Daniele D’Acquisto. Regola

© Daniele D’Acquisto

 

Dal 29 Luglio 2017 al 14 Agosto 2017

Gagliano del Capo | Lecce

Luogo: Palazzo Comi

Indirizzo: via XXIV Maggio

Curatori: Lorenzo Madaro

Telefono per informazioni: +39 338.63.38.627

E-Mail info: lormadaro@gmail.com



La mostra, promossa da NOON con l’associazione Via Vai, propone Regola, il nuovo ciclo di opere di Daniele D’Acquisto, concepite per questo progetto.
All’estrema essenzialità ed elementarità strutturale di queste cinque opere scultoree appartenenti a Regola, D’Acquisto è approdato dopo un progressivo percorso di semplificazione formale, rinunciando man mano al peso specifico della sua medesima scultura, liberandosi dal rapporto stringente con la superficie piana per avviare un’occupazione degli spazi anche nella loro accentuata verticalità e aerea consistenza.
Lo spazio tridimensionale in D’Acquisto è determinato dalla costruzione di strutture volumetriche ridotte all’essenziale, montate in uno specifico ambiente.
Così le cinque opere germinali di Regola – parallelepipedi irregolari di legno okumè, raccordati alle pareti, al pavimento e al soffitto da essenziali elementi in metallo e da tracce in feltro, che ne ridisegnano confini e relazioni – sono montate in modo da generare porzioni inedite di spazio, generando nascoste interazioni e prevedendo una costante mutazione, a seconda del posizionamento delle stesse nel medesimo spazio.
Regola è come uno statuto, inteso come unità di misura e forma generatrice di altre forme, e deriva da un brandello di un vecchio mobile di famiglia conservato per anni nello studio di D’Acquisto: da quel comò dei primi del Novecento, nel corso del tempo, l’artista ha smantellato intere porzioni, utilizzandole come punto di partenza per diverse sue opere, per poi demolirlo e disfarsene del tutto in tempi recenti.
Un elemento decorativo essenziale, un elemento in legno che termina con un’estremità dal profilo sinuoso, a semicerchio: parte da qui Regola. D’Acquisto ha affidato a questo brandello un ruolo generatore, dandogli l’opportunità di originare senso mediante un processo autopoietico: l’elemento ligneo è quindi stato eletto a unità di misura di tutte le cose riguardanti la sua riflessione sullo spazio, punto basilare di avvio di un percorso, che è anzitutto concettuale, di misurazione dello spazio stesso, nel momento in cui avviene l’insediamento fisico. Cambiare posizione, modificando l’assetto dei singoli elementi nello spazio, significa che la fase allestitiva diviene parte integrante di un processo, che si esplica nel posizionamento e nella regolamentazione dei perni che regolano la sintassi dell’opera stessa. È anch’essa, quella dell’allestimento, una fase germinale, all’insegna di quella che lo psicologo ungherese Mihály Csíkszentmihályi – ed è lo stesso artista a suggerire una vicinanza a questa linea – approfondisce come teoria del flow, in cui un’esperienza ottimale comporta un totale coinvolgimento dell’individuo. Questo flusso, per D’Acquisto, riguarda la fase di concepimento e produzione dell’opera, ma prosegue senza sosta alcuna anche nella fase di allestimento del lavoro.
Regola presuppone un sistema di pensiero composto con regole interne, che si strutturano anche per mezzo di innesti che connettono forma e spazio, anche in termini poetici e concettuali, presupponendo movimento ed estensione. Regola diventa così il punto cardine di un sistema, che si autoregolamenta partendo da un’apparente inutilità e divenendo generatore di nuove forme e nuove conseguenze.
Dalla forma di quel brandello, l’artista ha costituito le strutture che compongono la mostra a Palazzo Comi, favorendo un’interazione tra individuo e spazio, tanto da non trascurare una sorta di dimensione performativa, che potrà realizzarsi solo nel corso dell’apertura della mostra stessa. La radice processuale del suo lavoro si compone anche in questo frangente e perciò l’opera diviene una metafora per conoscere la realtà, per comprendere relazioni tra singoli individui, per mappare contingenze anche non apparenti.
 
