quasi Aperto
Dal 22 Maggio 2014 al 25 Maggio 2014
Milano
Luogo: Casa degli Artisti
Indirizzo: corso Garibaldi 89/a
Orari: 8-21
Enti promotori:
- Associazione 89a e Associazione freeundo in collaborazione con Comune di Milano
- Scuola Germanica di Milano
- Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte
- Comitato “il garibaldi”
- Associazione Thara Rothas
- Fabriano
- Milano Print Makers
Telefono per informazioni: +39 02 3764 8799 / 320 0635076
E-Mail info: artistigaribaldi89a@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.undo.net/it/mostra/176987
Un fine-settimana all'aperto intorno alla Casa degli Artisti di corso Garibaldi 89/a, a Milano dal 22 al 25 maggio.
Ciò che muove l'iniziativa è il desiderio di un confronto tra discipline e generazioni diverse sul fare arte, sulla necessità di spazi di produzione, condivisione e dialogo ma anche sullo spazio fisico, sull'utilizzo delle risorse esistenti e delle potenzialità del territorio. L'Associazione 89/a dà così seguito alla proposta di progetto per la ristrutturazione e nuova gestione della casa consegnato al Comune di Milano nel 2012.
In questa tre giorni, artisti di varie discipline si confrontano intorno a un edificio storico, creato per incentivare e favorire le arti.
Una mostra sarà ospitata nel giardino di via Cazzaniga, visitabile negli orari 8-21.
Saranno esposte opere degli autori “storici” che hanno avuto per anni il loro luogo di lavoro all'interno dell'edificio.
Giuseppe Spagnulo riporterà qui uno dei suoi Ferri spezzati, grande scultura orizzontale in ferro schiacciata dal proprio stesso peso;
Paola Brusati restituisce al luogo d'origine un'anima animale, l'ultima nata nella Casa degli Artisti nel 2007, prima dello sgombero. Fa parte di un ciclo di sculture in evacel (poliuretano espanso), leggere e aeree, sospese e in relazione con l'ambiente circostante;
Paul Goodwin installerà sulla fontana del giardino una barca risuonante, una scultura che riprende alcuni dei temi con cui l'autore era alle prese al momento del suo arrivo a Milano, in dialogo con la forma e i materiali costruttivi della casa, sospesa sull'acqua a giocare con i suoi riflessi.
Con loro anche Franco Tripodi, altro frequentatore storico dell'ambiente vivace e coinvolgente che ha animato la Casa per quasi cento anni, autore di un intervento dal titolo Spazio minimo: un disegno tridimensionale realizzato con l'uso di corda e chiodi e che prende forma grazie all'ombra che questi gettano sul muro.
Chiara Pellegrini, che iniziò da giovanissima a frequentare l'ambiente vivace degli studi di scultura e liuteria, porta a passeggio punto di avvistamento, una scultura-struttura mobile modulare fatta di lenti di ingrandimento, che ribaltano la percezione prospettica della realtà.
Accanto a questi vedremo artisti più giovani, sebbene già affermati con una propria poetica, che si esprimono non solo con la scultura ma anche con le arti performative. Si tratta di autori legati dall’esperienza fatta presso la vicina Accademia di Belle Arti di Brera nel corso di Gianni Caravaggio, frequentatore della Casa degli Artisti negli anni Novanta, che lavora oggi, in continuità con l’idea che lì si attuava di trasmissione dialogica dell’Arte.
Simona Andrioletti creerà una cascata di organza che raccoglie e riflette la luce. Affacciata a una finestra del secondo piano della Casa degli artisti ne diventa parte e cerca un dialogo con i passanti;
Bros eseguirà un murales sull'impalcatura che al momento copre la facciata su strada, restituendo un volto e, con esso, la parola all'edificio.
Ryan Contratista espone Aria sublimazione 2012: una lastra di vetro porta su di sé il peso dell'aria circostante, assistiamo dunque a un cambiamento di stato dovuto all'esperienza del contatto tra atmosfere diverse.
Rebecca Moccia installerà una forma parabolica specchiante che da un tetto raccoglierà la luce del sole restituendone le tinte del tramonto per tutto il giorno.
