Ieri Oggi Milano. Capolavori del Museo di Fotografia Contemporanea
Dal 18 Giugno 2015 al 30 Agosto 2015
Milano
Luogo: Spazio Oberdan
Indirizzo: viale Vittorio Veneto 2
Orari: martedì-venerdì 12-19.30; sabato-domenica 10-19.30
Curatori: Roberta Valtorta
Enti promotori:
- MiBACT
- Museo di Fotografia Contemporanea
- Città metropolitana di Milano
- Comune di Cinisello Balsamo
- Regione Lombardia
- Triennale di Milano
Costo del biglietto: intero € 6, ridotto € 4
Telefono per informazioni: +39 02 7740 6302 / 6381
E-Mail info: p.merisio@cittametropolitana.milano.it
Sito ufficiale: http://www.cittametropolitana.milano.it/cultura
Ha inizio con la mostra “Ieri oggi Milano” allo Spazio Oberdan il progetto “Dal territorio alla terra. Progetto per un museo di fotografia diffuso”, ideato dal Museo di Fotografia Contemporanea e finanziato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo attraverso Arcus Spa, Società per lo sviluppo dell’arte, della cultura e dello spettacolo (Decreto Ministeriale del 14 gennaio 2015).
Un progetto di mostre diffuse sul territorio metropolitano che, non solo sul piano geografico e logistico ma anche sul piano simbolico e strategico, intende anticipare la fisionomia e l’identità del Museo nella sua nuova accezione a rete.
Il progetto si articola in quattro mostre, due al Museo di Fotografia Contemporanea e due allo Spazio Oberdan, inserite all’interno del semestre di Expo e della sua cornice tematica. Si parte con questa riflessione su Milano, comprendente fotografie di recente acquisizione, per proseguire a settembre allo Spazio Oberdan con una personale di Moira Ricci, un’artista che da tempo costruisce storie immaginarie legate al mondo contadino. Completano il progetto le due mostre in corso al Museo di Fotografia Contemporanea “Vetrinetta”, un progetto pubblico di Paolo Riolzi che si propone di raccontare una comunità attraverso gli oggetti che custodisce, e “Racconti privati”, personale di Mario Cresci che narra la cultura contadina attraverso l’analisi di interni domestici.
“Ieri oggi Milano” è una grande mostra dedicata alla città di Milano, composta di importanti fotografie tratte dalle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea.
Si tratta di un insieme di 170 fotografie e opere video che datano dal secondo Dopoguerra ai giorni nostri, di più di40 autori italiani e stranieri, che offre un articolato scenario composto di situazioni diverse capaci di stimolare una importante riflessione sui grandi mutamenti che hanno cambiato il volto della città, dal punto di vista urbanistico (dalle macerie e le baracche del dopoguerra alle periferie in crescita, le fabbriche, i grandi cantieri contemporanei, il nuovo volto della città che si fa metropoli), socio-economico (la Milano operaia, le famiglie, i giovani, le donne, la borghesia), culturale (i personaggi del mondo dell’arte, del design, dell’architettura, del cinema).
All’interno del vasto patrimonio fotografico conservato presso il Museo di Fotografia Contemporanea (oltre 2 milioni di immagini, 33 fondi fotografici, più di 600 autori italiani e stranieri), molte sono le opere che raccontano la storia sociale, i personaggi, le trasformazioni nel paesaggio della città di Milano.
Per questa mostra sono state selezionate opere da ben 12 fondi fotografici: Raccolta antologica, Federico Patellani, Lanfranco Colombo, Achille Sacconi, Enzo Nocera, Attilio del Comune, Mario Cattaneo, Paolo Gioli, Gabriele Basilico/Milano. Ritratti di fabbriche, Milano senza confini, Idea di metropoli, Alessandro Vicario. Tra di esse vi sono capolavori di maestri della contemporaneità molto notia livello internazionale, innovativi progetti di artisti di generazioni più giovani, oggi protagonisti dell’arte contemporanea, ricerche di importanti autori cardine della storia della fotografia italiana.
Questi gli autori presenti in mostra: Giampietro Agostini, Marina Ballo Charmet, Olivo Barbieri, Gianni Berengo Gardin, Gabriele Basilico, Luca Campigotto, Vincenzo Castella, Mario Cattaneo, Carla Cerati, Giovanni Chiaramonte, Cesare Colombo, John Davies, Attilio Del Comune, Paola De Pietri, Paola Di Bello, Peter Fischli e David Weiss, Emilio Frisia, Moreno Gentili, Paolo Gioli, Paul Graham, Guido Guidi, Giovanni Hänninen, Mimmo Jodice, Uliano Lucas, Tancredi Mangano, Paola Mattioli, Gianfranco Mazzocchi, Paolo Monti, Toni Nicolini, Enzo Nocera, Federico Patellani, Tino Petrelli, Bernard Plossu, Pietro Privitera, Francesco Radino, Achille Sacconi, Beat Streuli, Thomas Struth, Pio Tarantini, Alessandro Vicario, Massimo Vitali, Manfred Willmann, Giovanni Ziliani.
Per la varietà dei fondi fotografici indagati, il numero e l’importanza degli autori, la diversità degli approcci e degli stili (dal reportage classico, alla fotografia di architettura e paesaggio, al ritratto ambientato e di studio), oltre che dei formati e delle presentazioni, la mostra costituisce anche una concreta opportunità per il pubblico di venire a diretto contatto con decine di significative opere fotografiche appartenenti alle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea: un vero e proprio incontro con il Museo.
