Il giardino è aperto
Dal 04 Giugno 2015 al 27 Giugno 2015
Milano
Luogo: Biblioteca Nazionale Braidense
Indirizzo: via Brera 28
Orari: lunedì-sabato ore 9.30-13.30 e su appuntamento
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 86460907
E-Mail info: b-brai@beniculturali.it
Nell'ambito delle manifestazioni di Expo 2015, la Biblioteca Nazionale Braidense con l'Associazione i Cento Amici del Libro, propongono la mostra sulla storia dei giardini in Europa, dal '400 ad oggi. L'idea di offrire ai visitatori di EXPO questa manifestazione è stata data dal libro d'artista di Alessandra Angelini "Il giardino è aperto" che verrà presentato al pubblico all'inaugurazione dell'esposizione.
Nutrire il pianeta, energia per la vita infatti non significa solo alimentare la Terra, ma nutrirla di bellezza e armonia, equilibrio che l'uomo ha tentato di raggiungere nei secoli persino attraverso l'antica arte dei giardini, intesa anche come architettura del paesaggio.
Attingendo al ricco patrimonio bibliografico della Braidense, in particolare alla sezione di botanica del medico, naturalista e poeta svizzero Albrecht von Haller (1708-1777), vengono esposte un centinaio di opere. Di particolare rilievo si segnalano: la traduzione del Dioscoride del medico e naturalista trentino, Pietro Andrea Mattioli (1500-1577), edita nel 1554, e la probabile edizione del 1713 dell'opera Nürnbergische Hesperides, di Johann Christoph Volkamer (1644 - 1720), scrittore ed esperto di botanica. Oltre ad esse trovano posto nella mostra altri libri di eguale importanza: il volume Ville di delizia o siano palaggi camparecci nello Stato di Milano dell'incisore Marc'Antonio Dal Re, i due volumi del romantico Herbarium Portatile del 1821 e la recente collana L'Ornitorinco dell'editore Rizzoli, curata da Ippolito Pizzetti.
Il libro d'artista "Il giardino è aperto", nato dall'incontro tra l'artista Alessandra Angelini con lo scrittore e storico dei giardini Paolo Cottini, racconta, attraverso la perfetta unione delle originali opere grafiche e dei testi inediti, il giardino di Vico Morcote nel Canton Ticino, che Sir Peter Smithers progettò, costruì e curò negli ultimi vent'anni della sua lunga e vivace esistenza.
Alessandra Angelini, a seguito di un'attenta analisi dei testi di Cottini - che ha avuto l'occasione di frequentare Sir Peter Smithers - e di numerose visite al giardino di Morcote in diversi periodi dell'anno, ha realizzato una serie di opere grafiche, disegni preparatori a inchiostro di china, fotografie ed elaborazioni al computer rappresentative delle fasi preparatorie ed esecutive, esplicative del percorso creativo del libro, esposti in mostra accanto al libro d'artista.
Per la creazione delle opere contenute nel libro "Il giardino è aperto" l'artista ha scelto l'incisione di matrici polimeriche e le xilografie a secco: tecniche e linguaggi grafici capaci di esprimere il personaggio di Sir Smithers e il suo stretto legame con il giardino, inteso come luogo naturale e metafora della vita, che Angelini ha saputo sapientemente interpretare attraverso il suo operato.
L'incisione di matrici polimeriche grazie ai suoi aspetti tecnologici e al contempo profondamente creativi ha permesso di trasformare in segno grafico le fotografie e i disegni realizzati en plain air talvolta unendo immagine fotografica e disegno in un processo di ibridazione delle modalità espressive, estremamente coinvolgente.
Le xilografie a secco, pensate come memoria della matericità della natura, accompagnano tutte le pagine del libro, dando ritmo alle immagini e agli scritti. Il colore, bianco e verde delle pagine e dei testi, si illumina di passaggi talvolta lievemente iridescenti, che Alessandra Angelini percepisce come "in sospensione tra l'immaginario e il reale, come simbolo delle trasformazioni che avvengono in natura, dalla nascita di un germoglio alla sua fine; un percorso che non si limita alla vita del fiore o della pianta ma allude al viaggio dell'uomo sulla terra".
