotone e seta di altissima qualità, questi meravigliosi tappeti sono caratterizzati da un’incredibile varietà di figurazioni che alludono alle bellezze della terra e alla vita ultraterrena. Veri e propri ‘giardini portatili’, parchi di delizie popolati di animali, angeli e musici, erano tenuti in massima considerazione e considerati degni delle dimore più sontuose.
Dei quattordici Sanguszko ancora esistenti, otto saranno visibili nelle sale del primo piano di Palazzo Rosso, mentre gli altri sei, per dare un quadro completo di questa tipologia, saranno presentati sotto forma di riproduzioni. Al secondo piano dell’edificio, invece, il pubblico potrà ammirare altri quindici meravigliosi tappeti, tra i quali nove in originale e sei sotto forma di riproduzione, provenienti sia da Kerman, sia da altri centri di produzione persiani, come Tabriz o Mashhad.
Databili al XVI e XVII secolo, questi manufatti, alcuni dei quali in passato accostati al gruppo Sanguszko, contribuiranno ad ampliare il panorama dell’arte del tappeto nell’epoca Safavide, offrendo ai visitatori l’occasione per scoprire altre tipologie e differenti tipi di decori.
L’esposizione, che trae spunto dal restauro, sponsorizzato dalla Fondazione Bruschettini, di uno dei tappeti Sanguszko, proprietà dell'Instituto Valencia de Don Juan di Madrid ed è dedicata alla memoria di Alessandro Bruschettini, il grande intellettuale e collezionista genovese recentemente scomparso, trova nelle sale di Palazzo Rosso, da poco riaperto al pubblico, la sua ambientazione ideale. Infatti, la città di Genova, sin dai secoli del Medioevo, è stata un centro nevralgico del commercio dei tappeti orientali, utilizzati dalle famiglie più abbienti nelle loro dimore e destinati ad impreziosire proprio gli edifici più importanti.
In concomitanza con l’iniziativa, le sontuose sale del palazzo, grazie alla disponibilità di illustri prestatori pubblici e privati - tra i quali il Museo del Louvre, Il Museo del Tessuto di Lione, il Museo d’Arte Islamica di Berlino, il duca di Buccleuch, il Museo Poldi Pezzoli di Milano, la Fondazione Thyssen-Bornemisza, l’Instituto Valencia de Don Juan e la stessa Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica – potranno così nuovamente ospitare queste opere straordinarie che all’epoca d’oro dell’antica Repubblica certo non erano ignote alle nobili famiglie genovesi.
In stretto collegamento con l’iniziativa di Palazzo Rosso, ma anche con il progetto “Rubens e Genova”, Palazzo Bianco ospiterà nello stesso periodo una mostra dal titolo “Figure persiane. Rubens, i Genovesi e l’arte Safavide”.
La mostra da una parte intende testimoniare lo stretto rapporto e l’influenza che altre espressioni artistiche contemporanee, quali l’arte tessile e le arti del libro, hanno avuto sulla produzione di tappeti; e dall’altra è dedicata ad un aspetto meno noto della carriera del grande pittore fiammingo: il suo interesse per l’arte persiana, testimoniato da alcuni disegni e dai manufatti raffigurati nei suoi dipinti, che nel percorso espositivo saranno affiancati da una serie di preziose miniature e di tessuti safavidi databili tra XVI e XVII secolo.
La mostra I magnifici tappeti Sanguszko. “I tappeti più belli del mondo”: capolavori dalla Persia del XVI secolo (Genova, Palazzo Rosso, 11 novembre 2022-12 febbraio 2023), curata da Michael Franses, e la mostra Figure Persiane. Rubens, i Genovesi e l’arte Safavide (Genova, Palazzo Bianco, 11 novembre 2022-12 febbraio 2023), curata da Loredana Pessa, entrambe con la collaborazione della Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica, si inseriscono nel progetto Genova per Rubens. A Network, nato attorno alla mostra Rubens a Genova, curata da Nils Büttner e Anna Orlando (Genova, Palazzo Ducale, 6 ottobre 2022 - 22 gennaio 2023).
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