Stefano Bressani. HYPER HEROES. From the deepest web world space
Dal 09 Maggio 2024 al 09 Giugno 2024
Milano
Luogo: MA-EC Gallery
Indirizzo: Via Santa Maria Valle 2
Orari: dal martedì al venerdì 10.00-13.00 e 15.00-19.00; sabato 15.00-19.00
Telefono per informazioni: +39 02 39831335
E-Mail info: info.milanart@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.ma-ec.it
Giovedì 9 maggio alle ore 18 verrà inaugurata alla MA-EC Gallery HYPER HEROES. From the deepest web world space, mostra personale di Stefano Bressani.
HYPER HEROES è uno spot mono formato di opere di colori e forme che catturano lo spettatore, un frattale di forme e concetti in cui ci si può perdere, un luogo in cui puoi entrare e uscire, passando da un parametro figurativo ad uno informale senza alcun punto di riferimento, una sorta di disorientamento programmato che invoglia il tatto e tutti i sensi contemporaneamente.
Girando lo sguardo tra le opere dalle teste grandi e il corpo piccolo, dalle grandi mani e gli occhi stucchevoli, spicca l’opera più importante di tutte, quella che volutamente Bressani ha lasciato fuori da questa tortura di forme. FLASH ci riporta all’ordine facendoci cadere con i piedi per terra, tra la coerenza dell’uomo Stefano Bressani e le incoerenze dell’Artista.
Il Capo della Mostra, la figura più grande resa a scultura che vigila adirata al senso della vita quasi come volersi riprendere il tempo perduto. Il vero gioco si posa su un cambio di direzione inaspettato, dove l’anima di un fumetto romantico come quello uscito dal cappello di Gardner Fox e dalle mani del disegnatore Harry Lampert nel 1940, vuole riprendersi tutto. Proprio lui che, abituato a vivere ad una velocità IPER sonica si vede essere l’unico rimasto vecchio, paradossalmente a sorvegliare una scolaresca di bambini, che a differenza sua, sono tornati a giocare con sé stessi. Se vi abbandonate alle immagini, lasciatevi disorientare dai concetti, cedete gli occhi a ciò che non va spiegato perché è bello che l’Arte possa esprimersi, prima di tutto, secondo una “non logica” che ha una logica: si chiamano idee, e le idee devono essere necessariamente frutto di un pensiero rispettabile e rispettato, un pensiero che sa generare una storia da raccontare. Ognuno uscirà con una opinione e forse un proposito, perché nella vita di ognuno di noi, tutti possiamo ambire ad essere promossi da “super” ad “iper”. Si lascia a voi la conclusione della storia con un suggerimento: forse non importa a quale velocità decidiate di correre, forse l’importante è capire che ogni viaggio lascia un senso profondo, ed anche in questo, forse, ognuno ha avuto la possibilità di iniziare ad essere un super eroe per la propria vita e un iper eroe per la vita degli altri.
“Questa mia nuova mostra, afferma Stefano Bressani, è un PROGETTO che spiega, tra le trame dei miei tessuti, l’importanza del senso del tempo legato al paradosso del vivere dell’uomo moderno in un sistema che, fuori controllo, ci ha inghiottiti. Forse è una provocazione, ma ancor più ne è la mia visione analitica, che prende forma da un pensiero e si palesa attraverso le mie mani per arrivare agli occhi delle persone. Se con il mio progetto di Kaotika affrontavo qualche anno fa il tema del caos urbano in una coraggiosa e tenebrosa visione de-saturata dal colore e drammatica, questa volta voglio giocare come i bambini, in un periodo storico che sicuramente ha più bisogno di svago e ilarità, senza però perdere la consapevolezza di essere adulto”.
Stefano Bressani è un Artista poliedrico, un generatore creativo di contenuti e Maestro di una Tecnica riconosciuta “unica” nel Panorama dell’Arte contemporanea.
I temi fondamentali del suo lavoro sono il riciclo e la sostenibilità per l’ambiente, osservati secondo la ricerca e l’innovazione che gli hanno permesso in questi anni, di affermarsi per la sua cifra stilistica, riuscendo a coniugare lo Stile appunto nei più disparati settori che hanno come indelebile punto di riferimento la parola “ARTE”.
