Andamento Lento
Dal 04 Febbraio 2021 al 30 Giugno 2021
Napoli
Luogo: Spot home gallery
Indirizzo: Via Toledo 66
Orari: su appuntamento via mail
Curatori: Cristina Ferraiuolo
Telefono per informazioni: +39 081 9228816
E-Mail info: info@spothomegallery.com
Sito ufficiale: http://www.spothomegallery.com
Apre dal 4 febbraio 2021 nel cuore di Napoli, in via Toledo 66, la nuova galleria Spot home gallery con l'intento di diffondere e promuovere la fotografia contemporanea e le sue contaminazioni con altri linguaggi espressivi attraverso mostre, proiezioni, incontri e workshops.
La galleria, nata da un’idea e a cura di Cristina Ferraiuolo, fotografa napoletana, inaugura con la mostra collettiva Andamento Lento, dedicata a Napoli, scenario e pretesto di una fotografia che si colloca in quel magico spazio tra realtà e finzione.
Otto artisti, provenienti da diverse parti del mondo, esporranno, per la prima volta a Napoli, una selezione di immagini realizzate nella città partenopea, appartenenti a più estesi lavori di ricerca o anche a progetti puntuali. Otto piccole mostre in un’unica esposizione composta da oltre 100 immagini e da un’installazione audiovisiva in uno spazio dedicato.
Fotografi con linguaggi e scritture differenti tra loro ma accomunati da un approccio alla fotografia intesa come espressione soggettiva ed emotiva del proprio modo di essere e di vivere il mondo.
Il fotografo americano Michael Ackerman si immerge nel ventre più oscuro di Napoli,svelando una umanità dolente ritratta con la sincerità di chi sente di appartenervi.
Per il norvegese Morten Andersen Napoli diventa una delle sue Untitled.Cities,progetto ispirato alla fantascienza, nel quale egli, trasfigurando la realtà, crea nuove metropoli di fantasia.
Il napoletano Luca Anzani nelle sue immagini stranianti della serie Amartema fa dell’aleatorio un elemento chiave della sua sperimentazione in camera oscura provocando sistematicamente l’errore attraverso l’uso di supporti di scarto e chimici esausti o impropri.
Lo svedese Martin Bogren tra le tappe del suo progetto Italia ritorna più volte a Napoli, restituendone immagini oniriche e senza tempo, che evocano la dimensione interiore del suo viaggio.
Lorenzo Castore, fotografo fiorentino, presenta l'installazione audiovisiva Sogno 5#, progetto realizzato insieme ad Irene Alison, un racconto di amore e di scoperta, di ricerca e di memoria di un luogo dimenticato di Napoli, l’Ospedale Psichiatrico Leonardo Bianchi, a oltre trent’anni dalla sua chiusura ufficiale.
Stone butterfly di Cristina Ferraiuolo è un lungo lavoro di ricerca personale sull’incandescente universo femminile che abita le strade della sua Napoli.
Il newyorkese Adam Grossman Cohen, sfocando i confini tra fotografia e film, tra passato e presente, sceglie di fermare singoli fotogrammi di filmati Super 8 girati a Napoli molti anni addietro, restituendoci fotografie che abitano un tempo fluido.
Il francese Richard Pak con la sue serie Les Fiancés (I Promessi Sposi), fotografa le auto parcheggiate in fila sui marciapiedi e ci invita ad immaginare gli amanti di via Alessandro Manzoni nascosti dietro le loro tende di fortuna.
“Andamento lento è una storia di amicizia e di fotografia, di cui faccio parte - racconta Cristina Ferraiuolo-. Ho scelto di presentare una ‘famiglia’ di fotografi nella quale i legami affettivi si intrecciano a corrispondenze artistiche, a un modo di immergersi nel mondo con occhi e cuore aperti. Lavori realizzati nell’arco di oltre vent’anni a Napoli da amici fotografi che mi hanno ispirato e con i quali ho condiviso momenti di vita, la passione per la fotografia e l’amore per la mia città. Gli sguardi di noi napoletani trovano eco nella sensibilità di altri sguardi provenienti da mondi geograficamente lontani per evocare insieme la dimensione emotiva di una città che non si rivela mai fino in fondo. Napoli, il suo caos, luogo ideale ove perdersi per poi ritrovarsi. L’andamento lento è il tempo di una fotografia che nasce da dentro: è il tempo dei pensieri, dei sentimenti, dei sogni, ampio e libero”.
