Sarah Revoltella. Il re nudo - Performance
Dal 21 Giugno 2022 al 21 Giugno 2022
Milano
Luogo: Fondazione Mudima
Indirizzo: Via Tadino 26
Orari: ore 18:30
Telefono per informazioni: +39 02.29409633
E-Mail info: info@mudima.net
Sito ufficiale: http://www.mudima.net
Fondazione Mudima è lieta di presentare la performance di Sarah Revoltella Il re nudo che avrà luogo il 21 giugno alle ore 18:30, in occasione della Milano Fashion Week Men’s. L’azione allude alla condizione attuale in cui molte delle narrazioni mainstream sono frutto del continuo rimescolamento di fatti reali e di menzogne, che è finalizzato a manipolare la percezione degli eventi e orientare le nostre scelte sia personali che collettive. L’evento è corredato da un testo critico di Daniele Capra.
Revoltella prende ispirazione dalla celebre fiaba di Hans Christian Andersen – nella quale si palesa la totale incongruenza tra le affermazioni ufficiali e i dati oggettivi registrati dai presenti – per evidenziare lo scollamento politico tra la solennità dei proclami e la drammatica situazione di nudità che caratterizza il nostro paese. Ne Il re nudo l’artista sottolinea infatti, in modo grottesco, la profonda scissione tra le dichiarazioni sempre più assurde ed enfatiche rese dalla classe dirigente, e una nazione continuamente in crisi, sempre più cristallizzata nel suo gomitolo di bugie.
Nella performance il protagonista è nudo con una corona in testa, aspetto che rimanda iconograficamente alla Torre di Babele dipinta da Pieter Bruegel, realizzata in tessuti pregiati e pietre preziose. L’uomo cammina con aria solenne, mantre intorno a lui un capannello di persone lo osservano esterrefatte. Mischiati tra il pubblico degli attori commentano i vestiti immaginari del personaggio, pontificando sulle meraviglie politiche e sociali che egli compirà, addobbato con tanta magnificenza. Le parole degli attori rimandano al tema del desiderio che troppo spesso pervade gli individui smaniosi di credere in qualcosa, amplificando da un lato l’inconsistenza delle proposte vaghe e superficiali che cadono dall’alto casualmente, e, dall’altro, l’impossibilità concreta di attuare tali proposte da parte degli stessi soggetti politici.
Il re nudo è così allusivo dell’allucinazione collettiva dei nostri giorni, in cui i media decretano la realtà delle cose che di fatto non avvengono o che avvengono solo nella realtà virtuale sancita dagli stessi mezzi informativi, in un devastante gioco di specchi che rimanda e alimenta eternamente se stesso. Come scrive nel testo Daniele Capra, “in modo paradossale Revoltella ironizza e denuncia l’uso che il potere e le classi dirigenti fanno dell’informazione, grazie a continue manipolazioni, distorsioni e falsificazioni. Così, mentre anche coloro che potrebbero rivelare le evidenti bugie finiscono per credere alle proprie menzogne, la realtà viene sempre più volontariamente mescolata a eventi finzionali, rendendo l’autentico difficilmente percepibile. L’artista rivela così in modo tagliente come il profumo leggero e fragrante della verità sia ormai irriconoscibile, quando per lungo tempo si rimane in mezzo alle roboanti essenze distillate da sofisticate mani manipolatrici”.
La corona impiegata in scena è realizzato dalla stilista Elena Corner in occasione della Fashion Week milanese.
Sarah Revoltella è un’artista, regista e scrittrice. La sua pratica è mirata ad affrontare temi connessi alla politica, al conflitto e all’analisi sociale. Tra le sue recenti personali Stelle e Conflitti, a cura di Giacinto di Pietrantonio, Complesso dell’Ospedaletto, Venezia; Stelle e Conflitti, a cura di Efisio Carbone, Museo Macc, Calasetta; You may say I’m a dreamer, a cura di Claudia Melis and Chiara Peru, Museo Nivola, Orani; Io Combatto, a cura di Olga Gambari e Fortunato D’Amico, Arsenale, Venezia, e Archivio Centrale di Stato, Roma. Ha realizzato progetti con Cittadellarte, Fondazione Pistoletto, Neon Campobase, Bologna, Ca’ Foscari Science Gallery, Venezia. La sua installazione Labirinto per gatti è esposta in permanenza presso lo Spazio Thetis a Venezia. Nel 2018 ha pubblicato per Stampa Alternativa il romanzo Antimonio. Manualetto rivoluzionario e nel 2010 per ZeL Edizioni l’antologia di racconti Macedonia da cui ha tratto e diretto il film Il cerchio rotto.