L’ambiente espositivo dello Spazio Oberdan ben si presta a una narrazione chiara e utile ai visitatori: nell’ampio salone al primo piano sono presentate opere datate dalla metà degli anni Novanta a oggi incentrate sul paesaggio urbano, dal centro storico alle periferie ai grandi cantieri, fino ai grattacieli di recente costruzione, di una Milano postindustriale e postmoderna, quasi tutte di formato molto grande e a colori; nelle stanze che si susseguono nella “balconata”, fotografie che vanno dal dopoguerra agli anni Ottanta, prevalentemente dedicate alla storia della città, alla società milanese, al lavoro operaio e alle fabbriche , ai principali personaggi dell’arte e della cultura, con tipici formati “storici”, quasi tutte in bianco e nero, che rimandano alla funzione di memoria tipica della fotografia.
Un progetto di mostre diffuse sul territorio metropolitano che, non solo sul piano geografico e logistico ma anche sul piano simbolico e strategico, intende anticipare la fisionomia e l’identità del Museo nella sua nuova accezione a rete.
Il progetto si articola in quattro mostre, due al Museo di Fotografia Contemporanea e due allo Spazio Oberdan, inserite all’interno del semestre di Expo e della sua cornice tematica. Si parte con questa riflessione su Milano, comprendente fotografie di recente acquisizione, per proseguire a settembre allo Spazio Oberdan con una personale di Moira Ricci, un’artista che da tempo costruisce storie immaginarie legate al mondo contadino. Completano il progetto le due mostre in corso al Museo di Fotografia Contemporanea “Vetrinetta”, un progetto pubblico di Paolo Riolzi che si propone di raccontare una comunità attraverso gli oggetti che custodisce, e “Racconti privati”, personale di Mario Cresci che narra la cultura contadina attraverso l’analisi di interni domestici.
“Ieri oggi Milano” è una grande mostra dedicata alla città di Milano, composta di importanti fotografie tratte dalle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea.
Si tratta di un insieme di 170 fotografie e opere video che datano dal secondo Dopoguerra ai giorni nostri, di più di40 autori italiani e stranieri, che offre un articolato scenario composto di situazioni diverse capaci di stimolare una importante riflessione sui grandi mutamenti che hanno cambiato il volto della città, dal punto di vista urbanistico (dalle macerie e le baracche del dopoguerra alle periferie in crescita, le fabbriche, i grandi cantieri contemporanei, il nuovo volto della città che si fa metropoli), socio-economico (la Milano operaia, le famiglie, i giovani, le donne, la borghesia), culturale (i personaggi del mondo dell’arte, del design, dell’architettura, del cinema).
All’interno del vasto patrimonio fotografico conservato presso il Museo di Fotografia Contemporanea (oltre 2 milioni di immagini, 33 fondi fotografici, più di 600 autori italiani e stranieri), molte sono le opere che raccontano la storia sociale, i personaggi, le trasformazioni nel paesaggio della città di Milano.
Per questa mostra sono state selezionate opere da ben 12 fondi fotografici: Raccolta antologica, Federico Patellani, Lanfranco Colombo, Achille Sacconi, Enzo Nocera, Attilio del Comune, Mario Cattaneo, Paolo Gioli, Gabriele Basilico/Milano. Ritratti di fabbriche, Milano senza confini, Idea di metropoli, Alessandro Vicario. Tra di esse vi sono capolavori di maestri della contemporaneità molto notia livello internazionale, innovativi progetti di artisti di generazioni più giovani, oggi protagonisti dell’arte contemporanea, ricerche di importanti autori cardine della storia della fotografia italiana.
Questi gli autori presenti in mostra: Giampietro Agostini, Marina Ballo Charmet, Olivo Barbieri, Gianni Berengo Gardin, Gabriele Basilico, Luca Campigotto, Vincenzo Castella, Mario Cattaneo, Carla Cerati, Giovanni Chiaramonte, Cesare Colombo, John Davies, Attilio Del Comune, Paola De Pietri, Paola Di Bello, Peter Fischli e David Weiss, Emilio Frisia, Moreno Gentili, Paolo Gioli, Paul Graham, Guido Guidi, Giovanni Hänninen, Mimmo Jodice, Uliano Lucas, Tancredi Mangano, Paola Mattioli, Gianfranco Mazzocchi, Paolo Monti, Toni Nicolini, Enzo Nocera, Federico Patellani, Tino Petrelli, Bernard Plossu, Pietro Privitera, Francesco Radino, Achille Sacconi, Beat Streuli, Thomas Struth, Pio Tarantini, Alessandro Vicario, Massimo Vitali, Manfred Willmann, Giovanni Ziliani.
Per la varietà dei fondi fotografici indagati, il numero e l’importanza degli autori, la diversità degli approcci e degli stili (dal reportage classico, alla fotografia di architettura e paesaggio, al ritratto ambientato e di studio), oltre che dei formati e delle presentazioni, la mostra costituisce anche una concreta opportunità per il pubblico di venire a diretto contatto con decine di significative opere fotografiche appartenenti alle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea: un vero e proprio incontro con il Museo.
L’ambiente espositivo dello Spazio Oberdan ben si presta a una narrazione chiara e utile ai visitatori: nell’ampio salone al primo piano sono presentate opere datate dalla metà degli anni Novanta a oggi incentrate sul paesaggio urbano, dal centro storico alle periferie ai grandi cantieri, fino ai grattacieli di recente costruzione, di una Milano postindustriale e postmoderna, quasi tutte di formato molto grande e a colori; nelle stanze che si susseguono nella “balconata”, fotografie che vanno dal dopoguerra agli anni Ottanta, prevalentemente dedicate alla storia della città, alla società milanese, al lavoro operaio e alle fabbriche , ai principali personaggi dell’arte e della cultura, con tipici formati “storici”, quasi tutte in bianco e nero, che rimandano alla funzione di memoria tipica della fotografia.
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