Giulio Paolini. Da lontano
Dal 09 Giugno 2015 al 20 Luglio 2015
Napoli
Luogo: Museo Cappella Sansevero
Indirizzo: via Francesco De Sanctis 19
Costo del biglietto: € 7
Telefono per informazioni: +39 081 5518470
E-Mail info: info@museosansevero.it
Sito ufficiale: http://www.museosansevero.it/it/
Dopo il successo di Ann Veronica Janssens dello scorso anno, torna l’arte contemporanea al Museo Cappella Sansevero di Napoli con l’installazione di Giulio Paolini, ancora una volta grazie alla collaborazione della Galleria Alfonso Artiaco. L’inaugurazione si terrà martedì 9 giugno (ore 19.00) e l’opera potrà essere ammirata fino al 20 luglio. L’evento si inserisce nell’ambito della terza edizione di MeravigliArti, la rassegna di eventi tra letteratura, teatro, musica e arte ideata da Fabrizio Masucci e diretta da Paola Servillo.
Per il suo intervento nel tempio barocco, Giulio Paolini ha ideato l’opera Da lontano, costituita da due basi di plexiglas collocate una di fronte all’altra e sormontate da una teca. Su ciascuna base si trova il calco di una mano in gesso, associato a tondi trasparenti che trattengono dei frammenti d’immagine dell’antico pavimento della Cappella Sansevero e altri dettagli, riprodotti su acetato.
In un caso, la mano è aperta e orientata in posizione verticale, e gli elementi d’immagine riproducono, oltre al pavimento, particolari di un’esplosione cosmica che allude al Big Bang. Nell’altro caso, la mano è chiusa e coricata e trattiene, oltre ai tondi, una riproduzione fotografica della Terra.
Negli intenti dell’artista, “i disegni delle croci e dei quadrati concentrici, dall’originario pavimento labirintico della Cappella, sono sovrapposti e collocati simmetricamente a evocare la distanza tra l’eco di un lontano Big Bang e l’orbita del pianeta Terra”; le due mani “sembrano fissare l’inizio e la fine di un itinerario ermetico e imperscrutabile”.
Il Museo diventerà così la speciale location per ammirare l’installazione di uno dei più grandi maestri del panorama internazionale. La rassegna MeravigliArti presenta fino alla metà di giugno un cartellone di eventi tra teatro, musica, arte e letteratura che consentono al pubblico di vivere in modo speciale la straordinaria cappella barocca concepita nel Settecento da Raimondo di Sangro, principe di Sansevero, nota in tutto il mondo per il celebre Cristo velato.
Gli eventi della rassegna, giunta alla sua terza edizione, sono caratterizzati da una forte contemporaneità e si svolgono su un palcoscenico unico al mondo, creando un crocevia di storia e avanguardia, in omaggio alla coesistenza di tradizione e originalità nella figura del principe: «La straordinarietà del luogo, l’unicità artistica e la “presenza” del principe Raimondo di Sangro che si avverte in ogni angolo di questo scrigno barocco – afferma Paola Servillo – stimolano il pensiero, la riflessione e la fantasia di chiunque entri in contatto con questa meraviglia».
Gli ospiti protagonisti degli eventi, anche quest’anno, sono stati invitati a entrare in relazione con il Museo per proporre la loro idea di meraviglia, concetto che contraddistinse tutta l’attività intellettuale, scientifica e mecenatesca del principe: i libri che scrisse, le sorprendenti invenzioni, le opere che commissionò per la Cappella Sansevero miravano, più che a ogni altra cosa, a destare stupore e incredulità e rispondevano alla sua visione “meravigliosa” del mondo.
Per il suo intervento nel tempio barocco, Giulio Paolini ha ideato l’opera Da lontano, costituita da due basi di plexiglas collocate una di fronte all’altra e sormontate da una teca. Su ciascuna base si trova il calco di una mano in gesso, associato a tondi trasparenti che trattengono dei frammenti d’immagine dell’antico pavimento della Cappella Sansevero e altri dettagli, riprodotti su acetato.
In un caso, la mano è aperta e orientata in posizione verticale, e gli elementi d’immagine riproducono, oltre al pavimento, particolari di un’esplosione cosmica che allude al Big Bang. Nell’altro caso, la mano è chiusa e coricata e trattiene, oltre ai tondi, una riproduzione fotografica della Terra.
Negli intenti dell’artista, “i disegni delle croci e dei quadrati concentrici, dall’originario pavimento labirintico della Cappella, sono sovrapposti e collocati simmetricamente a evocare la distanza tra l’eco di un lontano Big Bang e l’orbita del pianeta Terra”; le due mani “sembrano fissare l’inizio e la fine di un itinerario ermetico e imperscrutabile”.
Il Museo diventerà così la speciale location per ammirare l’installazione di uno dei più grandi maestri del panorama internazionale. La rassegna MeravigliArti presenta fino alla metà di giugno un cartellone di eventi tra teatro, musica, arte e letteratura che consentono al pubblico di vivere in modo speciale la straordinaria cappella barocca concepita nel Settecento da Raimondo di Sangro, principe di Sansevero, nota in tutto il mondo per il celebre Cristo velato.
Gli eventi della rassegna, giunta alla sua terza edizione, sono caratterizzati da una forte contemporaneità e si svolgono su un palcoscenico unico al mondo, creando un crocevia di storia e avanguardia, in omaggio alla coesistenza di tradizione e originalità nella figura del principe: «La straordinarietà del luogo, l’unicità artistica e la “presenza” del principe Raimondo di Sangro che si avverte in ogni angolo di questo scrigno barocco – afferma Paola Servillo – stimolano il pensiero, la riflessione e la fantasia di chiunque entri in contatto con questa meraviglia».
Gli ospiti protagonisti degli eventi, anche quest’anno, sono stati invitati a entrare in relazione con il Museo per proporre la loro idea di meraviglia, concetto che contraddistinse tutta l’attività intellettuale, scientifica e mecenatesca del principe: i libri che scrisse, le sorprendenti invenzioni, le opere che commissionò per la Cappella Sansevero miravano, più che a ogni altra cosa, a destare stupore e incredulità e rispondevano alla sua visione “meravigliosa” del mondo.
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