I tessuti degli abiti acquistati sono scelti con la stessa accuratezza di uno Chef stellato, le trame delle campiture che vengono posizionate sulle sue sculture riportano alla anatomia e alla fisiognomica, per poi essere posizionate in un unico blocco, inciso e modellato, con la stessa precisione che richiede la chirurgia estetica. L’effetto finale di ogni creazione di Bressani accompagna chi osserva in un Mondo parallelo fatto di magia, dove le campiture decise e piene di colore si spingono sulla terza dimensione incontrando la complicità della luce che ne definisce la moltitudine di infiniti piani, creando un gioco di morbidezze che l’occhio desidera esplorare con curiosità, risultato di una esperienza tecnica inattaccabile, resa ancora più forte dai concetti che il Maestro ha saputo esprimere con assoluta coerenza in tutto l’arco del suo percorso.
È proprio dentro il suo “Pianeta delle Stoffe”, in cui è solito invitare i suoi spettatori, che Bressani unisce il tratto figurativo a quello informale attraverso l’interpretazione di concetti in continua collisione logica tra loro ma che, attraverso l’elemento del “chiodo”, trovano spazio nel rigore di una materia plasmata, che dal rilievo di una tecnica plastica passa alla filosofia di un incanto che ammicca alla curiosità di chiunque si avvicini.
Arrivato al Mondo dell’Arte da autodidatta, come Leonardo, con le dovute proporzioni, Bressani ha inventato ed ha saputo abbinare la formazione tecnica a quella onirica, affinando e sperimentando. In questi anni colmi di Progetti, tra i più disparati, l’Artista ha affrontato il Design, la Moda, la Architettura, la Musica, il Cibo e la Storia e la Fotografia.
Oggi non è più la sua Tecnica a farne presentazione, sono la Scomposizione e ricomposizione delle forme che riportano al suo modo di interpretare la sua realtà.
Le Opere di Bressani sono apprezzate in collezioni Pubbliche e private, in Italia e all’estero, tra Musei e Luoghi espositivi Istituzionali; diversi gli attestati di merito fanno parte della sua ricca e varia biografia, tra cui la Benemerenza della sua Città Pavia conferitagli per meriti artistici.
HYPER HEROES è uno spot mono formato di opere di colori e forme che catturano lo spettatore, un frattale di forme e concetti in cui ci si può perdere, un luogo in cui puoi entrare e uscire, passando da un parametro figurativo ad uno informale senza alcun punto di riferimento, una sorta di disorientamento programmato che invoglia il tatto e tutti i sensi contemporaneamente.
Girando lo sguardo tra le opere dalle teste grandi e il corpo piccolo, dalle grandi mani e gli occhi stucchevoli, spicca l’opera più importante di tutte, quella che volutamente Bressani ha lasciato fuori da questa tortura di forme. FLASH ci riporta all’ordine facendoci cadere con i piedi per terra, tra la coerenza dell’uomo Stefano Bressani e le incoerenze dell’Artista.
Il Capo della Mostra, la figura più grande resa a scultura che vigila adirata al senso della vita quasi come volersi riprendere il tempo perduto. Il vero gioco si posa su un cambio di direzione inaspettato, dove l’anima di un fumetto romantico come quello uscito dal cappello di Gardner Fox e dalle mani del disegnatore Harry Lampert nel 1940, vuole riprendersi tutto. Proprio lui che, abituato a vivere ad una velocità IPER sonica si vede essere l’unico rimasto vecchio, paradossalmente a sorvegliare una scolaresca di bambini, che a differenza sua, sono tornati a giocare con sé stessi. Se vi abbandonate alle immagini, lasciatevi disorientare dai concetti, cedete gli occhi a ciò che non va spiegato perché è bello che l’Arte possa esprimersi, prima di tutto, secondo una “non logica” che ha una logica: si chiamano idee, e le idee devono essere necessariamente frutto di un pensiero rispettabile e rispettato, un pensiero che sa generare una storia da raccontare. Ognuno uscirà con una opinione e forse un proposito, perché nella vita di ognuno di noi, tutti possiamo ambire ad essere promossi da “super” ad “iper”. Si lascia a voi la conclusione della storia con un suggerimento: forse non importa a quale velocità decidiate di correre, forse l’importante è capire che ogni viaggio lascia un senso profondo, ed anche in questo, forse, ognuno ha avuto la possibilità di iniziare ad essere un super eroe per la propria vita e un iper eroe per la vita degli altri.
