Vasi comunicanti. Chiare, fresche et dolci acque
Dal 10 Aprile 2013 al 12 Maggio 2013
Milano
Luogo: Acquario Civico
Indirizzo: viale Gadio 2
Orari: da martedì a domenica 9.30-12.30/ 14.30-17.30
Curatori: Giovanni Pelloso
Enti promotori:
- Comune di Milano
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 88465750
E-Mail info: info@acquariocivicomilano.eu
Sito ufficiale: http://www.acquariocivicomilano.eu
Il 20 dicembre 2010 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato all’unanimità la risolu- zione intitolata “Anno internazionale della cooperazione nel settore idrico – 2013”
La bozza della risoluzione è stata elaborata sulla base delle precedenti risoluzioni sull’acqua dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, e sulla base della Dichiarazione sull’acqua di Dušanbe riguardante l’attuazione del Decennio Internazionale dell’Acqua, “Water for Life”, 2005- 2015.
La risoluzione sottolinea l’importanza cruciale dell’acqua nei processi di sviluppo sostenibi-
le, inclusa l’integrità dell’ambiente e l’eliminazione della povertà e della fame. L’acqua è inoltre indispensabile per la salute e il benessere delle persone ed è elemento essenziale per il raggiun- gimento degli obiettivi di sviluppo del millennio. Nella risoluzione, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite esprime la propria preoccupazione per i risultati lenti e discontinui legati al raggiun- gimento dell’obiettivo di dimezzare la percentuale delle persone che non hanno accesso all’ac- qua potabile ed ai servizi igienici di base, specie considerando le preoccupazioni destate dai cambiamenti climatici e altri fattori per le loro ripercussioni sulla quantità e qualità delle risorse idriche.
Per accelerare il raggiungimento degli obiettivi internazionalmente riconosciuti riguardanti le risorse idriche, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2013 “Anno internazio- nale per la cooperazione nel settore idrico” invitando il Segretario Generale, in collaborazione con UN-Water, a prendere le misure necessarie all’organizzazione delle attività dedicate a questo Anno internazionale e a sviluppare proposte a tutti i livelli affinché gli Stati membri lo sostengano con iniziative concrete.
Un intelligente utilizzo dell’acqua e una sua distribuzione più uniforme, in modo che le fonti di ap- provvigionamento non siano concentrate esclusivamente in alcuni punti del pianeta, potrà porta- re ad una minore mortalità e a una salvaguardia degli ecosistemi presenti sul nostro pianeta.
L’Anno Internazionale della cooperazione nel settore idrico costituisce una preziosa opportunità di sensibilizzazione sull’importanza di aumentare le opportunità di accesso all’acqua da parte di tutta la popolazione mondiale.
L’acqua, un tema pressoché universale e strettamente legato alla vita stessa. L’acqua, compo- sto legato alla vita degli individui e del pianeta. L’acqua, che entra in mille modi nella nostra vita. Ci avvolge e culla prima ancora della nostra venuta al mondo. Noi stessi, come milioni di altri organismi, siamo fatti principalmente di acqua. Il nostro pianeta, nonostante in nome, è coperto per più del 70% di acqua. La vita sulla Terra è nata dall’acqua. L’esperimento di Miller-Urey ricreò determinate condizioni ambientali che si pensava fossero presenti nel tempo primordiale della formazione della Terra stessa. Partì dal presupposto che in quell’atmosfera non ci fosse ossige- no libero, quanto piuttosto idrogeno, l’elemento più abbondante dell’universo, e altri gas quali metano (CH4) e ammoniaca (NH3), oltre ad acqua (H2O). Con queste condizioni ed in presenza di una fonte di energia, come i fulmini o la radiazione solare, si sarebbero potute originare (se- condo gli scienziati Oparin e Haldane) molecole più complesse. È poi da notare che il tempo a disposizione perché si potessero verificare le giuste reazioni chimiche era, nella Terra primordiale, di milioni di anni. L’acqua entra nella formazione di tutti gli organismi viventi e ne è la componen- te più abbondante. Inoltre condiziona in modo determinante la vita sul nostro pianeta a causa di certe sue peculiari proprietà e per la sua presenza abbondante.
Condiziona anche la vita di relazione dell’Umanità. Basta pensare alla necessità dell’acqua da bere, all’acqua per l’agricoltura, all’acqua per l’industria, allo sfruttamento come fonte di energia e come mezzo di trasporto (le grandi vie d’acqua e il mare che permettono spostamenti rela- tivamente rapidi e a basso costo). L’acqua che distrugge con la sua immane energia le opere dell’uomo e modifica in continuazione la superficie della terra, l’acqua che salva vite di organi- smi, l’acqua che pervade il mondo organico e inorganico. L’acqua che è sempre presente nella nostra mente e nei nostri pensieri. “L’acqua, anche spogliata dagli abbellimenti simbolici, della sua associazione con la purezza, l’anima, la maternità, la vita e la giovinezza; anche quando la riduciamo a un fenomeno di laboratorio, chimico o gelogico che sia; molecola a prima vista molto semplice, nondimeno l’acqua lancia alla scienza sfide difficili, ma l’acqua continua ad affascinarci.” Un tema estremamente calzante sia come connubio acqua-vita, acqua-Terra, acqua-Universo sia come connubio acqua-Acquario.