A dialogare con queste esperienze saranno altri giovani, milanesi di adozione, che solo di recente hanno saputo dell'esistenza dell'edificio “Casa degli Artisti” e della sua storia e che autonomamente attraverso la loro pratica artistica vanno alla ricerca proprio di quelle stesse dinamiche produttive di condivisione e contaminazione che hanno animato l'attività che qui ha avuto sede fino al 2007:
Venerdì 23 maggio alle ore 11.00 e alle ore 15.30 presentazione dei video di Patrizia Emma Scialpi, Lucia Barbagallo, Patrizia Bonardi, Chiara Luraghi, Carlo Michele Schirinzi, Iva Kontic;
Sabato 24 maggio alle ore 18.30 Terzo Fuoco, progetto collettivo di ricerca musicale e performativa diretto da Luigi Massari, rimodula una porzione dei giardini antistanti la Casa attraverso una performance acustica che dialoga con la nozione di bivacco.
Domenica 25 maggio Stefano Urkuma De Santis alle ore 19.00 si esibirà in un concerto elettroacustico che ricrea idealmente uno spazio sonoro di osservazione, in cui centrali saranno le registrazioni ambientali dei luoghi adiacenti la Casa degli Artisti.
Per tutta la durata dell'iniziativa sarà esposta la scultura Solido Sonoro (prende il titolo dalla traccia contenuta) di Claudio Corfone : un cubo di compensato che segue la tradizione dei cubi sonori minimali, il cui intento è suonare durante un evento come quando si canta sotto la doccia.
L’Archivio Luciano e Carla Fabro presenterà un regesto iconografico delle edizioni Per l’Arte.
Si tratta di un corposo insieme di testi teorici e cataloghi di esposizioni che, autoprodotti da Jole De Sanna, Luciano Fabro, Hidetoshi Nagasawa e dagli artisti che hanno lavorato con loro in questo spazio, sono una testimonianza dell’intensità e della complessità del lavoro svolto per trent’anni in questo luogo. Uno strumento che ci si augura possa servire a stimolare la curiosità storica dei partecipanti e delle istituzioni.
Sempre nel giardino, e in continuità con l'esperienza ventennale del laboratorio di liuteria nella Casa degli Artisti, si terrà per la prima volta in Italia una maratona di liuteria che vedrà una squadra di giovani allievi della Civica Scuola di liuteria di Milano turnarsi 24ore su 24 al banco da lavoro per costruire un violino in 3 giorni. Gli studenti: Giulio Amato, Nicolas Bonet, Marianna Ercole, Teresa Maino, Valerio Nalin, Giacomo Nibid, Agustein Ouchi Kenshin, Palmiro Pianpiani, Gabriele Pirronitto, Giacomo Rocca, Gino Sfarra e Daniele Tassi lavoreranno coordinati da Pierre Bohr, Stefano Gibertoni e Lorenzo Rossi.
Dalle 10 alle 21, tutti i giorni, in via Cazzaniga sarà attiva la Tavola dei segni, ingorgo artistico, a cura di Edi Sanna: tavola imbandita con attrezzi per l’incisione grafica sulla quale si cimenteranno alcuni artisti insieme ai passanti. Le stampe saranno realizzate sul posto dall’Associazione Milano Printmakers e quelle donate all’Associazione 89/A saranno unite insieme a formare un’unica opera. Vi partecipano gli artisti: Claudia Canavesi, Camilla Cazzaniga, Chiò, Fernanda Fedi, Federica Ferzoco, Fabio Folla, Paolo Gallerani, Linda Grittini, Imaginariaweb, Emmanuel Lestrait, Nicola Mette, Gatto Nero, Chiara Pellegrini, Valeria Persico, Veronique Pozzi, Valeria Sgroi, Attilio Tono e Ale Tortuga.