La scelta del formato del libro, stampato da Daniela Lorenzi - Atelier 14 e legato a mano da CbdA di Cristina Balbiano d'Aramengo, corrisponde al rapporto aureo tra i lati ed è un omaggio alla lezione etica ed estetica che Sir Smithers ha trasmesso: Armonia e Bellezza, come le piante e i fiori, sono in grado di trasformare la quotidianità nel giardino aperto dei nostri sogni.
Nel periodo della sua piena fioritura, fine maggio-giugno 2015, è prevista una visita per il pubblico al "Giardino Smithers" di Vico Morcote nel Canton Ticino. Inoltre sono in via di definizione altre esposizioni del progetto in prestigiose sedi in Italia e all'estero.
Parallelamente al libro d'artista è stata editata una plaquette bilingue italiano/inglese con testi di Alessandra Angelini, Francesca Porreca, Laura Tirelli, Patrizia Caccia, Cecilia Angeletti e il testo di Paolo Cottini con la traduzione inglese di Amelia Smithers, figlia del fondatore del giardino di Vico Morcote.
Cenni biografici di Alessandra Angelini
Alessandra Angelini nasce a Parma nel 1953. Condotti gli studi classici, si diploma in Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Brera. Da qui inizia il suo percorso artistico, dettato da un'estrema curiosità che la conduce verso la sperimentazione di tecniche e materiali, con una ricerca costante rivolta ai valori della luminosità cromatica, espressa attraverso l'uso dei pigmenti preparati personalmente, con lo stesso procedimento utilizzato per gli antichi dipinti su tavola.
Il percorso formale intrapreso è sempre collegato all'espressione dell'interiorità, intesa come tessuto primo sul quale si costruisce il pensiero critico nei confronti del reale.
L'artista si dedica a diversi linguaggi espressivi: pittura, incisione, grafica, scultura, fotografia. Di ognuno approfondisce lo studio della tecnica e le possibili associazioni, creando contaminazioni tra procedimenti e opere ibride.
Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e nel mondo in quattro continenti, le sue opere sono presenti nelle collezioni di importanti musei nazionali e internazionali.
Dal 2005 è titolare della cattedra di Grafica e Tecniche dell'Incisione all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Fa parte di Visarte società delle Arti Visive Svizzera.
Attualmente vive e lavora tra Milano e Pavia. www.alessandraangelini.org
Cenni biografici di Paolo Cottini
Paolo Cottini è collaboratore fisso di riviste di giardinaggio, in particolare di Giardini, con testi e servizi fotografici dedicati a piante e giardini storici. In questo ambito di studio ha scritto i volumi Il Parco delle Ville Ponti (1989) e Il Parco Mylius-Vigoni(1991). Nel 1994 ha pubblicato Giardini di Lombardia. Dalle origini all'età barocca, mentre del 1997 è Giardini del territorio varesino: la provincia. Nel 2000 ha pubblicato Villa Carlotta, il giardino e il museo e nel 2005 I Giardini della Città-giardino - A passeggio nel verde di Varese. Fra i suoi lavori più recenti figurano: La famiglia Bagatti Valsecchi e la villa di Cardano, ed. Bellavite, Missaglia, 2010 e Patrimonio botanico, in: Ornella Selvafolta, I Giardini di Villa Melzi d'Eril a Bellagio, Cisalpino, Milano, 2012. Di notevole importanza sono gli ampi saggi su Giardini e ville nel paesaggio comasco (in: Storia di Como, vol. V, tomo II, ed. Storia di Como, 2004) e Arte topiaria. Le origini: rilettura delle fonti e ipotesi interpretative (in: Topiaria, ed. Fondazione Benetton-Canova, 2005). In équipe con altri professionisti ha collaborato alla realizzazione di censimenti e progetti di restauro di numerosi parchi o giardini storici. Ha partecipato, anche in veste di relatore, a convegni nazionali e regionali sulle problematiche relative al governo e al restauro del giardino storico. Ha coordinato i convegni internazionali 'Arte topiaria. Architetture e sculture vegetali' (Grezzana, 2000), 'L'Himalaya in Insubria' (Bellagio, 2001), 'La figura di Linneo e la sua eredità. A 300 anni dalla nascita: 1707-2007', Anacapri, 2006).