“Questa mia nuova mostra, afferma Stefano Bressani, è un PROGETTO che spiega, tra le trame dei miei tessuti, l’importanza del senso del tempo legato al paradosso del vivere dell’uomo moderno in un sistema che, fuori controllo, ci ha inghiottiti. Forse è una provocazione, ma ancor più ne è la mia visione analitica, che prende forma da un pensiero e si palesa attraverso le mie mani per arrivare agli occhi delle persone. Se con il mio progetto di Kaotika affrontavo qualche anno fa il tema del caos urbano in una coraggiosa e tenebrosa visione de-saturata dal colore e drammatica, questa volta voglio giocare come i bambini, in un periodo storico che sicuramente ha più bisogno di svago e ilarità, senza però perdere la consapevolezza di essere adulto”.
Stefano Bressani è un Artista poliedrico, un generatore creativo di contenuti e Maestro di una Tecnica riconosciuta “unica” nel Panorama dell’Arte contemporanea.
I temi fondamentali del suo lavoro sono il riciclo e la sostenibilità per l’ambiente, osservati secondo la ricerca e l’innovazione che gli hanno permesso in questi anni, di affermarsi per la sua cifra stilistica, riuscendo a coniugare lo Stile appunto nei più disparati settori che hanno come indelebile punto di riferimento la parola “ARTE”.
I tessuti degli abiti acquistati sono scelti con la stessa accuratezza di uno Chef stellato, le trame delle campiture che vengono posizionate sulle sue sculture riportano alla anatomia e alla fisiognomica, per poi essere posizionate in un unico blocco, inciso e modellato, con la stessa precisione che richiede la chirurgia estetica. L’effetto finale di ogni creazione di Bressani accompagna chi osserva in un Mondo parallelo fatto di magia, dove le campiture decise e piene di colore si spingono sulla terza dimensione incontrando la complicità della luce che ne definisce la moltitudine di infiniti piani, creando un gioco di morbidezze che l’occhio desidera esplorare con curiosità, risultato di una esperienza tecnica inattaccabile, resa ancora più forte dai concetti che il Maestro ha saputo esprimere con assoluta coerenza in tutto l’arco del suo percorso.
È proprio dentro il suo “Pianeta delle Stoffe”, in cui è solito invitare i suoi spettatori, che Bressani unisce il tratto figurativo a quello informale attraverso l’interpretazione di concetti in continua collisione logica tra loro ma che, attraverso l’elemento del “chiodo”, trovano spazio nel rigore di una materia plasmata, che dal rilievo di una tecnica plastica passa alla filosofia di un incanto che ammicca alla curiosità di chiunque si avvicini.
Arrivato al Mondo dell’Arte da autodidatta, come Leonardo, con le dovute proporzioni, Bressani ha inventato ed ha saputo abbinare la formazione tecnica a quella onirica, affinando e sperimentando. In questi anni colmi di Progetti, tra i più disparati, l’Artista ha affrontato il Design, la Moda, la Architettura, la Musica, il Cibo e la Storia e la Fotografia.
Oggi non è più la sua Tecnica a farne presentazione, sono la Scomposizione e ricomposizione delle forme che riportano al suo modo di interpretare la sua realtà.
Le Opere di Bressani sono apprezzate in collezioni Pubbliche e private, in Italia e all’estero, tra Musei e Luoghi espositivi Istituzionali; diversi gli attestati di merito fanno parte della sua ricca e varia biografia, tra cui la Benemerenza della sua Città Pavia conferitagli per meriti artistici.
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