Sabato 24 maggio, dalle 15.30 alle 17.00 il WWF-Associazione Nostrale propone, nei giardini di via Cazzaniga, il laboratorio naturalistico per bambini di tutte le età La bomba dei semi (è gradita la prenotazione: didattica@nostrale.it). Il WWF è il nuovo “vicino” della Casa degli Artisti in quanto ha da poco trasferito la sede milanese dei propri Uffici nelle Ex Serre presenti nel giardino pubblico (perché risultato vincitore di un bando del Consiglio di zona 1). Il WWF Lombardia è lieto di patrocinare la presente iniziativa, incentrata sulla creatività e mirata alla riqualificazione della Casa degli Artisti, patrimonio importante del quartiere. In particolare, l’adesione alla presente iniziativa s’inserisce nell’ambito della Campagna WWF contro il consumo di suolo che vede il riutilizzo di spazi ed edifici una scelta obbligata (v. Riutilizziamo l’Italia). Il WWF intende valorizzare la natura, anche in città, far conoscere l’importanza degli ecosistemi, da quelli locali a quelli globali e le modalità, individuali e di comunità, per affrontare le problematiche ambientali. La natura ha bisogno di impegno e creatività: durante quasiAPERTO nel giardino sarà allestito un tavolo informativo e sarà aperta, a disposizione di grandi e piccini, la piccola biblioteca WWF.
Domenica 25 maggio alle ore 17 il pubblico è invitato ad ascoltare un recital per violoncello solo di Gianluca Muzzolon che suonerà uno strumento del Settecento di scuola milanese restaurato di recente.
L'occasione vuole essere un momento di riflessione su e intorno a questo edificio storico da troppi anni svuotato di contenuti e abbandonato a se stesso. La Casa degli Artisti fu costruita tra il 1910 e il 1911 per volere di due mecenati milanesi per ospitare studi di artisti. Gli spazi hanno grandi vetrate tutte esposte a nord per sfruttare al meglio la luce indiretta, gli studi dei piani superiori hanno una terrazza che si riteneva indispensabile a un atelier. Dopo l'esproprio da parte dell'allora Podestà è iniziato un periodo di abbandono, conclusosi con l'occupazione nel 1978, e la costituzione dell’Associazione Casa degli artisti nel 1979, da parte di alcuni artisti e critici d'arte: Giuseppe Spagnulo, Hidetoshi Nagasawa, Luciano Fabro, Paola Brusati, Jole De Sanna.
Dopo un imponente lavoro di recupero della struttura, in questi stessi spazi, negli anni a venire, si sono succeduti artisti delle diverse discipline: pittori, scultori, fotografi, scenografi, videomaker e liutai, con spirito di apertura alla città e condivisione della cultura che qui veniva prodotta, attraverso l'organizzazione di mostre, concerti, proiezioni cinematografiche, performance e spettacoli teatrali.
Nel settembre 2007 la Casa è stata sgomberata e da allora è vuota, esposta a incuria e vandalismo, rischia ogni giorno di più di trasformarsi in un rudere irrecuperabile mentre rappresenta un tassello importante della storia civile e culturale della città di Milano.
Ciò che muove l'iniziativa è il desiderio di un confronto tra discipline e generazioni diverse sul fare arte, sulla necessità di spazi di produzione, condivisione e dialogo ma anche sullo spazio fisico, sull'utilizzo delle risorse esistenti e delle potenzialità del territorio. L'Associazione 89/a dà così seguito alla proposta di progetto per la ristrutturazione e nuova gestione della casa consegnato al Comune di Milano nel 2012.
In questa tre giorni, artisti di varie discipline si confrontano intorno a un edificio storico, creato per incentivare e favorire le arti.
Una mostra sarà ospitata nel giardino di via Cazzaniga, visitabile negli orari 8-21.
Saranno esposte opere degli autori “storici” che hanno avuto per anni il loro luogo di lavoro all'interno dell'edificio.
Giuseppe Spagnulo riporterà qui uno dei suoi Ferri spezzati, grande scultura orizzontale in ferro schiacciata dal proprio stesso peso;
Paola Brusati restituisce al luogo d'origine un'anima animale, l'ultima nata nella Casa degli Artisti nel 2007, prima dello sgombero. Fa parte di un ciclo di sculture in evacel (poliuretano espanso), leggere e aeree, sospese e in relazione con l'ambiente circostante;
Paul Goodwin installerà sulla fontana del giardino una barca risuonante, una scultura che riprende alcuni dei temi con cui l'autore era alle prese al momento del suo arrivo a Milano, in dialogo con la forma e i materiali costruttivi della casa, sospesa sull'acqua a giocare con i suoi riflessi.
Con loro anche Franco Tripodi, altro frequentatore storico dell'ambiente vivace e coinvolgente che ha animato la Casa per quasi cento anni, autore di un intervento dal titolo Spazio minimo: un disegno tridimensionale realizzato con l'uso di corda e chiodi e che prende forma grazie all'ombra che questi gettano sul muro.
