Diachronicles. Giulia Parlato
Dal 10 Febbraio 2023 al 26 Marzo 2023
Milano
Luogo: Triennale Milano
Indirizzo: Viale Alemagna 6
Orari: da martedì a domenica 11.00 – 20.00 (ultimo ingresso alle 19.00)
Curatori: Ilaria Campioli e Daniele De Luigi
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 724341
Sito ufficiale: http://www.triennale.org
Dal 10 febbraio al 26 marzo 2023 Triennale Milano presenta la mostra Diachronicles. Giulia Parlato, curata da Ilaria Campioli e Daniele De Luigi.
Il lavoro di Giulia Parlato ha vinto la scorsa edizione di Giovane Fotografia Italiana | Premio Luigi Ghirri 2022 nell’ambito del festival Fotografia Europea di Reggio Emilia e, grazie alla partnership tra Comune di Reggio Emilia e Triennale Milano, viene esposto in Triennale per la prima volta in forma completa.
Affermano i curatori Ilaria Campioli e Daniele De Luigi “Con Diachronicles l’artista Giulia Parlato indaga criticamente l’archeologia e lo spazio del museo come campi di costruzione della conoscenza storica, e il ruolo chiave svolto dalla fotografia come strumento probatorio. Il progetto, nato da una visita dell’artista al Warburg Institute di Londra, evidenzia il modo in cui gli oggetti e le loro immagini, nel corso del tempo, sono protagonisti di molteplici e diverse narrazioni, e sottolinea di conseguenza l’impossibilità di conoscere fino in fondo il passato. Giulia Parlato approfondisce questo tema e, anche grazie alla collaborazione di istituzioni come il Museo Salinas a Palermo e il British Museum a Londra, indaga diversi episodi contrassegnati da falsificazioni, rimozioni e assenza di memoria.”
Diachronicles racconta lo spazio storico come un contenitore in cui un'apparente raccolta di prove apre a un immaginario evanescente. L’artista esplora le ambigue potenzialità narrative del medium fotografico e si inserisce nei vuoti delle ricostruzioni storiche che l’archeologia, la storia dell’arte e la museografia tentano di imbastire partendo da elementi frammentari. Questa natura nomade e parziale di ciò che è stato rivela come il movimento, la trasfigurazione e l'interpretazione errata degli oggetti plasmino la storiografia e, in definitiva, il reale. Saranno esposte in mostra 37 fotografie in bianco e nero, in diversi formati; il progetto include inoltre anche The Discovery, video realizzato in collaborazione con il regista Claudio Giordano che mostra un presunto scavo archeologico e la sua documentazione fotografica.
Giovane Fotografia Italiana è un progetto del Comune di Reggio Emilia, di cui Triennale Milano è partner dal 2022, dedicato alla scoperta e valorizzazione di talenti emergenti della fotografia in Italia. Vede la collaborazione di GAI – Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani e Fotografia Europea, le partnership di Festival Panoràmic di Granollers, Barcellona; Fotofestiwal Łódź in Polonia; Photoworks, Brighton; Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma e il contributo di Reire srl.
Giunto alla decima edizione, il format prevede una open call gratuita – rivolta ad artiste e artisti under 35 – che invita a presentare una serie fotografica in linea con il concept dell’edizione. Al centro del progetto un approccio alla fotografia votato alla ricerca artistica. La giuria, composta da Tim Clark, Adele Ghirri, Elisa Medde, Cristiano Raimondi e Carlo Sala, ha decretato vincitrice per l’edizione 2022 Giulia Parlato “Per aver costruito un progetto di ricerca che mette in discussione e si interroga sul ruolo della fotografia e del museo nella ricostruzione storica, e il nostro ruolo e responsabilità nell’attribuire significati e gradi di aderenza con il reale”.
I Partner Istituzionali Lavazza Group e Salone del Mobile.Milano sostengono Triennale Milano anche per questa mostra.
Giulia Parlato (Palermo, 1993) è un’artista che vive e lavora tra Londra e Palermo. Il suo lavoro analizza l’uso storico delle immagini come documento di verità, in particolare nei suoi usi scientifici e forensi, e sfida questo linguaggio, creando un nuovo spazio in cui si svolge una messa in scena. Lo stato malinconico e frustrante causato dall’impossibilità umana di comprendere il passato costituisce il fondamento del suo lavoro, attraverso il quale approfondisce storie, miti e patrimonio culturale, usando fotografia e video. Il lavoro di Giulia Parlato è stato esposto a livello nazionale e internazionale in mostre collettive e personali tra cui Fotografia Europea (Reggio Emilia, 2022), Mucho Mas (Torino, 2022), Unseen Photo Fair (Amsterdam, 2021), Podbielski Contemporary Gallery (Milano, 2021), Palazzo Rasponi 2 (Ravenna, 2020) e Gare Du Nord per Paris Photo (Parigi 2019) ed è ampiamente presente in pubblicazioni cartacee e online. Oltre al Premio Luigi Ghirri di Giovane Fotografia Italiana (2022) ha ricevuto il BJP International Photography Award Second Place (2020), l'Innovate Grant (2020), il Camera Work Award (2020) e il Carte Blanche Étudiants Award (2019). Nel 2021 il suo lavoro è stato selezionato da CAMERA per il programma europeo Futures Photography. I suoi lavori sono conservati in collezioni pubbliche e private. È membro fondatore di Ardesia Projects, una piattaforma curatoriale dedicata alla fotografia contemporanea.