Il tutto è visto attraverso l’obiettivo di Federico Basso, Alessandro Busci, Giovanni Frangi, Pao- lo Manazza, Mauro Mariani, Gian Marco Pozzoli, Stefano Raffa, Mauro Santoro, Barbara Silbe, Cecilia Tamplenizza e Mario Washington.
La bozza della risoluzione è stata elaborata sulla base delle precedenti risoluzioni sull’acqua dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, e sulla base della Dichiarazione sull’acqua di Dušanbe riguardante l’attuazione del Decennio Internazionale dell’Acqua, “Water for Life”, 2005- 2015.
La risoluzione sottolinea l’importanza cruciale dell’acqua nei processi di sviluppo sostenibi-
le, inclusa l’integrità dell’ambiente e l’eliminazione della povertà e della fame. L’acqua è inoltre indispensabile per la salute e il benessere delle persone ed è elemento essenziale per il raggiun- gimento degli obiettivi di sviluppo del millennio. Nella risoluzione, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite esprime la propria preoccupazione per i risultati lenti e discontinui legati al raggiun- gimento dell’obiettivo di dimezzare la percentuale delle persone che non hanno accesso all’ac- qua potabile ed ai servizi igienici di base, specie considerando le preoccupazioni destate dai cambiamenti climatici e altri fattori per le loro ripercussioni sulla quantità e qualità delle risorse idriche.
Per accelerare il raggiungimento degli obiettivi internazionalmente riconosciuti riguardanti le risorse idriche, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2013 “Anno internazio- nale per la cooperazione nel settore idrico” invitando il Segretario Generale, in collaborazione con UN-Water, a prendere le misure necessarie all’organizzazione delle attività dedicate a questo Anno internazionale e a sviluppare proposte a tutti i livelli affinché gli Stati membri lo sostengano con iniziative concrete.
Un intelligente utilizzo dell’acqua e una sua distribuzione più uniforme, in modo che le fonti di ap- provvigionamento non siano concentrate esclusivamente in alcuni punti del pianeta, potrà porta- re ad una minore mortalità e a una salvaguardia degli ecosistemi presenti sul nostro pianeta.
L’Anno Internazionale della cooperazione nel settore idrico costituisce una preziosa opportunità di sensibilizzazione sull’importanza di aumentare le opportunità di accesso all’acqua da parte di tutta la popolazione mondiale.
L’acqua, un tema pressoché universale e strettamente legato alla vita stessa. L’acqua, compo- sto legato alla vita degli individui e del pianeta. L’acqua, che entra in mille modi nella nostra vita. Ci avvolge e culla prima ancora della nostra venuta al mondo. Noi stessi, come milioni di altri organismi, siamo fatti principalmente di acqua. Il nostro pianeta, nonostante in nome, è coperto per più del 70% di acqua. La vita sulla Terra è nata dall’acqua. L’esperimento di Miller-Urey ricreò determinate condizioni ambientali che si pensava fossero presenti nel tempo primordiale della formazione della Terra stessa. Partì dal presupposto che in quell’atmosfera non ci fosse ossige- no libero, quanto piuttosto idrogeno, l’elemento più abbondante dell’universo, e altri gas quali metano (CH4) e ammoniaca (NH3), oltre ad acqua (H2O). Con queste condizioni ed in presenza di una fonte di energia, come i fulmini o la radiazione solare, si sarebbero potute originare (se- condo gli scienziati Oparin e Haldane) molecole più complesse. È poi da notare che il tempo a disposizione perché si potessero verificare le giuste reazioni chimiche era, nella Terra primordiale, di milioni di anni. L’acqua entra nella formazione di tutti gli organismi viventi e ne è la componen- te più abbondante. Inoltre condiziona in modo determinante la vita sul nostro pianeta a causa di certe sue peculiari proprietà e per la sua presenza abbondante.
Condiziona anche la vita di relazione dell’Umanità. Basta pensare alla necessità dell’acqua da bere, all’acqua per l’agricoltura, all’acqua per l’industria, allo sfruttamento come fonte di energia e come mezzo di trasporto (le grandi vie d’acqua e il mare che permettono spostamenti rela- tivamente rapidi e a basso costo). L’acqua che distrugge con la sua immane energia le opere dell’uomo e modifica in continuazione la superficie della terra, l’acqua che salva vite di organi- smi, l’acqua che pervade il mondo organico e inorganico. L’acqua che è sempre presente nella nostra mente e nei nostri pensieri. “L’acqua, anche spogliata dagli abbellimenti simbolici, della sua associazione con la purezza, l’anima, la maternità, la vita e la giovinezza; anche quando la riduciamo a un fenomeno di laboratorio, chimico o gelogico che sia; molecola a prima vista molto semplice, nondimeno l’acqua lancia alla scienza sfide difficili, ma l’acqua continua ad affascinarci.” Un tema estremamente calzante sia come connubio acqua-vita, acqua-Terra, acqua-Universo sia come connubio acqua-Acquario.
Il tutto è visto attraverso l’obiettivo di Federico Basso, Alessandro Busci, Giovanni Frangi, Pao- lo Manazza, Mauro Mariani, Gian Marco Pozzoli, Stefano Raffa, Mauro Santoro, Barbara Silbe, Cecilia Tamplenizza e Mario Washington.
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