Chiara Pellegrini, che iniziò da giovanissima a frequentare l'ambiente vivace degli studi di scultura e liuteria, porta a passeggio punto di avvistamento, una scultura-struttura mobile modulare fatta di lenti di ingrandimento, che ribaltano la percezione prospettica della realtà.
Accanto a questi vedremo artisti più giovani, sebbene già affermati con una propria poetica, che si esprimono non solo con la scultura ma anche con le arti performative. Si tratta di autori legati dall’esperienza fatta presso la vicina Accademia di Belle Arti di Brera nel corso di Gianni Caravaggio, frequentatore della Casa degli Artisti negli anni Novanta, che lavora oggi, in continuità con l’idea che lì si attuava di trasmissione dialogica dell’Arte.
Simona Andrioletti creerà una cascata di organza che raccoglie e riflette la luce. Affacciata a una finestra del secondo piano della Casa degli artisti ne diventa parte e cerca un dialogo con i passanti;
Bros eseguirà un murales sull'impalcatura che al momento copre la facciata su strada, restituendo un volto e, con esso, la parola all'edificio.
Ryan Contratista espone Aria sublimazione 2012: una lastra di vetro porta su di sé il peso dell'aria circostante, assistiamo dunque a un cambiamento di stato dovuto all'esperienza del contatto tra atmosfere diverse.
Rebecca Moccia installerà una forma parabolica specchiante che da un tetto raccoglierà la luce del sole restituendone le tinte del tramonto per tutto il giorno.
A dialogare con queste esperienze saranno altri giovani, milanesi di adozione, che solo di recente hanno saputo dell'esistenza dell'edificio “Casa degli Artisti” e della sua storia e che autonomamente attraverso la loro pratica artistica vanno alla ricerca proprio di quelle stesse dinamiche produttive di condivisione e contaminazione che hanno animato l'attività che qui ha avuto sede fino al 2007:
Venerdì 23 maggio alle ore 11.00 e alle ore 15.30 presentazione dei video di Patrizia Emma Scialpi, Lucia Barbagallo, Patrizia Bonardi, Chiara Luraghi, Carlo Michele Schirinzi, Iva Kontic;
Sabato 24 maggio alle ore 18.30 Terzo Fuoco, progetto collettivo di ricerca musicale e performativa diretto da Luigi Massari, rimodula una porzione dei giardini antistanti la Casa attraverso una performance acustica che dialoga con la nozione di bivacco.
Domenica 25 maggio Stefano Urkuma De Santis alle ore 19.00 si esibirà in un concerto elettroacustico che ricrea idealmente uno spazio sonoro di osservazione, in cui centrali saranno le registrazioni ambientali dei luoghi adiacenti la Casa degli Artisti.
Per tutta la durata dell'iniziativa sarà esposta la scultura Solido Sonoro (prende il titolo dalla traccia contenuta) di Claudio Corfone : un cubo di compensato che segue la tradizione dei cubi sonori minimali, il cui intento è suonare durante un evento come quando si canta sotto la doccia.
L’Archivio Luciano e Carla Fabro presenterà un regesto iconografico delle edizioni Per l’Arte.
Si tratta di un corposo insieme di testi teorici e cataloghi di esposizioni che, autoprodotti da Jole De Sanna, Luciano Fabro, Hidetoshi Nagasawa e dagli artisti che hanno lavorato con loro in questo spazio, sono una testimonianza dell’intensità e della complessità del lavoro svolto per trent’anni in questo luogo. Uno strumento che ci si augura possa servire a stimolare la curiosità storica dei partecipanti e delle istituzioni.
Sempre nel giardino, e in continuità con l'esperienza ventennale del laboratorio di liuteria nella Casa degli Artisti, si terrà per la prima volta in Italia una maratona di liuteria che vedrà una squadra di giovani allievi della Civica Scuola di liuteria di Milano turnarsi 24ore su 24 al banco da lavoro per costruire un violino in 3 giorni. Gli studenti: Giulio Amato, Nicolas Bonet, Marianna Ercole, Teresa Maino, Valerio Nalin, Giacomo Nibid, Agustein Ouchi Kenshin, Palmiro Pianpiani, Gabriele Pirronitto, Giacomo Rocca, Gino Sfarra e Daniele Tassi lavoreranno coordinati da Pierre Bohr, Stefano Gibertoni e Lorenzo Rossi.
