Chiara Dynys. Private Atlas

Chiara Dynys, Enlightning Grimoires (2021-2022), Installation view, Enlightening Grimoires, 2023 Museo Fortuny, Venezia, Matteo De Fina. Courtesy Archivio Chiara Dynys

 

Dal 15 Gennaio 2025 al 06 Gennaio 2026

Milano

Luogo: BUILDINGBOX

Indirizzo: Via Monte di Pietà 23

Orari: visibile 24/7

Curatori: Alessandro Castiglioni

Sito ufficiale: http://building-galllery.com


Private Atlas, di Chiara Dynys, è un progetto espositivo dal taglio antologico, articolato in dodici episodi, a cura di Alessandro Castiglioni che BUILDINGBOX presenta dal 15 gennaio 2025 al 6 gennaio 2026.
 
Per la prima volta BUILDINGBOX dedica una mostra monografica della durata di un anno a un’unica artistaChiara Dynys – rappresentata da BUILDING – proponendo dodici diversi allestimenti pensati appositamente per lo spazio espositivo che si affaccia su via Monte di Pietà 23, Milano.
 
Private Atlas è una mostra personale diffusa nel tempo, un progetto sperimentale che ripercorre i trentacinque anni di ricerca e attività dell’artista.
Il progetto espositivo rappresenta un viaggio composto da una serie di appuntamenti che svelano e pongono l’attenzione su alcuni aspetti poetici dell’opera dell’artista, attraversando la sua biografia, le sue ossessioni e la sua ricerca.
 
Come osserva il curatore Alessandro Castiglioni, la mostra si presenta come: “una geografia storica, ma anche emotiva dell’opera di Chiara Dynys”.
 
Il progetto espositivo, concepito come un atlante privato, si articola in tre macro-capitoli intitolati La disseminazione della memoriaAttraversamenti e Viaggio in Italia, che presentano a cadenza mensile, opere storiche e nuove produzioni dell’artista con allestimenti site-specific pensati appositamente per lo spazio di BUILDINGBOX.
Il primo capitolo, La disseminazione della memoria (da gennaio ad aprile 2025), raccoglie opere in cui lo spazio, atomizzato e frammentato, racconta le relazioni con le forme della cultura occidentale in un costante dialogo con la propria identità.
Il secondo capitolo, Attraversamenti (da maggio ad agosto 2025), guarda ad una delle questioni centrali nell’opera dell’artista: la soglia, intesa come luogo, come limite, nella sua materialità e immaterialità.
Il terzo capitolo, Viaggio in Italia (da settembre 2025 a gennaio 2026), citando il celebre capolavoro di Rossellini, si interroga sugli immaginari filmici, sul rapporto con l’antico, il classico, ma anche la cultura popolare e vernacolare.
Questi racconti, come in un caleidoscopio – altra forma-archetipo cara all’artista, suggerisce Castiglioni – si intrecciano tra loro, accostando immagini e immaginari, in una continuità circolare, lunga un anno, che consegna una lettura storico critica inedita dell’opera di Chiara Dynys.

Calendario installazioni:
 
 
15 gennaio – 11 febbraio 2025
Chiara Dynys
Senza Titolo
1991-1992
tela intelaiata, marmo, gesso, 17 elementi di dimensioni variabili
 
L’incipit di La disseminazione della memoria – primo capitolo del progetto Private Atlas – è dedicato ad un lavoro storico di grande importanza di Chiara Dynys: Senza Titolo (1991-1992), realizzato per il Musée d’Art Moderne di Saint-Étienne. Una serie di sculture, piccoli luoghi bianchi, piccole stanze o monadi, antiche feritoie in cui lo sguardo si perde, occupano ritmicamente le pareti dello spazio in cui sono allestite. Una geografia immaginaria, un piccolo atlante di mondi percorribili solo attraverso la fantasia.
Si somma a questa dimensione una specifica dialettica tra unità e differenza che caratterizza l’opera poiché la diffusa percezione di un bianco uniforme nasconde e rivela una questione essenziale. Il materiale di ciascun elemento è diverso: vi sono marmi, gesso e tele. Allo sguardo identiche, nella sostanza differenti.  
13 febbraio – 12 marzo 2025
Chiara Dynys
Un’eterna ghirlanda brillante
2022
ergal, 19 elementi di dimensioni variabili
 
Il secondo appuntamento di La disseminazione della memoria – primo capitolo del progetto Private Atlas – vede protagonista l’opera Un’eterna ghirlanda brillante (2022). L’installazione ripropone in termini differenti la stessa idea di disseminazione presentata nell’opera del mese precedente, guardando a una materia ancor più rarefatta: le stelle. Una serie di sculture in alluminio, dei diamanti metallici di varie dimensioni che ricompongono la posizione di alcune costellazioni, come Orione, o ricordano alcuni precisi corpi celesti, come Vega. Siamo di fronte, dunque, a stratificazioni complesse di estetiche e rimandi: vi sono le stelle, i materiali preziosi, le lucide superfici metalliche, ma anche un intreccio di forme e significati che evocano il celebre saggio di Douglas Hofstadter del 1979, che dà il titolo dell’installazione: Un’eterna ghirlanda brillante.  
12 marzo – 4 aprile 2025
Chiara Dynys
Sante subito
2024
damasco blu ricamato in argento, 110 x 140 cm
 