Nutrire il pianeta, energia per la vita infatti non significa solo alimentare la Terra, ma nutrirla di bellezza e armonia, equilibrio che l'uomo ha tentato di raggiungere nei secoli persino attraverso l'antica arte dei giardini, intesa anche come architettura del paesaggio.
Attingendo al ricco patrimonio bibliografico della Braidense, in particolare alla sezione di botanica del medico, naturalista e poeta svizzero Albrecht von Haller (1708-1777), vengono esposte un centinaio di opere. Di particolare rilievo si segnalano: la traduzione del Dioscoride del medico e naturalista trentino, Pietro Andrea Mattioli (1500-1577), edita nel 1554, e la probabile edizione del 1713 dell'opera Nürnbergische Hesperides, di Johann Christoph Volkamer (1644 - 1720), scrittore ed esperto di botanica. Oltre ad esse trovano posto nella mostra altri libri di eguale importanza: il volume Ville di delizia o siano palaggi camparecci nello Stato di Milano dell'incisore Marc'Antonio Dal Re, i due volumi del romantico Herbarium Portatile del 1821 e la recente collana L'Ornitorinco dell'editore Rizzoli, curata da Ippolito Pizzetti.
Il libro d'artista "Il giardino è aperto", nato dall'incontro tra l'artista Alessandra Angelini con lo scrittore e storico dei giardini Paolo Cottini, racconta, attraverso la perfetta unione delle originali opere grafiche e dei testi inediti, il giardino di Vico Morcote nel Canton Ticino, che Sir Peter Smithers progettò, costruì e curò negli ultimi vent'anni della sua lunga e vivace esistenza.
Alessandra Angelini, a seguito di un'attenta analisi dei testi di Cottini - che ha avuto l'occasione di frequentare Sir Peter Smithers - e di numerose visite al giardino di Morcote in diversi periodi dell'anno, ha realizzato una serie di opere grafiche, disegni preparatori a inchiostro di china, fotografie ed elaborazioni al computer rappresentative delle fasi preparatorie ed esecutive, esplicative del percorso creativo del libro, esposti in mostra accanto al libro d'artista.
Per la creazione delle opere contenute nel libro "Il giardino è aperto" l'artista ha scelto l'incisione di matrici polimeriche e le xilografie a secco: tecniche e linguaggi grafici capaci di esprimere il personaggio di Sir Smithers e il suo stretto legame con il giardino, inteso come luogo naturale e metafora della vita, che Angelini ha saputo sapientemente interpretare attraverso il suo operato.
L'incisione di matrici polimeriche grazie ai suoi aspetti tecnologici e al contempo profondamente creativi ha permesso di trasformare in segno grafico le fotografie e i disegni realizzati en plain air talvolta unendo immagine fotografica e disegno in un processo di ibridazione delle modalità espressive, estremamente coinvolgente.
Le xilografie a secco, pensate come memoria della matericità della natura, accompagnano tutte le pagine del libro, dando ritmo alle immagini e agli scritti. Il colore, bianco e verde delle pagine e dei testi, si illumina di passaggi talvolta lievemente iridescenti, che Alessandra Angelini percepisce come "in sospensione tra l'immaginario e il reale, come simbolo delle trasformazioni che avvengono in natura, dalla nascita di un germoglio alla sua fine; un percorso che non si limita alla vita del fiore o della pianta ma allude al viaggio dell'uomo sulla terra".
La scelta del formato del libro, stampato da Daniela Lorenzi - Atelier 14 e legato a mano da CbdA di Cristina Balbiano d'Aramengo, corrisponde al rapporto aureo tra i lati ed è un omaggio alla lezione etica ed estetica che Sir Smithers ha trasmesso: Armonia e Bellezza, come le piante e i fiori, sono in grado di trasformare la quotidianità nel giardino aperto dei nostri sogni.