Spot home gallery ha radici profonde nella storia familiare di Cristina Ferraiuolo. Proprio nel tratto di via Toledo che ospita la galleria, suo padre, nel 1974, aprì Spot 2, un negozio di fotografia che per 35 anni è stato il fulcro della sua famiglia. Di fronte c’era il suo studio, divenuto poi la casa dove Cristina ha abitato, costruito la sua prima camera oscura e stampato le prime fotografie, accolto amici artisti che venivano da lontano per scoprire Napoli, alcuni dei quali sono ora accanto a lei nella mostra inaugurale.
E dopo tanti anni vi ritorna con il progetto di fare di uno spazio privato un luogo dove, in un’atmosfera familiare, poter condividere idee e visioni con artisti, collezionisti, appassionati e curiosi, e dare sostegno alla creazione, offrendo la possibilità ad artisti selezionati di trascorrere un periodo di tempo a Napoli e lavorare in libertà alla propria ricerca in dialogo con un territorio, oggetto di esplorazione e fonte di ispirazione.
L’interesse è volto a quegli artisti conosciuti o emergenti che con passione, rigore, coraggio, libertà, portano avanti lavori di ricerca personale che hanno la capacità di emozionare e far riflettere, sollecitando più interrogativi che risposte, suggerendo nuovi modi di vedere e di interpretare il mondo e il tempo vissuto.
Il nome della home gallery Spot non solo rende omaggio al vecchio negozio di famiglia, ma vuole anche abbracciare le possibili declinazioni dei suoi significati:
spot è il riflettore/spotlight, punto luce sulla ricerca fotografica a Napoli; spot è il punto/point, punto rosso, punto focale, punto di vista; spot è punto di partenza e di incontro, luogo fisico e mentale di promozione e diffusione del linguaggio visivo come strumento di ricerca identitaria e riflessione sociale, vivace fulcro e circuito internazionale della fotografia d’autore che mette in connessione varie realtà; spot è anche il posto/place, punto fermo, casa residenza, da dove si parte per ritornare, dove si è accolti per potersi spingere oltre la soglia e immergersi nei meandri di Napoli.
“Pur consapevoli del generale stato di incertezza e di sospensione, dopo avere rimandato più volte l’inaugurazione nel corso del 2020, abbiamo deciso di aprire Spot home gallery - aggiunge Cristina Ferraiuolo -. Diffondere arte e bellezza è un’urgenza. Una galleria d'arte è un presidio di senso, deve esistere e resistere.”
L’opening della mostra si svolgerà per quattro giorni consecutivi, dal giovedì 4 febbraio alla domenica 7 febbraio dalle ore 12 alle ore 20 (la prenotazione è obbligatoria sul sito www.spothomegallery.com).
Gli ingressi saranno contingentati nel rispetto delle regole di sicurezza previste dall’emergenza sanitaria.
La galleria, nata da un’idea e a cura di Cristina Ferraiuolo, fotografa napoletana, inaugura con la mostra collettiva Andamento Lento, dedicata a Napoli, scenario e pretesto di una fotografia che si colloca in quel magico spazio tra realtà e finzione.
Otto artisti, provenienti da diverse parti del mondo, esporranno, per la prima volta a Napoli, una selezione di immagini realizzate nella città partenopea, appartenenti a più estesi lavori di ricerca o anche a progetti puntuali. Otto piccole mostre in un’unica esposizione composta da oltre 100 immagini e da un’installazione audiovisiva in uno spazio dedicato.
Fotografi con linguaggi e scritture differenti tra loro ma accomunati da un approccio alla fotografia intesa come espressione soggettiva ed emotiva del proprio modo di essere e di vivere il mondo.
Il fotografo americano Michael Ackerman si immerge nel ventre più oscuro di Napoli,svelando una umanità dolente ritratta con la sincerità di chi sente di appartenervi.
Per il norvegese Morten Andersen Napoli diventa una delle sue Untitled.Cities,progetto ispirato alla fantascienza, nel quale egli, trasfigurando la realtà, crea nuove metropoli di fantasia.
Il napoletano Luca Anzani nelle sue immagini stranianti della serie Amartema fa dell’aleatorio un elemento chiave della sua sperimentazione in camera oscura provocando sistematicamente l’errore attraverso l’uso di supporti di scarto e chimici esausti o impropri.
Lo svedese Martin Bogren tra le tappe del suo progetto Italia ritorna più volte a Napoli, restituendone immagini oniriche e senza tempo, che evocano la dimensione interiore del suo viaggio.
Lorenzo Castore, fotografo fiorentino, presenta l'installazione audiovisiva Sogno 5#, progetto realizzato insieme ad Irene Alison, un racconto di amore e di scoperta, di ricerca e di memoria di un luogo dimenticato di Napoli, l’Ospedale Psichiatrico Leonardo Bianchi, a oltre trent’anni dalla sua chiusura ufficiale.