Il terzo appuntamento di La disseminazione della memoria – primo capitolo del progetto Private Atlas – presenta Sante subito (2024). L’opera permette di approfondire un ulteriore aspetto metodologico presente nella pratica di Dynys: lo sviluppo di ricerche a lungo termine disseminate nel tempo e che prendono forma attraverso soluzioni sempre differenti. Sante subito è infatti il nome di una nuova opera, un ricamo a mano, in argento, su un prezioso damasco blu. Sante subito è un titolo ricorrente nelle opere di Chiara Dynys. L’artista lo usa per l’installazione realizzata in occasione della mostra presso l’Archivio Vincenzo Agnetti nel 2023; ed è anche il titolo che l’artista, nel corso degli anni, ha voluto attribuire a una serie di opere in cui compaiono nomi di artiste, schiacciate tra le pieghe di una storia dell’arte tutta maschile. Già nel 2008 un ciclo di lavori in ceramica, che in quel caso specifico erano corone di spine, ricordava la passione crocifissa e incoronata di spine di altre donne, altre artiste. Anche loro “Sante subito”.
In questa occasione, sul damasco si ripropone la simbologia della corona di spine che circonda una tra le più rilevanti autrici a cui Dynys vuole legare la sua storia: Eva Hesse.  
5 aprile – 7 maggio 2025
Chiara Dynys
Enlightening Books
2010/2024
vetro sabbiato e colorato a mano, luci led, 120 elementi di dimensioni variabili
 
Il quarto appuntamento che chiude La disseminazione della memoria – primo capitolo del progetto Private Atlas – presenta l’installazione Enlightening Books (2010-2024). Questa installazione è parte di una ricerca più ampia, che l’artista porta avanti dal 2010, dedicata a infinite biblioteche di libri in vetro. La prima versione di Enlightening Books è un’opera multicolore dal titolo Più luce su tutto esposta all’Archivio Centrale dello Stato di Roma nel 2010. Una seconda versione è stata poi allestita alla Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano per la mostra La scultura italiana del XX secolo nel 2011 e un’altra in una mostra personale alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, nel 2013. I libri ritornano poi in BUILDINGBOX (2020), al Museo MA*GA di Gallarate (2022), al Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto (2023) e a Palazzo Fortuny di Venezia (2023) ed entrano nelle collezioni di Quirinale Contemporaneo.
Chiara Dynys nel corso degli anni sta lavorando ad una biblioteca ideale, disseminata nello spazio e nel tempo, un’opera a lungo termine che è come un interminabile autoritratto.
Come afferma l’artista: “Tutto è nato dall’idea che alcuni libri ‘illuminano’ la nostra vita: ci accompagnano e ci cambiano, restando impressi e scolpiti nella memoria. Qui, illuminati dall’interno, rappresentano simbolicamente la luce della conoscenza”.
Chiara Dynys è una delle più importanti artiste italiane contemporanee. Il suo lavoro è studiato e presentato da molte istituzioni italiane e internazionali.
Tra i musei italiani che hanno ospitato le sue opere figurano il MART, Rovereto (2005-2011); il Museo del Novecento, Milano (2012); la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Roma (2013); il Museo Correr, Venezia (2019); Villa e Collezione Panza, Varese (2009-2021); il MA*GA, Gallarate (2022); Ca' Pesaro, Museo Internazionale d'Arte Moderna, Venezia (2024).
La partecipazione di Dynys a mostre dedicate all'arte del XX e XXI secolo ha fatto sì che il suo lavoro diventasse un punto di riferimento per gli studi sul rapporto tra spazio e luce, sull'installazione e sui linguaggi visivi concettuali. Tra queste mostre ricordiamo Aspectos da Pintura Italiana: do Após- Guerra aos Nossos Dias, Museu Nacional de Belas Artes, Rio de Janeiro e Museu de Arte, São Paulo (1989); WHERE? L'identité ailleurs que dans l'identification, Musée d'art moderne de Saint-Étienne (1992); The Shape of the World, PAC Padiglione d'Arte Contemporanea, Milano (2000); Light Art from Artificial Light, ZKM | Museum für Neue Kunst, Karlsruhe (2006); La parola nell'arte, MART, Rovereto (2007); 7th International Moscow Biennale, Arkhangelskoye Palace, Mosca (2017); e Soundlines of Contemporary Art, ICAE Armenia, Yerevan (2018).
Tra le istituzioni internazionali che hanno ospitato le opere di Chiara Dynys figurano il Centre d'Art Contemporain, Ginevra (1996); Centre international d'art contemporain, Montréal (1997); Städtische Galerie, Stoccarda (1999); Museo cantonale, Lugano (2001-15); Quadriennale di Roma (1986-2005); Kunstmuseum Museum, Bochum (2003); Kunstmuseum, Bonn (2004); Wolfsberg Executive Development Centre, Wolfsberg (2005); MASI - Museo d'arte della Svizzera italiana, Lugano (2018).
Il suo lavoro è stato pubblicato a livello internazionale da editori come Skira, Allemandi, Electa, E-Flux. Nel 2024 il suo lavoro è stato incluso nel libro Environments by Women Artists pubblicato da Quodlibet e dal MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma. 
 

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