Dalle 10 alle 21, tutti i giorni, in via Cazzaniga sarà attiva la Tavola dei segni, ingorgo artistico, a cura di Edi Sanna: tavola imbandita con attrezzi per l’incisione grafica sulla quale si cimenteranno alcuni artisti insieme ai passanti. Le stampe saranno realizzate sul posto dall’Associazione Milano Printmakers e quelle donate all’Associazione 89/A saranno unite insieme a formare un’unica opera. Vi partecipano gli artisti: Claudia Canavesi, Camilla Cazzaniga, Chiò, Fernanda Fedi, Federica Ferzoco, Fabio Folla, Paolo Gallerani, Linda Grittini, Imaginariaweb, Emmanuel Lestrait, Nicola Mette, Gatto Nero, Chiara Pellegrini, Valeria Persico, Veronique Pozzi, Valeria Sgroi, Attilio Tono e Ale Tortuga.
Sabato 24 maggio, dalle 15.30 alle 17.00 il WWF-Associazione Nostrale propone, nei giardini di via Cazzaniga, il laboratorio naturalistico per bambini di tutte le età La bomba dei semi (è gradita la prenotazione: didattica@nostrale.it). Il WWF è il nuovo “vicino” della Casa degli Artisti in quanto ha da poco trasferito la sede milanese dei propri Uffici nelle Ex Serre presenti nel giardino pubblico (perché risultato vincitore di un bando del Consiglio di zona 1). Il WWF Lombardia è lieto di patrocinare la presente iniziativa, incentrata sulla creatività e mirata alla riqualificazione della Casa degli Artisti, patrimonio importante del quartiere. In particolare, l’adesione alla presente iniziativa s’inserisce nell’ambito della Campagna WWF contro il consumo di suolo che vede il riutilizzo di spazi ed edifici una scelta obbligata (v. Riutilizziamo l’Italia). Il WWF intende valorizzare la natura, anche in città, far conoscere l’importanza degli ecosistemi, da quelli locali a quelli globali e le modalità, individuali e di comunità, per affrontare le problematiche ambientali. La natura ha bisogno di impegno e creatività: durante quasiAPERTO nel giardino sarà allestito un tavolo informativo e sarà aperta, a disposizione di grandi e piccini, la piccola biblioteca WWF.
Domenica 25 maggio alle ore 17 il pubblico è invitato ad ascoltare un recital per violoncello solo di Gianluca Muzzolon che suonerà uno strumento del Settecento di scuola milanese restaurato di recente.
L'occasione vuole essere un momento di riflessione su e intorno a questo edificio storico da troppi anni svuotato di contenuti e abbandonato a se stesso. La Casa degli Artisti fu costruita tra il 1910 e il 1911 per volere di due mecenati milanesi per ospitare studi di artisti. Gli spazi hanno grandi vetrate tutte esposte a nord per sfruttare al meglio la luce indiretta, gli studi dei piani superiori hanno una terrazza che si riteneva indispensabile a un atelier. Dopo l'esproprio da parte dell'allora Podestà è iniziato un periodo di abbandono, conclusosi con l'occupazione nel 1978, e la costituzione dell’Associazione Casa degli artisti nel 1979, da parte di alcuni artisti e critici d'arte: Giuseppe Spagnulo, Hidetoshi Nagasawa, Luciano Fabro, Paola Brusati, Jole De Sanna.
Dopo un imponente lavoro di recupero della struttura, in questi stessi spazi, negli anni a venire, si sono succeduti artisti delle diverse discipline: pittori, scultori, fotografi, scenografi, videomaker e liutai, con spirito di apertura alla città e condivisione della cultura che qui veniva prodotta, attraverso l'organizzazione di mostre, concerti, proiezioni cinematografiche, performance e spettacoli teatrali.
Nel settembre 2007 la Casa è stata sgomberata e da allora è vuota, esposta a incuria e vandalismo, rischia ogni giorno di più di trasformarsi in un rudere irrecuperabile mentre rappresenta un tassello importante della storia civile e culturale della città di Milano.
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