Il lavoro di Giulia Parlato ha vinto la scorsa edizione di Giovane Fotografia Italiana | Premio Luigi Ghirri 2022 nell’ambito del festival Fotografia Europea di Reggio Emilia e, grazie alla partnership tra Comune di Reggio Emilia e Triennale Milano, viene esposto in Triennale per la prima volta in forma completa.
Affermano i curatori Ilaria Campioli e Daniele De Luigi “Con Diachronicles l’artista Giulia Parlato indaga criticamente l’archeologia e lo spazio del museo come campi di costruzione della conoscenza storica, e il ruolo chiave svolto dalla fotografia come strumento probatorio. Il progetto, nato da una visita dell’artista al Warburg Institute di Londra, evidenzia il modo in cui gli oggetti e le loro immagini, nel corso del tempo, sono protagonisti di molteplici e diverse narrazioni, e sottolinea di conseguenza l’impossibilità di conoscere fino in fondo il passato. Giulia Parlato approfondisce questo tema e, anche grazie alla collaborazione di istituzioni come il Museo Salinas a Palermo e il British Museum a Londra, indaga diversi episodi contrassegnati da falsificazioni, rimozioni e assenza di memoria.”
Diachronicles racconta lo spazio storico come un contenitore in cui un'apparente raccolta di prove apre a un immaginario evanescente. L’artista esplora le ambigue potenzialità narrative del medium fotografico e si inserisce nei vuoti delle ricostruzioni storiche che l’archeologia, la storia dell’arte e la museografia tentano di imbastire partendo da elementi frammentari. Questa natura nomade e parziale di ciò che è stato rivela come il movimento, la trasfigurazione e l'interpretazione errata degli oggetti plasmino la storiografia e, in definitiva, il reale. Saranno esposte in mostra 37 fotografie in bianco e nero, in diversi formati; il progetto include inoltre anche The Discovery, video realizzato in collaborazione con il regista Claudio Giordano che mostra un presunto scavo archeologico e la sua documentazione fotografica.
Giovane Fotografia Italiana è un progetto del Comune di Reggio Emilia, di cui Triennale Milano è partner dal 2022, dedicato alla scoperta e valorizzazione di talenti emergenti della fotografia in Italia. Vede la collaborazione di GAI – Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani e Fotografia Europea, le partnership di Festival Panoràmic di Granollers, Barcellona; Fotofestiwal Łódź in Polonia; Photoworks, Brighton; Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma e il contributo di Reire srl.
Giunto alla decima edizione, il format prevede una open call gratuita – rivolta ad artiste e artisti under 35 – che invita a presentare una serie fotografica in linea con il concept dell’edizione. Al centro del progetto un approccio alla fotografia votato alla ricerca artistica. La giuria, composta da Tim Clark, Adele Ghirri, Elisa Medde, Cristiano Raimondi e Carlo Sala, ha decretato vincitrice per l’edizione 2022 Giulia Parlato “Per aver costruito un progetto di ricerca che mette in discussione e si interroga sul ruolo della fotografia e del museo nella ricostruzione storica, e il nostro ruolo e responsabilità nell’attribuire significati e gradi di aderenza con il reale”.
I Partner Istituzionali Lavazza Group e Salone del Mobile.Milano sostengono Triennale Milano anche per questa mostra.
Giulia Parlato (Palermo, 1993) è un’artista che vive e lavora tra Londra e Palermo. Il suo lavoro analizza l’uso storico delle immagini come documento di verità, in particolare nei suoi usi scientifici e forensi, e sfida questo linguaggio, creando un nuovo spazio in cui si svolge una messa in scena. Lo stato malinconico e frustrante causato dall’impossibilità umana di comprendere il passato costituisce il fondamento del suo lavoro, attraverso il quale approfondisce storie, miti e patrimonio culturale, usando fotografia e video. Il lavoro di Giulia Parlato è stato esposto a livello nazionale e internazionale in mostre collettive e personali tra cui Fotografia Europea (Reggio Emilia, 2022), Mucho Mas (Torino, 2022), Unseen Photo Fair (Amsterdam, 2021), Podbielski Contemporary Gallery (Milano, 2021), Palazzo Rasponi 2 (Ravenna, 2020) e Gare Du Nord per Paris Photo (Parigi 2019) ed è ampiamente presente in pubblicazioni cartacee e online. Oltre al Premio Luigi Ghirri di Giovane Fotografia Italiana (2022) ha ricevuto il BJP International Photography Award Second Place (2020), l'Innovate Grant (2020), il Camera Work Award (2020) e il Carte Blanche Étudiants Award (2019). Nel 2021 il suo lavoro è stato selezionato da CAMERA per il programma europeo Futures Photography. I suoi lavori sono conservati in collezioni pubbliche e private. È membro fondatore di Ardesia Projects, una piattaforma curatoriale dedicata alla fotografia contemporanea.
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