Revoltella prende ispirazione dalla celebre fiaba di Hans Christian Andersen – nella quale si palesa la totale incongruenza tra le affermazioni ufficiali e i dati oggettivi registrati dai presenti – per evidenziare lo scollamento politico tra la solennità dei proclami e la drammatica situazione di nudità che caratterizza il nostro paese. Ne Il re nudo l’artista sottolinea infatti, in modo grottesco, la profonda scissione tra le dichiarazioni sempre più assurde ed enfatiche rese dalla classe dirigente, e una nazione continuamente in crisi, sempre più cristallizzata nel suo gomitolo di bugie.
Nella performance il protagonista è nudo con una corona in testa, aspetto che rimanda iconograficamente alla Torre di Babele dipinta da Pieter Bruegel, realizzata in tessuti pregiati e pietre preziose. L’uomo cammina con aria solenne, mantre intorno a lui un capannello di persone lo osservano esterrefatte. Mischiati tra il pubblico degli attori commentano i vestiti immaginari del personaggio, pontificando sulle meraviglie politiche e sociali che egli compirà, addobbato con tanta magnificenza. Le parole degli attori rimandano al tema del desiderio che troppo spesso pervade gli individui smaniosi di credere in qualcosa, amplificando da un lato l’inconsistenza delle proposte vaghe e superficiali che cadono dall’alto casualmente, e, dall’altro, l’impossibilità concreta di attuare tali proposte da parte degli stessi soggetti politici.
Il re nudo è così allusivo dell’allucinazione collettiva dei nostri giorni, in cui i media decretano la realtà delle cose che di fatto non avvengono o che avvengono solo nella realtà virtuale sancita dagli stessi mezzi informativi, in un devastante gioco di specchi che rimanda e alimenta eternamente se stesso. Come scrive nel testo Daniele Capra, “in modo paradossale Revoltella ironizza e denuncia l’uso che il potere e le classi dirigenti fanno dell’informazione, grazie a continue manipolazioni, distorsioni e falsificazioni. Così, mentre anche coloro che potrebbero rivelare le evidenti bugie finiscono per credere alle proprie menzogne, la realtà viene sempre più volontariamente mescolata a eventi finzionali, rendendo l’autentico difficilmente percepibile. L’artista rivela così in modo tagliente come il profumo leggero e fragrante della verità sia ormai irriconoscibile, quando per lungo tempo si rimane in mezzo alle roboanti essenze distillate da sofisticate mani manipolatrici”.
La corona impiegata in scena è realizzato dalla stilista Elena Corner in occasione della Fashion Week milanese.
Sarah Revoltella è un’artista, regista e scrittrice. La sua pratica è mirata ad affrontare temi connessi alla politica, al conflitto e all’analisi sociale. Tra le sue recenti personali Stelle e Conflitti, a cura di Giacinto di Pietrantonio, Complesso dell’Ospedaletto, Venezia; Stelle e Conflitti, a cura di Efisio Carbone, Museo Macc, Calasetta; You may say I’m a dreamer, a cura di Claudia Melis and Chiara Peru, Museo Nivola, Orani; Io Combatto, a cura di Olga Gambari e Fortunato D’Amico, Arsenale, Venezia, e Archivio Centrale di Stato, Roma. Ha realizzato progetti con Cittadellarte, Fondazione Pistoletto, Neon Campobase, Bologna, Ca’ Foscari Science Gallery, Venezia. La sua installazione Labirinto per gatti è esposta in permanenza presso lo Spazio Thetis a Venezia. Nel 2018 ha pubblicato per Stampa Alternativa il romanzo Antimonio. Manualetto rivoluzionario e nel 2010 per ZeL Edizioni l’antologia di racconti Macedonia da cui ha tratto e diretto il film Il cerchio rotto.
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