Nel periodo della sua piena fioritura, fine maggio-giugno 2015, è prevista una visita per il pubblico al "Giardino Smithers" di Vico Morcote nel Canton Ticino. Inoltre sono in via di definizione altre esposizioni del progetto in prestigiose sedi in Italia e all'estero.
Parallelamente al libro d'artista è stata editata una plaquette bilingue italiano/inglese con testi di Alessandra Angelini, Francesca Porreca, Laura Tirelli, Patrizia Caccia, Cecilia Angeletti e il testo di Paolo Cottini con la traduzione inglese di Amelia Smithers, figlia del fondatore del giardino di Vico Morcote.
Cenni biografici di Alessandra Angelini
Alessandra Angelini nasce a Parma nel 1953. Condotti gli studi classici, si diploma in Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Brera. Da qui inizia il suo percorso artistico, dettato da un'estrema curiosità che la conduce verso la sperimentazione di tecniche e materiali, con una ricerca costante rivolta ai valori della luminosità cromatica, espressa attraverso l'uso dei pigmenti preparati personalmente, con lo stesso procedimento utilizzato per gli antichi dipinti su tavola.
Il percorso formale intrapreso è sempre collegato all'espressione dell'interiorità, intesa come tessuto primo sul quale si costruisce il pensiero critico nei confronti del reale.
L'artista si dedica a diversi linguaggi espressivi: pittura, incisione, grafica, scultura, fotografia. Di ognuno approfondisce lo studio della tecnica e le possibili associazioni, creando contaminazioni tra procedimenti e opere ibride.
Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e nel mondo in quattro continenti, le sue opere sono presenti nelle collezioni di importanti musei nazionali e internazionali.
Dal 2005 è titolare della cattedra di Grafica e Tecniche dell'Incisione all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Fa parte di Visarte società delle Arti Visive Svizzera.
Attualmente vive e lavora tra Milano e Pavia. www.alessandraangelini.org
Cenni biografici di Paolo Cottini
Paolo Cottini è collaboratore fisso di riviste di giardinaggio, in particolare di Giardini, con testi e servizi fotografici dedicati a piante e giardini storici. In questo ambito di studio ha scritto i volumi Il Parco delle Ville Ponti (1989) e Il Parco Mylius-Vigoni(1991). Nel 1994 ha pubblicato Giardini di Lombardia. Dalle origini all'età barocca, mentre del 1997 è Giardini del territorio varesino: la provincia. Nel 2000 ha pubblicato Villa Carlotta, il giardino e il museo e nel 2005 I Giardini della Città-giardino - A passeggio nel verde di Varese. Fra i suoi lavori più recenti figurano: La famiglia Bagatti Valsecchi e la villa di Cardano, ed. Bellavite, Missaglia, 2010 e Patrimonio botanico, in: Ornella Selvafolta, I Giardini di Villa Melzi d'Eril a Bellagio, Cisalpino, Milano, 2012. Di notevole importanza sono gli ampi saggi su Giardini e ville nel paesaggio comasco (in: Storia di Como, vol. V, tomo II, ed. Storia di Como, 2004) e Arte topiaria. Le origini: rilettura delle fonti e ipotesi interpretative (in: Topiaria, ed. Fondazione Benetton-Canova, 2005). In équipe con altri professionisti ha collaborato alla realizzazione di censimenti e progetti di restauro di numerosi parchi o giardini storici. Ha partecipato, anche in veste di relatore, a convegni nazionali e regionali sulle problematiche relative al governo e al restauro del giardino storico. Ha coordinato i convegni internazionali 'Arte topiaria. Architetture e sculture vegetali' (Grezzana, 2000), 'L'Himalaya in Insubria' (Bellagio, 2001), 'La figura di Linneo e la sua eredità. A 300 anni dalla nascita: 1707-2007', Anacapri, 2006).
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