 
 
Der mensch ist was er isst
 
In occasione della mostra l’artista e il curatore hanno pubblicato Der mensch ist was er isst (ed. NOON), un memorandum, predisposto a quattro mani, in cui sono stati elencati titoli bibliografici paradigmatici per entrambi. Der mensch ist was er isst è un vero e proprio prologo, giacché connette talune basi conoscitive su cui si edifica il lavoro comune dei due.
Nel corso della mostra sarà organizzato un talk (4 agosto, ore 19.30) per presentare la pubblicazione e il progetto editoriale e curatoriale Occupare lo spazio.
Daniele D’Acquisto. Regola è un progetto realizzato anche grazie al supporto di Mule Engneers Constructors Designers, Arthotel & Park, Valentino Caffè, Trotta.

Il festival Lands end
 
Lands end, Gagliano del Capo, 29 luglio-2 settembre 2017
a cura di Capo d’arte, Ramdom e NOON
 
La mostra rientra nel programma del festival Lands end, curato da Capo d’Arte, Ramdom e NOON, che propone mostre, talk e residenzein diversi spazi privati (programma completo su www.laends.com).
Capo d’Arte, in collaborazione con L’Accademia di Francia a Roma - Villa Medici, presenta i lavori di Simon Rouby eEva Jospin concepiti durante una residenza a Gagliano. Ramdom presenta a Lastation le opere di Matthew Wilson, Andrew Friend, Brett Swenson, Oliver Palmer e Giorgio Garippa, in una mostra curata da Francesca Girelli e Heba Amin. Nelle gallerie di Palazzo Daniele, Misurare il tempo, mostra di Giancarlo Pediconi e Simon d'Exéa a cura di Duccio Trombadori, con l’organizzazione di Christine Ferry. Nei pressi di Lastation, Antonio De Luca, su progetto di Ramdom, proporrà due interventi d’arte pubblica.
Tutte le iniziative saranno accessibili gratuitamente.
Da alcuni anni Gagliano del Capo è diventato un punto di riferimento nel panorama dell’arte  contemporanea in Puglia e in Italia grazie ad una progettualità plurale.
Le produzioni artistiche delle associazioni Capo d’Arte dal 2010 e Ramdom dal 2012 hanno coinvolto artisti, curatori e ricercatori provenienti da ogni parte del mondo e di rinomata fama internazionale. Una capillare campagna stampa ha poi contribuito a portare il Capo di Leuca, già conosciuto per le sue bellezze paesaggistiche, alla ribalta della stampa nazionale ed estera anche per il suo dinamismo artistico.
 
Daniele D’Acquisto

Daniele D’Acquisto (Taranto, 1978; vive a Fiorenzuola D’Arda - PC). Tra le personali recenti: Forming (a cura di L. Madaro, Galerie 22,48mt2, Parigi 2012); S-Reverse (a cura di L. Madaro, Fondazione Pascali, Polignano a Mare 2014); Strings (a cura di A. Zanchetta, MAC Lissone 2013); Volta NY 13 (The Pool NYC, New York 2012); F-V Prelude (Dust) (Gagliardi Art System, Torino 2011). Tra le collettive: L’instabilità degli oggetti (a cura di P. Gaglianò, Ex Atelier Corradi, Bologna 2017); Principi di aderenza (Castello Silvestri, Calcio - BG); A l’heure du dessin (Chateau de Servieres, Marsiglia 2014); Studi Aperti (a cura di F. Gattoni - G. Caione, Museo Tornielli, Ameno - NO 2013). No.2 (Nesrin Esirtgen Collection, Istanbul 2012).

Opening 29 luglio ore 19 


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