Simone Monsi. New Blabs on Clouds and Planes

Simone Monsi, Capitolo finale, 2016, installation view, stampa digitale su cotone, imbottitura, MDF
Dal 20 Giugno 2018 al 14 Settembre 2018
Milano
Luogo: Spazio Leonardo
Indirizzo: via della Liberazione 16/a
Telefono per informazioni: +39 339 17 14 400
E-Mail info: info@unagalleria.com
Sito ufficiale: http://www.leonardoassicurazioni.it/
UNA presenta al pubblico la mostra personale di Simone Monsi: New Blabs on Clouds and Planes, secondo appuntamento del programma espositivo annuale in collaborazione con Spazio Leonardo, il nuovo contenitore di Leonardo Assicurazioni - Generali Milano Liberazione.
Il progetto site-specific sviluppato da Monsi per la Gallery di Spazio Leonardo parte dall’osservazione di fenomeni atmosferici anomali, causati dall’eccessivo inquinamento derivante dall’intervento umano sull’ambiente, e dalla loro percezione mediata da internet.
La mostra comprende un nuovo ciclo di Transparent Word Banner, lievi strutture in plexiglass colorato che riportano frasi tratte dal dibattito mediatico sulla modificazione climatica, e alcune sculture della serie Capitolo Finale, soffici totem-mano di stoffa tappezzate da immagini collezionate seguendo l’hashtag #sunsetporn, in cui compaiono tramonti tanto belli, quanto innaturali.
In occasione della mostra, verrà prodotto un catalogo con un testo critico di Rossella Farinotti e le installation view del progetto site-specific.
“L’azione visiva di Simone Monsi rielabora messaggi diffusi e scovati su Internet. L’artista si riappropria di immagini di diverse tipologie, che raccoglie ossessivamente per una catalogazione personale, con un metodo quasi induttivo: dal generale al particolare. Monsi è attratto dal pensiero collettivo, che rende intimo, portandolo a sé e re-indicizzandolo come una pacata, quasi piacevole, denuncia critica. Questo avviene attraverso la messa in gioco di rielaborazioni visive puramente estetiche. Come rendere appetibile, chiaro e sintetico un pensiero buttato in rete e confuso tra gli altri, che, in realtà rappresenta qualcosa di tragico, denso e, di fatto, comune?” (Rossella Farinotti)
Simone Monsi (*1988) ha conseguito un MFA presso Goldsmiths University di Londra nel 2016, attualmente vive e lavora a Milano. Tra le mostre a cui ha partecipato si segnalano: Refresh02 – #LAYERS. Contemporary Art in the Digital Era, a cura di Fabio Paris e organizzata da iMAL, La Raffinerie, Bruxelles, 2018; Hyper-Faded Ordinary Life. Simone Monsi e Lucia Cristiani, a cura di Carlo Sala, TRA Treviso Ricerca Arte, Treviso, 2018; Deposito d’Arte Italiana Presente, a cura di Ilaria Bonacossa e Vittoria Martini, Artissima, Torino, 2017; Utopias are more or less fascistic, a cura di Roxane Bovet, Nicolas Krupp, Basilea, 2017; Spero che questo trasloco sia l’ultimo (solo show), Placentia Arte, Piacenza, 2017; Cyphoria, a cura di Domenico Quaranta, 16a Quadriennale d’arte, Roma, 2016. Nel 2018 è risultato vincitore del bando promosso da Regione Piemonte-Direzione Agricoltura in collaborazione con Artissima per l'ideazione dell’immagine coordinata dello Spazio Regione Piemonte nell’ambito della 52a edizione di Vinitaly, Verona. Nel 2017 ha vinto il Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee, Pieve di Soligo (TV) e ha ricevuto una menzione speciale della giuria al CARIOCA KIDS Prize, Artissima, Torino.
La mostra comprende un nuovo ciclo di Transparent Word Banner, lievi strutture in plexiglass colorato che riportano frasi tratte dal dibattito mediatico sulla modificazione climatica, e alcune sculture della serie Capitolo Finale, soffici totem-mano di stoffa tappezzate da immagini collezionate seguendo l’hashtag #sunsetporn, in cui compaiono tramonti tanto belli, quanto innaturali.
In occasione della mostra, verrà prodotto un catalogo con un testo critico di Rossella Farinotti e le installation view del progetto site-specific.
“L’azione visiva di Simone Monsi rielabora messaggi diffusi e scovati su Internet. L’artista si riappropria di immagini di diverse tipologie, che raccoglie ossessivamente per una catalogazione personale, con un metodo quasi induttivo: dal generale al particolare. Monsi è attratto dal pensiero collettivo, che rende intimo, portandolo a sé e re-indicizzandolo come una pacata, quasi piacevole, denuncia critica. Questo avviene attraverso la messa in gioco di rielaborazioni visive puramente estetiche. Come rendere appetibile, chiaro e sintetico un pensiero buttato in rete e confuso tra gli altri, che, in realtà rappresenta qualcosa di tragico, denso e, di fatto, comune?” (Rossella Farinotti)
Simone Monsi (*1988) ha conseguito un MFA presso Goldsmiths University di Londra nel 2016, attualmente vive e lavora a Milano. Tra le mostre a cui ha partecipato si segnalano: Refresh02 – #LAYERS. Contemporary Art in the Digital Era, a cura di Fabio Paris e organizzata da iMAL, La Raffinerie, Bruxelles, 2018; Hyper-Faded Ordinary Life. Simone Monsi e Lucia Cristiani, a cura di Carlo Sala, TRA Treviso Ricerca Arte, Treviso, 2018; Deposito d’Arte Italiana Presente, a cura di Ilaria Bonacossa e Vittoria Martini, Artissima, Torino, 2017; Utopias are more or less fascistic, a cura di Roxane Bovet, Nicolas Krupp, Basilea, 2017; Spero che questo trasloco sia l’ultimo (solo show), Placentia Arte, Piacenza, 2017; Cyphoria, a cura di Domenico Quaranta, 16a Quadriennale d’arte, Roma, 2016. Nel 2018 è risultato vincitore del bando promosso da Regione Piemonte-Direzione Agricoltura in collaborazione con Artissima per l'ideazione dell’immagine coordinata dello Spazio Regione Piemonte nell’ambito della 52a edizione di Vinitaly, Verona. Nel 2017 ha vinto il Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee, Pieve di Soligo (TV) e ha ricevuto una menzione speciale della giuria al CARIOCA KIDS Prize, Artissima, Torino.
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