Stone butterfly di Cristina Ferraiuolo è un lungo lavoro di ricerca personale sull’incandescente universo femminile che abita le strade della sua Napoli.
Il newyorkese Adam Grossman Cohen, sfocando i confini tra fotografia e film, tra passato e presente, sceglie di fermare singoli fotogrammi di filmati Super 8 girati a Napoli molti anni addietro, restituendoci fotografie che abitano un tempo fluido.
Il francese Richard Pak con la sue serie Les Fiancés (I Promessi Sposi), fotografa le auto parcheggiate in fila sui marciapiedi e ci invita ad immaginare gli amanti di via Alessandro Manzoni nascosti dietro le loro tende di fortuna.
“Andamento lento è una storia di amicizia e di fotografia, di cui faccio parte - racconta Cristina Ferraiuolo-. Ho scelto di presentare una ‘famiglia’ di fotografi nella quale i legami affettivi si intrecciano a corrispondenze artistiche, a un modo di immergersi nel mondo con occhi e cuore aperti. Lavori realizzati nell’arco di oltre vent’anni a Napoli da amici fotografi che mi hanno ispirato e con i quali ho condiviso momenti di vita, la passione per la fotografia e l’amore per la mia città. Gli sguardi di noi napoletani trovano eco nella sensibilità di altri sguardi provenienti da mondi geograficamente lontani per evocare insieme la dimensione emotiva di una città che non si rivela mai fino in fondo. Napoli, il suo caos, luogo ideale ove perdersi per poi ritrovarsi. L’andamento lento è il tempo di una fotografia che nasce da dentro: è il tempo dei pensieri, dei sentimenti, dei sogni, ampio e libero”.
Spot home gallery ha radici profonde nella storia familiare di Cristina Ferraiuolo. Proprio nel tratto di via Toledo che ospita la galleria, suo padre, nel 1974, aprì Spot 2, un negozio di fotografia che per 35 anni è stato il fulcro della sua famiglia. Di fronte c’era il suo studio, divenuto poi la casa dove Cristina ha abitato, costruito la sua prima camera oscura e stampato le prime fotografie, accolto amici artisti che venivano da lontano per scoprire Napoli, alcuni dei quali sono ora accanto a lei nella mostra inaugurale.
E dopo tanti anni vi ritorna con il progetto di fare di uno spazio privato un luogo dove, in un’atmosfera familiare, poter condividere idee e visioni con artisti, collezionisti, appassionati e curiosi, e dare sostegno alla creazione, offrendo la possibilità ad artisti selezionati di trascorrere un periodo di tempo a Napoli e lavorare in libertà alla propria ricerca in dialogo con un territorio, oggetto di esplorazione e fonte di ispirazione.
L’interesse è volto a quegli artisti conosciuti o emergenti che con passione, rigore, coraggio, libertà, portano avanti lavori di ricerca personale che hanno la capacità di emozionare e far riflettere, sollecitando più interrogativi che risposte, suggerendo nuovi modi di vedere e di interpretare il mondo e il tempo vissuto.
Il nome della home gallery Spot non solo rende omaggio al vecchio negozio di famiglia, ma vuole anche abbracciare le possibili declinazioni dei suoi significati:
spot è il riflettore/spotlight, punto luce sulla ricerca fotografica a Napoli; spot è il punto/point, punto rosso, punto focale, punto di vista; spot è punto di partenza e di incontro, luogo fisico e mentale di promozione e diffusione del linguaggio visivo come strumento di ricerca identitaria e riflessione sociale, vivace fulcro e circuito internazionale della fotografia d’autore che mette in connessione varie realtà; spot è anche il posto/place, punto fermo, casa residenza, da dove si parte per ritornare, dove si è accolti per potersi spingere oltre la soglia e immergersi nei meandri di Napoli.
“Pur consapevoli del generale stato di incertezza e di sospensione, dopo avere rimandato più volte l’inaugurazione nel corso del 2020, abbiamo deciso di aprire Spot home gallery - aggiunge Cristina Ferraiuolo -. Diffondere arte e bellezza è un’urgenza. Una galleria d'arte è un presidio di senso, deve esistere e resistere.”
L’opening della mostra si svolgerà per quattro giorni consecutivi, dal giovedì 4 febbraio alla domenica 7 febbraio dalle ore 12 alle ore 20 (la prenotazione è obbligatoria sul sito www.spothomegallery.com).
Gli ingressi saranno contingentati nel rispetto delle regole di sicurezza previste dall’emergenza sanitaria.
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