Andrea Zucchi. Remix hermeticum. Una conversazione con Massimo Kaufmann

 

Dal 28 Febbraio 2024 al 28 Febbraio 2024

Milano

Luogo: Ettore Buganza

Indirizzo: Via Vittadini 5/A

Orari: Dalle ore 18 alle ore 21

Costo del biglietto: Su appuntamento

E-Mail info: info@alessandrobuganza.com


Pondus100copie è un progetto editoriale ideato da Massimo Kaufmann e Silvia Barberi, iniziato nel 2017, che pubblica piccole monografie di artisti contemporanei in tiratura limitata di 100 esemplari numerati a mano e firmati dagli autori, e dedicata a collezionisti e appassionati d’arte che amano i libri rari e le pubblicazioni che potranno diventare preziose testimonianze del nostro tempo.

In occasione dell’uscita del Numero 19, dedicato ad Andrea Zucchi, con un’intervista all’autore di Massimo Kaufmann, si terrà una presentazione e una mostra di una parte dei lavori pubblicati mercoledì 28 Febbraio 2024, dalle 18 alle 21, presso lo studio di Ettore Buganza in via Vittadini 5/A a Milano. La mostra sarà poi visitabile per il mese successivo solo per appuntamento.

In questa pubblicazione Andrea Zucchi, nato a Milano nel 1964, presenta una nuova serie di composizioni pittoriche in cui affianca liberamente simboli mistici e religiosi da ogni parte del mondo (egizi, greci, alchemici, cabalisti, cristiani, norreni, islamici, celtici, cinesi, induisti, incas, maya, navaho, etc.) con forme astratte Bauhaus, geometrie sacre ed elementi decorativi optical e pop. Caotici ed ordinatissimi allo stesso tempo, con un aspetto talvolta da flipper psichedelico i dipinti di Zucchi possono apparire quasi come degli immaginifici portali verso un'altra dimensione.

Come dice nell’intervista “Vorrei che questi quadri avessero la capacità di assorbimento dei mandala ma anche una vivace allegria da videogames. Vorrei che inducessero alla meditazione e alla contemplazione, ma soprattutto che potessero donare a chi li guarda un istante di gioia e di sospensione. E vorrei che fossero delle piccole preghiere di ringraziamento al Cosmo, alla Bellezza e un omaggio all’infinita varietà delle credenze sul divino che l’umanità ha generato, anche le più bizzarre.”

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